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sabato 19 maggio 2018

Pita greca ricetta originale


Pita greca o pane arabo? Qual'è la differenza? Sempre si fa molta ma molta confusione perché certamente ad un primo sguardo e da una analisi poco attenta tutte e due le preparazioni risultano tonde! Come se qualcuno confondesse una pizza napoletana con una pizza americana.
La pita greca  è una preparazione culinaria di panificazione primordiale, comune in molti popoli. In giro per il mondo, dall'India all'America Latina passando per l'Africa e il Medio Oriente  troverete: chapati o chapatti, rumali, puri o poori, phulka, tortillas, naan, pita greca! Ad ogni popolo il suo pane antico portatore di diverso sapore e cultura. Tutti da gustare senza eccezione alcuna!
Vediamo però quali caratteristiche deve avere la pita greca per essere appunto pita greca e non pane arabo (che confonderla con phulka o tortillas veniva male...)




La pita greca (per gyros o souvlaki) è un pane lievitato, fatto di farine di cereali, acqua con o senza latte, con olio d'oliva extravergine, che NON si gonfia durante la cottura.
Se manca l'olio, ma sopratutto se si gonfia come un palloncino durante la cottura non è pita greca, state facendo un altro tipo di pane, forse pane arabo, non lo so ve lo diranno gli arabi, buono comunque.



Io intanto vi passo la ricetta di Akis con le modifiche apportate da me, ma non sarà l'unica ricetta originale di pita greca che metterò sul blog, così potete scegliere quella che più vi gusta!

Ingredienti:
per 12 pezzi di pita greca


  • 640 g farina 0 (in queste che vedete nelle foto ho messo per metà semola di grano duro rimacinata)
  • 80 g di farina 0 per il banco di lavoro
  • 320 ml latte tiepido
  • 160 ml acqua tiepida
  • 5 g di lievito di birra secco (o 10 di birra fresco)
  • 2 cucchiaini di zucchero
  • 2 cucchiaini di sale
  • olio extravergine d'oliva per la stesura e la cottura


Esecuzione:

Versate la farina in una bacinella da impasto. Formate un cratere, riempitelo con i liquidi tiepidi, lo zucchero e il lievito e mischiate delicatamente (solo al centro del cratere) a finché si sciolga. Lasciate riposare per 10 minuti e appena si sono formate le bolle in superficie, aggiungete il sale e impastate.
Essendo un impasto ad alta idratazione ho usato molto olio nel formare le pite quindi non ho voluto aggiungere olio dentro l'impasto.
Una volta impastato, cospargete il banco di lavoro con altri 80 grammi di farina, rovesciate l'impasto e raccoglietelo formando una palla. Gesti gentili, piegandolo più volte in se stesso.
Oleate bene un contenitore e mettete l'impasto oleato dentro, a lievitare in luogo caldo fino al raddoppio del volume.
A lievitazione ultimata, oleate sempre bene il banco di lavoro, formate un cordone con l'impasto e dividetelo in 12 pezzi che appallottolati e oleati aspetteranno per essere stesi e messi in padella dopo essersi riposati per un'altra ora, coperti da un telo di plastica o carta da forno e una copertina sopra.
Sempre lavorando con olio stendete ogni pallina d'impasto in una piadina di 20 cm di diametro circa, bucherellatela con una forchetta e mettete a cuocere con un filo d'olio in una padella antiaderente a fuoco medio.

Tenete le pite pronte sotto due pezzi di carta forno con un panno pulito sopra in modo che rimangano morbide.
Condite con spolverata di sale e origano e gustatele con salse, insalate, al posto di pane, oppure fatte fare alle vostre pite la fine più degna e preparate anche gyros, tzatziki e patate fritte!




Vi lascio anche il video di Akis e se avete domande mi trovate sui social! Buona pita a tutti! 




5 commenti:

  1. Buona, tempo fa l'ho fatta, mi sa che la rifarò, buona giornata baci

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  2. Grazie per questa ricetta!!!! baci e buona domenica :-*

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  3. Fantastica ricetta, preziosa in quanto assolutamente originale...complimenti Eleni, baci!

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  4. Grazie per la delucidazione, cara Eleni. Finalmente ho potuto correggere la mia ignoranza per aver considerato, fino a poco fa, che quello che tu definisci pane arabo, come se fosse stato lo stesso che la pita. Fra tutte le "pites" del mondo, la vera pita è quella greca.

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