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domenica 26 aprile 2020

Torta ai tre cioccolati con 4 ingredienti


Tre cioccolati e quattro ingredienti in tutto! Agli amanti del cioccolato questo tripudio  è ben noto. Di solito la torta ai tre cioccolati la si prepara su una base di biscotti tritati e burro come se fosse una cheesecake ma a me piace vedere tre strati e non quattro.Poi vogliamo mettere la facilità con la quale si prepara?
Serve uno sforzo minimo e si presta per essere decorata senza limiti. Potete servirla con granella di mandorle, vestirla intorno con cocco essiccato, accompagnarla con panna montata e amarene sciroppate. Basta insomma avere fantasia senza limiti ed essere un po' goderecci. 

Come per tutte le ricette con pochi ingredienti, e questa ne ha pochissimi, di fondamentale importanza è la qualità delle materie prime. Migliore sarà il cioccolato che userete, maggiore sarà la soddisfazione del risultato.
Andiamo a preparare la torta ai tre cioccolati allora!



Ingredienti:

  • 300 g di cioccolato bianco
  • 275 g di cioccolato al latte
  • 250 g di cioccolato fondente al 55%
  • 550 g panna fresca (o vegetale da montare)


Procedimento:

Muniti di tagliere e coltello riducete il cioccolato in pezzettini piccoli e mettetelo in tre terrine diverse.
Aggiungete 150 g di panna nel cioccolato bianco, 200 g di panna nel cioccolato al latte e 200 g di panna al cioccolato fondente.
Scaldate dolcemente ogni terrina a bagnomaria, mi raccomando temperatura molto dolce per non bruciare il cioccolato e mischiando con una forchetta fatelo sciogliere bene.
Mettete le terrine in frigo per 20-30 minuti e preparate lo stampo. Su un vassoio mettete un foglio di carta da forno e posizionate un anello apribile per torte di 22 cm di diametro. Potete anche utilizzare una qualsiasi forma per torte anche lo stampo per il plumcake ma in quel caso rivestite con la pellicola alimentare.
Prendete prima il cioccolato bianco, montate con le fruste elettriche a massima velocità per qualche minuto. Versate lo strato bianco e con una spatola di silicone stendetelo in modo uniforme.
Riposizionate in frigo e montate il cioccolato al latte. Versate e stendete anche il cioccolato al latte e mettere in freezer per una decina di minuti. Nel frattempo montate in cioccolato fondente. Versate e stendete anche il cioccolato fondente e mettete in frigo per 2-3 ore. (Non fate come me che ho imbrogliato mettendola in freezer per un'ora e tagliandola prima che si fossero stabilizzati tutti e tre gli strati. 😁 Era buona lo stesso, comunque!😜)
Quando si è ripreso anche lo strato di cioccolato fondente, togliete l'anello, capovolgete la torta, con una mossa delicata ma decisa, nel suo piatto di portata, decoratela a piacere e gustatevela!





mercoledì 22 aprile 2020

Kounenos - lievito di ceci


Kounenos è un fermento di ceci che si prepara a Creta e ad altre isole greche per ottenere un pane speciale chiamato "eftazimo, eptazimo o ftasma". Pane che si prepara per le feste comandate ma anche per le grandi occasioni di ogni famiglia. Pane lento, profumato, carico di sapori e sapienza, pane ancestrale e marcatamente tradizionale. Non fa parte della mia cultura locale (Volos e Monte Pilio) anche se è stato nominato sempre da mia nonna come pane di una bontà unica.
Ma vediamo un po' come fare kounenos, il lievito di ceci che ci serve per fare lievitare il nostro pane.
È vero che senza lievito di birra o lievito madre siamo spacciati? Che la cultura culinaria non ci abbia dotato di alternative per preparare un pane lievitato senza lievito e che ci dobbiamo accontentare di una piadina azzima (senza nulla togliere alla sua bontà) preparata velocemente e in padella?
No, non è vero. Per il lievito di ceci ci servono pochissimi ingredienti e un po' di tempo. Calma interiore, silenzio e pazienza ma il risultato sarà stupefacente.
24 ore prima di impastare prepariamo kounenos. Le brave massaie dicono che ci vogliono 7-8 ore e che sia una questione di magia se si innescherà o no la fermentazione. Ci sono infatti un sacco di dicerie sulla sua preparazione, che deve essere segreta e in silenzio, lontana dai malocchi. A me sono servite 24 ore per far fermentare il mio lievito di ceci che accuratamente ho tenuto coperto e al calduccio. Se lasciato vicino ad una fonte di calore, sempre coperto comunque, i tempi possono essere più brevi, 12-15 ore. Sperimentate! Tanto si tratta di impiegare una quantità di materiale minima. Male che vada si passa ad un secondo tentativo (ma secondo me non servirà).
Con kounenos (si legge cunenòs, con l'accento sull'ultima sillabe) si può preparare oltre il pane speziato e leggermente dolce, eftazimo, anche il pane quotidiano con la ricetta che più vi piace.
Vediamo come preparare il lievito di ceci dunque:


Ingredienti:
  • 50 g di ceci
  • 2-3 foglie di alloro
  • 300 -320 g di acqua (utilizzerete solo 250)
  • 5 g di zucchero
  • 1 g di bicarbonato di sodio (va bene anche lievito in polvere per torte salate, si tratta sempre di bicarbonato di sodio)

Procedura:

Lavate bene le foglie di alloro e mettetele a bollire nell'acqua per 4-6 minuti a fuoco basso.
Macinate i ceci (io ho usato l'antico mortaio di bronzo della mia nonna).
In un barattolo di vetro (per poter controllare l'andamento della fermentazione) mischiate i ceci macinati, lo zucchero e il bicarbonato.
Aggiungete 250 g del decotto di alloro, mischiate e coprite. Io ho coperto con pellicola sulla quale con uno stuzzicadenti avevo praticato un paio di fori.
Avvolgete in un coperta di lana o tessuto che mantiene il calore, posizionatelo vicino ad una fonte di calore e aspettate pazientemente che il vostro lievito di ceci si gonfia producendo schiuma e un odorino non tanto gradevole (tranquilli, poi l'odore sparisce, anzi nel pane si trasforma in odore buonissimo!)

Quando quindi da così: 
Fase iniziale di kounenos

lo troverete così:
Fase finale di kounenos
 il vostro lievito di ceci, è pronto! Potete filtrarlo, prendere il liquido, fare un pre-impasto oppure utilizzarlo interamente e fare il pane con piccoli frammenti di ceci.




giovedì 16 aprile 2020

Biscotti di Ioannina


La ricetta dei biscotti di Ioannina mi è stata data tanti anni fa da una ragazza nata nella bellissima città di Ioannina ed era quella che faceva sua nonna ogni Pasqua, perché questi biscotti si preparano proprio il Giovedì Santo e fanno parte delle ricette dei biscotti di Pasqua. Poi, Martha una grande cuoca e tradizionalista come me conosciuta tramite il blog e proveniente dalla stessa città, mi confermò l'autenticità della ricetta e mi insegnò i passaggi per preparare i biscotti di Ioannina esattamente come le donne della sua zona. Si tratta quindi di una ricetta tradizionale della cucina greca. Adesso, io non posso dire di prepararli a regola d'arte proprio, dato che  dovrei lavorare l'impasto lasciandolo molto morbido e io un pizzico di farina in più lo aggiungo sempre, ma vi assicuro che sono tanto tanto buoni e vale la pena lasciare invadere la vostra casa dal loro profumo.



Ingredienti:

  • 1 kg di farina 00 (in quelli che vedete in foto ho messo 200 g di farina  in più ma fonti autorevoli sostengono che basta lasciare una notte l'impasto in frigo avvolto da pellicola per poterlo manipolare con meno difficoltà, in modo da attenersi alle dosi tradizionali.)
  • 250 g di burro a temperatura ambiente
  • 500 g di zucchero
  • 10 uova piccole
  • 150 g spremuta d'arancia
  • 30 g di ammoniaca per dolci
  • 2 bustine di vanillina
  • scorza di un'arancia non trattata



Procedimento:

Separate i tuorli dagli albumi e montate a neve ferma questi ultimi.
Lavorate il burro a temperatura ambiente con lo zucchero e aggiungete uno per volta i tuorli, fino a ottenere una cremina chiara e spumosa e in questa, con una spatola di silicone incorporiamo gli albumi montati.
In un bicchiere che teniamo rigorosamente sopra la bacinella dove stiamo preparando l'impasto, mettiamo la spremuta d'arancia e facciamo sciogliere l'ammoniaca per dolci, mischiando con un cucchiaino. La reazione chimica produrrà una schiuma che uscirà fuori dal bicchiere e perciò conviene tenerlo sopra la bacinella, dato che subito appena sciolta l'ammonica rovesceremo il tutto nella bacinella dell'impasto.
Aggiungete a questo punto la scorza d'arancia, le vanilline e la farina setacciata e impastate con una spatola di silicone o un mestolo di legno. 

Otterrete un impasto molto morbido e appiccicoso. Non aggiungete altra farina! Coprite con la pellicola alimentare e ponete in frigo per 2 ore in modo che si indurisca restando comunque appiccicoso.
Foderate 4 teglie da forno con carta da forno, bagnatevi le mani con olio di semi, prelevate una quantità d'impasto grande quanto una clementina, dice Martha, formate un cordone e unendo le estremità una ciambella dal buco abbastanza largo. Lasciate molto spazio tra un biscotto e l'altro, perché crescono molto durante la cottura.
Ogni tanto oleatevi le mani per poter formare i biscotti di Ioannina.
Infornate in forno statico portato precedentemente a temperatura a 200°C (abbassate a 180°C quando mettete i biscotti) per circa 10-12 minuti, fino a leggera doratura.

Ottimi per inzupparli nel caffè o nel latte.




martedì 7 aprile 2020

Farinata o Cecina con feta


Sarà stato un sacrilegio? Sarà stato un attimo di follia? Ho aggiunto alla farinata genovese la feta greca. Adorando la farina di ceci, essendo intollerante al glutine e preparando spesso per i miei bimbi la Kasiopita, ricetta tradizionale greca ricca di formaggio feta, il passo della contaminazione della Cecina o Farinata genovese è stato breve. Cosa vi devo dire... una goduria appena sfornata ma anche il giorno dopo tagliata a pezzi e grigliata, accompagnando insalate per fare un pasto completo o per togliersi lo sfizio di un aperitivo. Non vedo l'ora di prepararla ai miei amici Genovesi! Succederà prima o poi. Restiamo fiduciosi. Intanto vi passo la ricetta della farinata, con Feta Stuffer che avevo in frigo dall'ultimo rifornimento, e mi coccolo con un pezzo che raggruppa elementi i quali riescono a nutrirmi pure l'anima: feta greca preparata nei miei luoghi di nascita e importata da una azienda che stimo per qualità e genuinità, ricetta di un luogo pieno di fascino e amici preziosi, farina di ceci che non fa a botte con le mie intolleranze!

  
Ingredienti:

Procedimento:

Mischiate la farina di ceci con l'acqua e lasciate riposare per 4 o più ore, mischiando ogni tanto e raccogliendo l'eventuale schiuma formata in superficie.
Aggiungete il sale, 20 g di olio extravergine d'oliva e la feta che precedentemente avrete lavato, asciugato tamponando con della carta da cucina e sbriciolato.
Il una teglia bassa e larga (la mia è di 36 cm di diametro, quindi potete usate anche quella in dotazione del vostro forno) versate 60 g di olio d'oliva extravergine, date una mescolata al composto, rovesciatelo in teglia, sistemate meglio qualche pezzo di formaggio e cuocete in forno ventilato portato precedentemente alla massima temperatura per 15-20 minuti, fino a doratura desiderata. Posizionate la teglia nella parte bassa del forno.
Per quanto riguarda alla presenza del olio extravergine d'oliva nella farinata, la dritta che mi ha dato l'amico genovese e che giro a voi era "non lesinare, deve friggere!"


venerdì 3 aprile 2020

Gelato ricetta base


E noi facciamo il gelato! Scordiamoci la primavera  che è arrivata pesante quest'anno, sorvoliamo sulla grande festa della Pasqua che porta con sé la speranza della Risurrezione, dimentichiamoci la festa con amici e famiglia, la scampagnata tradizionale (che forse il giorno pioverà pure), lasciamo da parte i progetti per un'estate che sarà tutta un' incognita e facciamo le prove di gelato fatto in casa. Vuoi come lo preferite, crema, variegato al cioccolato o con le amarene?
La ricetta che vi lascio è quella base, conservata tra i fogliettini volanti raccolti da quando ero ragazzina. Ricordo solo che ero fissa a prepararlo con caffè solubile. Prossima volta infatti che lo rifaccio sicuramente il gusto "moka", come chiamano in Grecia il gelato al gusto del caffè, non mi sfugge!



Ingredienti:

  • 250 g di zucchero
  • 5 tuorli
  • 1 lt latte
  • 400 ml panna
  • 2 g do sale
  • 20 g di amido di mais
  • mezza stecca di vaniglia o 2 bustine di vanillina


per il variegato al cioccolato

  • 150 g di cioccolato fondente al 50%
  • 100 g di latte



Procedimento:

Mettete a scaldare il latte e la metà quantità della panna e nel frattempo montate i tuorli con lo zucchero e il sale, fino ad ottenere una cremina chiara e spumosa. Nel latte, mentre si scalda, aggiungete la vaniglia aprendo di lungo il pezzo di stecca e asportando con la punta di un coltello i piccoli semi o la vanillina.
Nei tuorli montati invece aggiungete l'altra metà della panna e l'amido di mais.
Continuando a lavorate con la frusta elettrica, incorporate nei tuorli un po' di latte bollente in modo da evitare lo shock termico che farebbe rassodare i tuorli.
Trasferite tutto il composto in pentola e lasciate bollire in temperatura bassa e mischiando fino a che non si addensi. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare, mischiando sempre in modo che non faccia la crosta sopra.
Versate in un contenitore in acciaio inox (io ho usato la teglia alta per le lasagne ma può andare bene anche la pentola stessa o un altro qualsiasi recipiente) e mettete in freezer. Dopo 2 ore potete tirarlo fuori e lavorarlo brevemente con le fruste elettriche nella massima potenza. Poi altre due ore in freezer e lavoratelo nuovamente. Dopo 8-12 ore è pronto da servire!
 Se invece volete fare il variegato al cioccolato sciogliete a bagnomaria i 150 g di cioccolato fondente col latte. Versate un terzo della crema per il gelato e sopra distribuite a cucchiaiate metà del cioccolato fuso. Coprite con un altro terzo di crema, distribuite il resto del cioccolato e coprite col resto della crema. Mettete il freezer per una notte.