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giovedì 22 giugno 2017

Pasta Flora

 Sì, avete letto bene! Pasta Flora, non "pasta frolla". In Grecia la crostata di pasta frolla si chiama pasta Flora! Uno di quei famosi "fischi per fiaschi" culturali nel passaggio da un popolo all'altro. Da piccola mi divertivo a fantasticare su questa signora Flora che magnanime passò la ricetta di un dolce di sua inventiva che finì col chiamarsi proprio come lei!
La migliore pasta Flora la preparava la vicina di casa di mia nonna, che viveva ad Atene e veniva in paese solo per i mesi estivi. Quindi immaginavo che questa signora italiana era sicuramente una sua carissima amica e me la immaginavo una persona molto dolce e buona! Molti secondo me hanno avuto pensieri affettuosi per la fantomatina signora Flora, mangiando un pezzo di fragrante crostata fatta di pasta frolla con la propria  marmellata o confettura preferita sopra! Vi darò quindi la ricetta di pasta Flora mentre ho ancora sotto gli occhi il passaggio di mano della ricetta, un piecevolmente caldo pomeriggio d'estate, sotto la pergola di vite, durante il caffè pomeridiano accompagnato dalle chiacchiere tra mia nonna e la vicina Ateniese, ma non posso omettere il panorama che stava oltre questa scena dei miei ricordi d'infanzia. Ecco:

Nell' orizzonte, la linea di confine tra cielo e mar Egeo e penso a quanta ragione aveva Odysseas Elytis (premio Nobel per la letteratura 1979) quando scriveva: "Dio mio quanto blu spendi in modo che noi non ti vediamo!"
Torniamo però alla nostra pasta Flora: Abbiamo preparato due belle crostate, impastate dai miei bimbi e rifinite da me. Una con marmellata di arance e una con confettura di fragole!


 Eccovi la ricetta:

Ingredienti:
per 2 teglie piccole (quelle monouso per torta)
  • 150g burro
  • 100g di zucchero
  • 1 cucchiaiata di buccia grattugiata di un limone NON trattato
  • 1 tuorlo d'uovo
  • 1 tazzina da caffè piena di brandy o cognac
  • 16g di lievito in polvere
  • 500g di farina 00
  • 250g (indicativamente) marmellata di arance
  • 250g (indicativamente) confettura di fragole

Esecuzione:
Mettete il burro tagliato  a tocchetti insieme allo zucchero, il tuorlo e la buccia di un limone NON trattato e iniziate a impastare. Aggiungete la tazzina di cognac o brandy e subito dopo la farina con il lievito incorporato. Impastate per formare la frolla, dividete il panetto in due parti, avvolgeteli in pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per un'ora. Prelevate due terzi di un panetto e con un mattarello stendete la base della crostata sopra un pezzo di carta forno che vi aiuterà a posizionarla poi nella teglia. Aggiustate i bordi, riempite la crostata con la marmellata o la confettura che preferite in quantità che più vi garba e completate la crostata o meglio la pasta Flora con la restante parte del panetto, fatto a cordone oppure steso col mattarello e tagliato a strisce.

Cuocete a forno prescaldato a 180°C per 40 minuti circa.



5 commenti:

  1. Buonissime entrambe, non saprei quale scegliere. Molto bella e ben riuscita anche la pasta Flora ;)
    Un abbraccio.
    Marina

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  2. Spettacolare questo post: bellissime le crostate, emozionante il racconto e tu bravissima e competente dalla prima all'ultima riga...vedi Marmellata di arance (infatti solo di agrumi si può chiamare così) e confetture tutte le altre....ti abbraccio

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  3. La sig.ra Flora mi è già simpatica....perchè per me la crostata ha sempre un suo perchè!!!!
    Buon week end

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  4. due paste frolla anzi pasta flora molto golose

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