giovedì 21 settembre 2017

Intento di malloreddus alla campidanese


Come si fa a riproporre un piatto di cucina tradizionale italiana e precisamente sarda quando ci si trova a 1686,3km lontano dall'isola? Malloreddus alla campidanese! Un primo isolano che unisce la bontà delle materie prime di qualità e la bravura delle donne sarde. Ci ho provato a riproporre il profumo e il gusto ai miei parenti in Grecia. Ovviamente non disponendo della salsiccia sarda fresca ho dovuto reinventarmi il sapore  e sostituirla con mini polpettine fate con macinato di maiale e semi di finocchietto selvatico e coi malloreddus, gli gnocchietti sardi,  fatti da me. La qualità delle materie prime c'era. Mi è mancata la mano invisibile di una donna sarda che si unisce alle mie mani e mi guida, come fa la mano di mia nonna quando cucino greco! Questa quindi passa come ricetta di Apriti Sesamo ma l'intento era quello di un piatto della cucina sarda e il sapore c'era a detto dei sardi presenti che hanno gradito! Piatto buono comunque, provatelo e le polpettine risultano uno vero sfizio!


Ingredienti:
per la pasta:
  • 500g farina di semola
  • 2-3 pizzichi di sale
  • 200ml di acqua

per le polpette:
  • 250g di macinato di maiale
  • 30g pangrattato
  • 60ml acqua
  • mezzo cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaino di semi difinocchietto selvatico
  • un poco di pepe nero

per il sugo:
  • 1 cipolla
  • 120ml di olio extra vergine d'oliva
  • 1kg di pomodori da sugo
  • sale


  • pecorino grattugiato

Esecuzione:

Impastate gli ingredienti per le mini polpettine, coprite con pellicola e lasciate riposare per almeno 4 ore in frigo. Meglio se una notte.
 

Impastate la farina di semola con 2-3 pizzichi di sale e l'acqua. La quantità di acqua che servirà dipende dall'umidità della farina e dell'ambiente. Io ero in una giornata estiva, in Grecia, quindi clima molto secco. Dovete ottenere un panetto d'impasto liscio e ben compatto. Copritelo e lasciatelo riposare 1 ora. Poi formate dei cordoni sottili, tagliate a pezzettini di mezzo centimentro e passateli da un arriccia gnocchi o dalle maglie di un cestino per darli la forma caratteristica.

Formate le polpettine piccolissime, quanto un acino d'uva. Mettete in una padella antiaderente l'olio e appena è caldo buttate le polpettine e fatele dorate leggermente. Aggiungete la cipolla tagliata fine e appena si ammorbidisce unite i pomodori spellati e tagliati a cubetti. Aggiungete sale quanto basta e tirate il sugo a cottura.


Lessate i gnocchietti in abbondante acqua salata, per il tempo che serve a finchè risultino cotti (dovrete assaggiare). Scolateli, tuffateli dentro in sugo con le polpettine e fateli saltare. Servite, condite con formaggio pecorino e buon appetito!




 



19 commenti:

  1. L'aspetto è ottimo, direi che ti sono venuti benissimo.
    Baci.
    Marina

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  2. Ciao, peccato non poterne sentire il profumo, a presto!

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  3. Φαίνεται νοστιμότατο! Θα το φτιάξω οπωσδήποτε! Πολλά φιλιά, Ελένη μου.

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    1. Μία μου σ'ευχαριστώ πάντα για τα καλά σου λόγια! Φιλιά!

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  4. Ma che bontà questa pasta, un piatto irresistibilmente appetitoso, complimenti!

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    1. Un abbraccio Gabry! Devo dire che se lo sono gustato tutti!

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  5. Meravigliosi direi!!!!
    Sarà che è ora di pranzo, ma quel piattino mi ha fatto venire l'acquolina alla bocca!!!
    Un abbraccio

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  6. Anch'io spesso cucino piatti di paesi molto lontani dove a volte mi mancano gli ingredienti chiave ma cerco di fare come te, interpretare le ricette a modo mio ;)
    Questa ricetta è veramente fantastica, ricordo molto bene la bontà dei piatti sardi, molto ricchi e saporiti.
    Buona domenica!
    Un abbraccio,
    Flo

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    1. Sì Flo! E'proprio così, delle volte bisogna interpretare!
      Un abbraccio cara!

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  7. Sembra delizioso e sicuramente lo è.. baci

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  8. Piatto veramente eccellente....la buona cucina sarda a 1.686,3 km di "vicinanza"....merita, secondo me, una "STANDING OVATION" di prima categoria. Bava come sempre, Eleni, fai venire l'acquolina in bocca anche a chi ha già mangiato. SUMMA CUM LAUDE !!!

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  9. Scusami Eleni, stavo talmente bavando davanti al piatto, ho scritto BAVA al posto di BRAVA. Sorry

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