domenica 7 febbraio 2021

Horta vrastà - erbe selvatiche bollite

Insalata di erbe selvatiche e patate bollite. Ricetta antica, a basso costo.


Piove. Sapete cosa significa? La terra si disseta, l'aria di colma del profumo della natura, gli uccellini aspettano trepidanti che le pozzanghere si riempiono per bere e lavarsi  e fra un paio di giorni io potrò raccogliere nuovamente cicoria, ortiche, dente di leone preparare nuovamente questo piatto che sa di antica saggezza nel nutrirsi. Horta, plurale di horto che vuol dire erba. In greco antico "hortos" (vi ricorda una parola che si usa in italiano? Orto) indicava inizialmente il recinto usato per pascolo degli animali e in seguito il termine si estese anche all'erba che nutre (sia animali che uomini). Questa parola scelgono gli antichi greci per esprimere il senso di pienezza di chi si è nutrito e non ha fame. Di chi è sazio. "Ηortazo" (χορτάζω) dicevano gli antichi per dire "nutro a sazietà, sfamo". "Horteno" (χορταίνω) dicono i greci di oggi per lo stesso concetto. Horta quindi, dalla antichità fino ad ora, perché per molti elementi culturali che ci appartengono, l'antichità è un periodo svolto proprio l'altro ieri.

Quali erbe selvatiche però sono commestibili e dove si possono raccogliere? Per prima vi dico che se fate una passeggiata in campagna, in cerca di erbe selvatiche dovete osservare alcune regole: Non ci si avventura in terreni coltivati e/o recintati, si raccoglie lontano dai bordi delle strade dove di depositano i metalli pesanti degli scarichi delle macchine, non si raccoglie sotto alberi da frutta se non avete certezza che non siano stati trattati con pesticidi, e soprattutto,  non si sradica nulla! Si tagliano sempre le foglie affondando il coltello e tagliando subito dopo l'attaccatura delle foglie, lasciando così che la radice germogli nuovamente più volte in modo da poter concludere il suo ciclo vitale.
Le erbe selvatiche commestibili sono tante, ma per questo piatto si possono raccogliere: la cicoria, il tarassaco o dente di leone, i germogli dei papaveri, carote selvatiche, la ruchetta e l'ortica, le bietole selvatiche.
Fondamentale che le patate che accompagneranno le erbe siano di ottima qualità, possibilmente coltivate in montagna e che vengano bollite con la buccia, nella stessa acqua di bollitura delle erbe.

Insalata di erbe selvatiche e patate bollite. Ricetta antica, a basso costo.

Ingredienti:
  • erbe selvatiche (cicoria, tarassaco, ortica, bietole selvatiche ecc)
  • patate
  • sale
  • limone
  • olio extravergine d'oliva delicato
Insalata di erbe selvatiche e patate bollite. Ricetta antica, a basso costo

Preparazione:

Prendete le erbe in mano una ad una e togliete con la mano impurità, foglie gialle o secche, fili d'erba non commestibili che possono essere finiti in mezzo al raccolto.
Mettete tutte le erbe in una bacinella piena d'acqua e lavatele. Lasciate che i residui di terra essendo pesanti si depositano sul fondo. Trasferite le erbe in un scolapasta e rovesciate l'acqua. Sciacquate la bacinella, riempitela nuovamente d'acqua e tuffate ancora le erbe selvatiche. Ripetete fino a che nell'acqua non ci saranno più residui.
Mettete in una pentola abbondante acqua leggermente salata e tuffate le erbe. Lavate bene anche le patate e posizionatele sopra le ebre, in modo che le aiutino a restare dentro l'acqua. Fate bollire a fuoco basso per una ventina di minuti. Controllate la cottura delle patate e delle erbe e scollate, togliendo con un forchettone prima le erbe e poi le patate, posizionandole sopra le erbe sempre in modo da far peso e farle perdere l'acqua di cottura.
Appena la temperatura lo permette, spellate le patate e tagliatele a cubetti. Aggiungete nel piatto di portata le erbe e condite il tutto con abbondante succo di limone e olio d'oliva extravergine ed eventualmente sale. Servite come insalata calda, invernale, che precede un piatto di carne arrosto, ma anche come piatto unico.
Una ricetta antica, a basso costo ma ed elevato valore nutritivo e culturale, perché necessita di conoscenze che ormai sono dominio di pochi.

Insalata di erbe selvatiche e patate bollite. Ricetta antica, a basso costo.


8 commenti:

  1. Sai che questo è uno dei miei piatti preferiti? Lo preparo con le patate e le bietole e le cicorie selvatiche (le uniche che conosco e che mi azzardo a raccogliere). �� E le tue raccomandazioni, giustissime, sono le stesse che mi dava mia nonna e che mi dà ancora oggi mio padre. Quanti bei ricordi dietro questa ricetta! ��

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  2. Cara Eleni, questo piatto oltre a essere buono è salutare.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio.
    Tomaso

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    1. Vero Tomaso! Buono e salutare, proprio così. Un abbraccio a te e Danila.

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  3. ottimo piatto..tra quelli preferiti!
    un abbraccio

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  4. Grazie a te ho scoperto che il dente di leone è il tarassaco ed è commestibile. Lo avevo provato in diverse tisane ma non credo di averlo mai mangiato, almeno non sapendo cosa fosse.
    La tua ricetta è come sempre molto invitante e sicuramente è gustosissima e visto che la stagione bella è alle porte, credo che la proverò presto anch'io.
    Un caro saluto e spero che tu stia bene.

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    1. Tutto bene cara Flo! I figli crescono e me li sto godendo. Sono in una fase delicata e va a loro tutto il tempo possibile. Perciò latito un po' dal blog, ma ci sono sempre e a breve ci sarò ancora di più con nuove ricette. Un abbraccio a te!

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