Quali erbe selvatiche però sono commestibili e dove si possono raccogliere? Per prima vi dico che se fate una passeggiata in campagna, in cerca di erbe selvatiche dovete osservare alcune regole: Non ci si avventura in terreni coltivati e/o recintati, si raccoglie lontano dai bordi delle strade dove di depositano i metalli pesanti degli scarichi delle macchine, non si raccoglie sotto alberi da frutta se non avete certezza che non siano stati trattati con pesticidi, e soprattutto, non si sradica nulla! Si tagliano sempre le foglie affondando il coltello e tagliando subito dopo l'attaccatura delle foglie, lasciando così che la radice germogli nuovamente più volte in modo da poter concludere il suo ciclo vitale.
Le erbe selvatiche commestibili sono tante, ma per questo piatto si possono raccogliere: la cicoria, il tarassaco o dente di leone, i germogli dei papaveri, carote selvatiche, la ruchetta e l'ortica, le bietole selvatiche.
Fondamentale che le patate che accompagneranno le erbe siano di ottima qualità, possibilmente coltivate in montagna e che vengano bollite con la buccia, nella stessa acqua di bollitura delle erbe.
Ingredienti:
- erbe selvatiche (cicoria, tarassaco, ortica, bietole selvatiche ecc)
- patate
- sale
- limone
- olio extravergine d'oliva delicato
Prendete le erbe in mano una ad una e togliete con la mano impurità, foglie gialle o secche, fili d'erba non commestibili che possono essere finiti in mezzo al raccolto.
Mettete tutte le erbe in una bacinella piena d'acqua e lavatele. Lasciate che i residui di terra essendo pesanti si depositano sul fondo. Trasferite le erbe in un scolapasta e rovesciate l'acqua. Sciacquate la bacinella, riempitela nuovamente d'acqua e tuffate ancora le erbe selvatiche. Ripetete fino a che nell'acqua non ci saranno più residui.
Mettete in una pentola abbondante acqua leggermente salata e tuffate le erbe. Lavate bene anche le patate e posizionatele sopra le ebre, in modo che le aiutino a restare dentro l'acqua. Fate bollire a fuoco basso per una ventina di minuti. Controllate la cottura delle patate e delle erbe e scollate, togliendo con un forchettone prima le erbe e poi le patate, posizionandole sopra le erbe sempre in modo da far peso e farle perdere l'acqua di cottura.
Appena la temperatura lo permette, spellate le patate e tagliatele a cubetti. Aggiungete nel piatto di portata le erbe e condite il tutto con abbondante succo di limone e olio d'oliva extravergine ed eventualmente sale. Servite come insalata calda, invernale, che precede un piatto di carne arrosto, ma anche come piatto unico.
Una ricetta antica, a basso costo ma ed elevato valore nutritivo e culturale, perché necessita di conoscenze che ormai sono dominio di pochi.
Sai che questo è uno dei miei piatti preferiti? Lo preparo con le patate e le bietole e le cicorie selvatiche (le uniche che conosco e che mi azzardo a raccogliere). �� E le tue raccomandazioni, giustissime, sono le stesse che mi dava mia nonna e che mi dà ancora oggi mio padre. Quanti bei ricordi dietro questa ricetta! ��
RispondiEliminaAnche per me ricordi tantissimi :)
EliminaUn abbraccio.
Cara Eleni, questo piatto oltre a essere buono è salutare.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio.
Tomaso
Vero Tomaso! Buono e salutare, proprio così. Un abbraccio a te e Danila.
Eliminaottimo piatto..tra quelli preferiti!
RispondiEliminaun abbraccio
Un abbraccio Enza, grazie per essere passata!
EliminaGrazie a te ho scoperto che il dente di leone è il tarassaco ed è commestibile. Lo avevo provato in diverse tisane ma non credo di averlo mai mangiato, almeno non sapendo cosa fosse.
RispondiEliminaLa tua ricetta è come sempre molto invitante e sicuramente è gustosissima e visto che la stagione bella è alle porte, credo che la proverò presto anch'io.
Un caro saluto e spero che tu stia bene.
Tutto bene cara Flo! I figli crescono e me li sto godendo. Sono in una fase delicata e va a loro tutto il tempo possibile. Perciò latito un po' dal blog, ma ci sono sempre e a breve ci sarò ancora di più con nuove ricette. Un abbraccio a te!
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