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domenica 30 agosto 2020

Curcuma e miele

 

Super food alleato della nostra salute. Come prendersi cura della propria salute.

Curcuma e miele. Un'accoppiata vincente. E se mettessimo insieme anche lo zenzero? Partiamo dall'inizio però di questa storia mia col miele...
Dopo anni e anni di prediche da parte di mio padre sulle proprietà benefiche del miele che io detestavo (l'unica risposta al suono di "latte e miele" era "Bleah!"), all'improvviso ho cominciato a cercarlo. Una tazza di latte e miele che da piccola era solo un fastidioso vociferare di mio papà contro il latte con cacao e zucchero che a me piaceva, è diventata una coccola quando volevo il suo conforto. Quando avevo voglia di andare al letto con il sottofondo rassicurante del suo russare dalla stanza a fianco ma ormai ero grande ed ero a casa mia, bastava un po' di latte caldo e miele dei millefiori di monte Pelio e lui c'era. Quando dopo trent'anni ha visto in due vasi da 1 kg, comprati per le provviste invernali, che la sua opera di conversione al consumo di miele aveva dato i suoi frutti ne fu felice, anzi, felicissimo. Il giorno dopo mi si presentò con un baratollo di curcuma in polvere! "Da mettere nel miele e consumare un cucchiaino al giorno!" disse con l'aria di prescrizione medica.
La verità è che nella mia famiglia abbiamo lunga tradizione della automedicazione che consiste in una serie d misure preventive dei quali erbe officinali e alimenti mirati ne fanno parte. La capostipite era la bis nonna che gestì il suo stato di salute fino a 97 anni in modo eccellente, ma anche nonna non era da meno.
Sapete qual'è uno dei mali della nostra epoca? L'espropriazione della salute. La tua salute è affare dei medici, dei ricercatori, delle case farmaceutiche, del ministro della Sanità, dei farmacisti, dei nutrizionisti! Di tutti fuorché di te che sei considerato incompetente, ignorante e pericoloso. L'espropriazione della salute è il primo passo perché la tua salute vacilli. Ma non temere saranno altri che la dovranno gestire. Non dico che gli strumenti non servano, per carità. Dico solo che dovrebbero rimanere tali.
Mai come quest'anno, aspettiamo con l'ansia dell'incognita un autunno di influenze, senza tuttavia fare nulla per essere parte attiva. Vax, NoVax, iperangosciati contro negazionisti, coscienti e incoscienti, destra e sinistra (come contraposizione, non come schieramenti politici.) E in mezzo? In mezzo il nostro stato di salute che non ci appartiene più. Come pecore stipate fuori dal mattatoio del tempo, aspettiamo quel che succederà.
L'estate e specialmente Agosto era un tempo il mese di preparazione per l'inverno a 360°. Non solo conserve di pomodoro, raccolte ed essiccazioni e verdure sottolio,  ma tutta una serie di meccanismi messi in atto per rafforzare il sistema immunitario, quello sconosciuto... Momento di grande ricarica di vitamine ed energie oltre che provviste. Ad Agosto si parla di mietitura, di trebbiatura e ci dimentichiamo che anche gli apicoltori hanno raccolto tantissime varietà di miele da mettere a disposizione della nostra salute, perché proprio di questo si tratta! Ma anche a Settembre siamo in tempo di prenderci cura di noi ed essere parte attiva.
Curcuma e miele sono ottimi alleati del sistema immunitario, del nostro sistema immunitario, ricordiamocelo che è nostro. Non sto ad elencarvi le proprietà antibiotiche, antiossidanti e antinfiammatorie ecc della curcumina e del miele né a darvi posologia e tempi di guarigione dai raffreddori. Curcuma e miele ve lo propongo esattamente così come è stato proposto a me, ovvero come un super food da aggiungere ad un atteggiamento di vita: io mi prendo cura di me.
Il miele cercatelo di agricoltura bio e in diretto rapporto con l'apicoltore. La curcuma la trovate in polvere (e lo zenzero pure, anche se io ho voluto utilizzarlo fresco). Le dosi della miscela possono essere variabili e a seconda dei gusti. Il consumo dettato sempre dal buon senso (anche quello perso per strada in molti casi, ma lo si può sempre ricercare, riconquistare ad affinare). La natura ci propone la stagionalità. Cogliamo il suggerimento. Di tutto fate un uso stagionale, a cicli. Così anche con la curcuma e il miele. A periodi inseriteli nella vostra alimentazione e ascoltando sempre le risposte del vostro corpo.

Super food alleato della nostra salute. Come prendersi cura della propria salute.

Ingredienti:
  • 500 g di miele
  • 15 g di curcuma in polvere (2 cucchiaiate)
  • 5 g di zenzero fresco grattugiato (oppure secco in polvere)
Super food alleato della nostra salute. Come prendersi cura della propria salute.

Procedimento:

Spelate un pezzettino di zenzero e grattugiate una piccola quantità fino a quanto il vostro palato regge la sua piccantezza. Io metto circa 5 grammi ma voi potete mettere anche di più o di meno. Mischiate energicamente miele curcuma e zenzero con una forchetta asciutta, (non tuffate mai nel miele cucchiai, coltelli o forchette con acqua perché si guasta). Lasciate riposare. In superficie si formerà una leggera schiuma è lo zenzero grattugiato che affiora. Mischiate prima dell'uso.

Super food alleato della nostra salute. Come prendersi cura della propria salute.

Proposte di usi:

  • a colazione con pane tostato e fettine di avocado
  • con yogurt greco e noci
  • in una tazza di latte o tè verde
  • da aggiungere in insalate fresche agrodolci  assieme a olio e aceto
  • per marinature di carne
  • per condire verdure grigliate sempre con olio e aceto
  • per addolcire la macedonia di frutta
  • per glassare e lucidare una torta appena sfornata

Super food alleato della nostra salute. Come prendersi cura della propria salute.



giovedì 27 agosto 2020

Fanouropita, la torta di San Fanurio, con 9 ingredienti

Fanouropita. Torta vegana tradizionale della cucina greca. Qui anche senza glutine

Della torta di San Fanurio, che si prepara il 26 Agosto alla vigilia della festa del Santo, vi ho già parlato QUI. Si prepara però ogni qualvolta che desiderate chiedere l'aiuto del Santo per ritrovare una cosa persa, materiale e immateriale. Con 7, 9 o 11 ingredienti. Si narra che San Fanurio abbia chiesto a chi ha ricevuto il suo aiuto, di pregare per l'anima della sua madre ed è giusto allora che mentre la si prepari, un pensiero un auguro che lei riposi in pace venga rivolto al lei, come da richiesta. Quest'anno l'ho preparata con aggiunta di buccia d'arancia abbrustolita e gocce di cioccolato. Per evitare il glutine è stata utilizzata la farina di riso, ma se non avete problemi potete tranquillamente utilizzare la farina 00. Per il resto è la ricetta base, quella tradizionale con i 7 ingredienti.
L' ho preparata, ho augurato il meglio all'anima della madre di San Fanurio, ma non ho chiesto nulla in cambio. Nessun favore, nessun ritrovamento. Sto bene, ho tutto. Avrei da chiedere che spariscano dalla faccia della Terra un paio di questioni, tipo il covid, ma lui è il Santo che fa apparire. Mi devo mettere in cerca di un Santo che faccia sparire. Chi sa che non aiuti anche in questo San Fanurio...
Torta vegana, carica di significati e adatta a tutti.
La teglia da usare deve essere tonda di 22 o 24 cm (come la mia).

Fanouropita. Torta vegana tradizionale della cucina greca. Qui anche senza glutine


Ingredienti:
  • 50 ml brandy o cognac
  • 120 ml olio d'oliva extravergine delicato
  • 200 ml succo d'arancia
  • 160 g di zucchero
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • 320 g farina di riso
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 80 g di noci
  • 50 g di uvetta di Corinto
  • 60 g gocce di cioccolato fondente
  • 2 cucchiaini buccia d'arancia abbrustolita
Fanouropita. Torta vegana tradizionale della cucina greca. Qui anche senza glutine


Procedimento:

In un recipiente mischiate la farina, il lievito, la cannella, le noci tritate grossolanamente, le gocce di cioccolato fondente, l'uvetta e la buccia d'arancia abbrustolita. (Se non avete a disposizione arance o buccia già preparata durante l'inverno, potete sostituire con buccia d'arancia candita ma in tal caso diminuite lo zucchero).
In un altro recipiente lavorate con la frusta elettrica l'olio d'oliva extravergine (se non avete a disposizione un olio delicato fate una miscela di olio di semi e olio extravergine), il succo d'arancia, il brandy e lo zucchero finché quest'ultimo non si sciolga. poi unite le parti secche a cucchiaiate continuando a mischiare. 
Foderate una tortiera apribile con carta forno, rovesciate il composto, livellatelo e infornate per 50 minuti circa in forno statico, portato precedentemente a temperatura di 180°C.

Fanouropita. Torta vegana tradizionale della cucina greca. Qui anche senza glutine


sabato 22 agosto 2020

Pollo ai peperoni e gorgonzola

Un piatto unico di pollo ai peperoni e gorgonzola accompagnato da riso pilaf

Il pollo sta bene coi peperoni. I peperoni stanno bene con la gorgonzola. Secondo voi il pollo coi peperoni e gorgonzola come sta? Ve lo dico io: sta benissimo! E se accompagniamo tutto con del buon riso pilaf, allora abbiamo un piatto unico veramente squisito. È uno dei piatti unici che ogni tanto preparo e piace a tutti in casa. Ovviamente faccio doppia porzione che qualcuno in piena fase di sviluppo fa il bis, così resta anche qualche porzione per la sera o per il giorno dopo, che trovare qualcosa di pronto, non guasta mai. Se a voi non servono 8 porzioni, dimezzate le dosi, ovvio! 
Vi lascio subito alla ricetta che è molto semplice:

Un piatto unico di pollo ai peperoni e gorgonzola accompagnato da riso pilaf

Ingredienti:
(8 porzioni)

  • 8 sovracosce di pollo
  • 2 peperoni rossi
  • 1 cipolla grande, varietà bianca
  • 80 ml di olio extravergine d'oliva
  • 2 cucchiaini di sale (10-14g)
  • 2 tazze di acqua calda
  • 100 g di gorgonzola dolce
Per il riso:
  • 4 tazze di riso basmati
  • 4 g di sale
  • 8 tazze d'acqua
  • succo di mezzo limone
  • 2 cucchiaiate di olio extravergine d'oliva

Un piatto unico di pollo ai peperoni e gorgonzola accompagnato da riso pilaf

Procedimento:

Lavate i peperoni e privateli dalla buccia con un pelapatate. Tagliate i peperoni e la cipolla a tocchetti
Togliete la pelle dalle sovracosce di pollo e in un tegame dotato di coperchio mettete l'olio a scaldare e rosolate la carne. Aggiungete anche i peperoni e la cipolla, il sale e le 2 tazze di acqua tiepida.
Coprite, mettete il fuoco al minimo e lasciate cuocere per 30-40 minuti. Se serve aggiungete ancora un poco di acqua.
 A fine cottura spegnete, distribuite sopra la gorgonzola a pezzi, coprite e lasciate riposare per il tempo che serve per preparare il riso pilaf.
Mettete il riso in un collino a maglie fitte e sciacquatelo sotto l'acqua corrente. 
Appena l'acqua bolle, aggiungete il riso, il sale, il succo di limone, mischiate, abbassate la fiamma e lasciate cuocere per 8 minuti. Spegnete, coprite e lasciate riposare per altri 10 minuti. Al termine sgranate il riso con una forchetta e servite irrorandolo col sugo del pollo ai peperoni e gorgonzola. Condite con pepe nero macinato sul momento, a piacere.

Un piatto unico di pollo ai peperoni e gorgonzola accompagnato da riso pilaf


domenica 16 agosto 2020

Peperoni ripieni di feta

Stuzzichino di friggitelli ripieni di formaggio feta. Cucina greca


Si è capito che i greci amano gli stuzzichini, i così detti "mezedes" vero? E che spesso si finisce col pasteggiare  con portate di stuzzichini una dopo l'altra. I peperoni ripieni di feta sono uno di quelle portate. Facile e veloce da preparare, accompagna spesso gli aperitivi nazionali di ouzo e tsipouro ma anche una bevuta di birra o vino.

La socialità (e l'ospitalità) greca spesso consiste a tavolate improvvisate pur di godersi momenti di piacevole scambio e convivialità. Con grande facilità durante l'estate scaturiscono inviti a cena all'ultimo momento e infinite improvvisazioni culinarie che finiscono per essere sempre e tradizionalmente le stesse: una frittata di uova con patate fritte, un insalata (rigorosamente greca), pezzi di pecorini semi stagionati, olive, feta in mille modi, e carne arrosto (spiedini, kebab, pollo arrosto, kontosouvli) comprati pronti dalla rosticceria vicina a casa che ogni sera colma l'aria con profumi di arrosti. Tutto rigorosamente consumato all'aperto, nella veranda, nel balcone, in terrazza. Posti allestiti a mo' di rifugio estivo con tutti i comfort e dove i greci adorano trascorrere serate in compagnia o anche da soli.
I friggitelli non mancano mai dalle provviste estive che può contenere un frigo e spesso finiscono fritti oltre che nell'insalata greca. Se c'è un pezzo di salsiccia e siamo nella zona intorno al Monte Pelio diventano senza dubbio un veloce spetzofai, ma delle volte anche semplicemente ripieni di feta.
Non vi do dosi esatte perché non serve. Dipende dai friggitelli che volete riempire, perciò vi do le massime:


Stuzzichino di friggitelli ripieni di formaggio feta. Cucina greca


Ingredienti:

  • peperoni friggitelli
  • formaggio feta
  • olio d'oliva extravergine
  • pepe
  • prezzemolo tritato

Stuzzichino di friggitelli ripieni di feta. Cucina greca.

Procedura:

Lavate e asciugate i peperoni, scegliendo quelli più dritti e quindi facili da riempire. Fate un'incisione in lungo e inserite un pezzettino di formaggio feta che avrete tagliato a grosse listarelle.
Posizionate i peperoni in una teglia e irrorateli con un abbondante filo d'olio extravergine d'oliva. Infornate a 200°C per 10-15 minuti.
Prima di servire condite con pepe macinato sul momento, un po' di prezzemolo tritato e un filo d'olio se serve.

In alternativa al forno molte casalinghe friggono i peperoni in un padella che come metodo è molto più veloce e risparmia l'accendere del forno aumentando il caldo estivo. Se preferite friggerli, una volta riempiti i peperoni premeteli finché la fessura si richiuda e friggeteli cercando di non metterli mai con la parte della chiusura verso giù, cosa che provocherebbe la fuoriuscita del formaggio.

I peperoni friggiteli si servono conditi con aceto, ma mai quando sono ripieni di feta! 

Un appetito e alla prossima!

Stuzzichino di friggitelli ripieni di feta. Cucina greca.

lunedì 10 agosto 2020

Melanzane alla picciriella

Melanzane in agrodolce. Antipasto freddo, cucina vegetariana, vegan.

"Melanzane alla picciriella" dice mia suocera di 86 anni passati in gran parte tra i cuochi dei suoi ristoranti, rubandoli il mestiere. "Andavano forti. Piacevano a tutti e finivano subito."
Sul web e nei libri di cucina sarda non ne trovo traccia.  Mettendo su Google "melanzane alla p..." il motore di ricerca mi suggerisce melanzane alla piccirillo e mi riporta ad una ricetta, l'unica, intitolata "melanzane alla sarda" che tuttavia è completamente diversa. Sarà quindi una ricetta inventata di sana pianta nelle cucine dei ristoranti di famiglia negli anni '70? Non lo so. Cerca e ricerca però, la ricetta dovrebbe essere quella delle melanzane in agrodolce che in qualche pagina sul web trovo come "melanzane in agrodolce alla sassarese". Siamo sempre in Sardegna. Io dunque vi lascio la ricetta delle melanzane alla picciriella, perché sono buonissime, e aspetto i vostri riscontri. Chi sa se qualcun'altro se la ricorda chiamata così o non salti fuori una ricetta di un'altra regione d'Italia.
"Tagli le melanzane, quelle nere lunghe a cubetti, le sali e le lasci perdere un po' di acqua per far andare via l'amaro, le asciughi e le friggi. Prepari un sugo di pomodoro come lo vuoi tu, e come lo prepari di solito. Io metto a soffriggere un battuto di cipolla e carota per addolcirlo, poi aggiungo i pomodori freschi o pelati, il sale... certo, certo, se ti piace metti anche l'aglio... Sì, anche il basilico se vuoi. Prepari un sugo come lo fai tu... Friggi le melanzane e le lasci raffreddare, quando è tutto freddo, sia le melanzane che il sugo, li unisci e aggiungi l'aceto. Poco, tanto, lo vedrai tu, come ti piace. Poi mischi e lasci riposare per un giorno in frigo."
Le melanzane in agrodolce le troverete presentate come contorno, tuttavia servite come antipasto sono molto meglio, perché la presenza dell'aceto le rende appetitose. Un piatto freddo, vegetariano, anzi vegan, che servito su crostini di pane può ottimamente accompagnare un aperitivo.

Melanzane in agrodolce. Antipasto freddo, cucina vegetariana, vegan.

Ingredienti:
  • 2 melanzane varietà lunga nera (io avevo nell'orto le viola e ho utilizzato quelle)
  • 1 cipolla piccola
  • 1 carota media
  • 400 g di polpa di pomodoro (fresco o in conserva)
  • sale
  • 20 g di olio extravergine d'oliva
  • olio per friggere
  • 40 ml di aceto di vino rosso
  • prezzemolo tritato (facoltativo)
Melanzane in agrodolce. Antipasto freddo, cucina vegetariana, vegan.

Procedimento:

Lavate le melanzane e tagliatele a cubetti grandi come una noce o poco più.
Salatele e lasciatele per 30 minuti in uno scolapasta a perdere un po' dell'acqua di vegetazione. Tamponatele con carta da cucina, friggetele e lasciatele nuovamente su carta da cucina a perdere l'olio di frittura in eccesso e raffreddarsi.
Grattugiate o tritate a coltello la cipolla e la carota e mettetela ad appassire in olio caldo, aggiungendo qualche cucchiaiata di acqua in modo da fare un soffritto leggero. Aggiungete la polpa di pomodoro e fate cuocere per 10-15 minuti a fuoco basso. Salate tenendo presente che state salando solo il sugo, perché le melanzane le avete salate precedentemente. Nel caso il vostro pomodoro sia acidulo e la cipolla con la carota non siano bastati ad addolcirlo, potete correggere con un pizzico di zucchero (meglio se integrale di canna).
Lasciate raffreddare anche il sugo di pomodoro, aggiungete l'aceto, che vi sembrerà molto ma non lo è, (in ogni caso potete iniziare con metà dose, assaggiare e poi aggiungere) e mischiate le melanzane, con delicatezza in modo che non si spappolino troppo.
Lasciate una notte in frigo e servite le melanzane alla picciriella ben fredde, come antipasto.

Melanzane in agrodolce. Antipasto freddo, cucina vegetariana, vegan.


 

venerdì 7 agosto 2020

Fagiolini alla greca (con carne)

Fagiolini in umido con spezzatino. Ricetta greca.

Fagiolini alla greca non sono un contorno ma un piatto unico. Un piatto unico, estivo, delizioso, sia che abbia la carne o meno. Anzi, spesso lo troverete senza la carne, accompagnato da un bel pezzo di formaggio feta. Fa parte dei piatti all'olio, una categoria di piatti che prevede una presenza di olio extravergine d'oliva importante che determina la cottura e di conseguenza il sapore del risultato finale.
I piatti all'olio possono sembrare poco dietetici ma ricordatevi che sono sempre piatti unici, preparati con ingredienti poco calorici e l'aggiunta di abbondante olio d'oliva extravergine viene usata proprio per dare il giusto valore nutritivo al piatto.
Una porzione di fagiolini all'olio, (senza carne, la versione quindi più usata)  servita come piatto unico ha 380 calorie mentre un primo di pasta alla Norma ha 468 calorie ed è pur sempre un primo, ovvero deve seguire ancora un altro piatto.
Vediamo quindi come preparare i fagiolini alla greca "fassolàkia laderà"  come si chiamano in greco. Le mie dosi sono sempre per 6 porzioni circa, perché una volta che metto la pentola sul fuoco, l'energia consumata è la stessa sia per preparare una porzione che sei. Quindi se in famiglia non siete in 4 come noi, magari dimezzate le dosi. La cannella è un ingrediente che può essere omesso se non piace, tuttavia chi non ne apprezza le caratteristiche, di solito l'ha degustata e scartata solo ed esclusivamente nei dolci, ma io vi consiglio di sforzare sempre i limiti e andare oltre, provare nella cucina oltre che nella pasticceria. Poi, nulla vieta di tornare indietro, ma provate!
Fagiolini in umido con spezzatino. Ricetta greca.

Ingredienti:
  • 1 kg di fagiolini verdi ( possibilmente varietà dal baccello appiattito)
  • 500 g di fagioli borlotti freschi da sgranare
  • 500 g di carne di manzo (guancia o copertina di spalla)
  • 100 g di olio extravergine d'oliva
  • 400 g di polpa di pomodoro fresco
  • 15 g di sale (2 cucchiaini colmi)
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio d'aglio
  • 2 carote
  • 3 cucchiaiate di prezzemolo
  • un piccolissimo pezzo di cannella
  • pepe nero
Fagiolini in umido con spezzatino. Ricetta greca.

Procedimento:

Sgranate i fagioli borlotti, lavate i fagiolini verdi e privateli dall'estremità e dai fili laterali se necessario.
In una pentola dotata di coperchio mettete l'olio e fate sigillare la carne tagliata a pezzi. (Chiedete al macellaio guancia o copertina di spalla che sono le parti più pregiate e adatte per lo spezzatino.) Aggiungete la cipolla tagliata a fette e lo spicchio d'aglio spezzettato. Rosolate per qualche minuto, aggiungete 2 tazze di acqua calda, il pezzo di cannella e uno dei due cucchiaini di sale. Abbassate la fiamma, coprite e lasciate andare per 20 minuti.
Dopo di che aggiungete i borlotti, i fagiolini verdi, il pomodoro, le carote, il prezzemolo e il secondo cucchiaino di sale e mischiate un po' perché i fagiolini vengano oleati. Aggiungete acqua calda fino quasi a coprire i fagiolini, coprite e lasciate cuocere fino a che il piatto non resta solo col suo olio. Fuoco dolce e senza più mischiare per non spappolare tutto. Ci vorranno circa 30 - 40 minuti. Se gli ultimi minuti notate che c'è molta acqua in pentola (perché anche i fagiolini devono buttare la loro acqua di vegetazione), lasciate la pentola scoperta per farla evaporare.
Servite con dell'ottimo pane rustico, magari integrale e nel caso non volete mettere la carne, accompagnate con formaggio feta e olive nere.
Fagiolini in umido con spezzatino. Ricetta greca.


lunedì 3 agosto 2020

Pasta al sugo di pomodoro e ricotta

Pasta al sugo di pomodoro e ricotta. Primo piatto della cucina italiana

Una pasta che a casa amiamo tutti. Un primo piatto, classico della cucina italiana, che si prepara in gran semplicità ma che se preparato ad Agosto, quando i pomodori sono nel periodo migliore della loro stagione e le ricotte grasse e profumatissime dai pascoli estivi diventa un piatto da gran gourmet!Il sugo, certo, si tratta di un sugo al pomodoro semplice, ma vi assiccuro che perfino il taglio della cipolla e del pomodoro determinano la bontà del risultato finale. Io vi do gli ingredienti per come l'ho conosciuto preparato da mia suocera e come per affezione lo preparo, ma secondo me due pistilli di zafferano nel sugo di pomodoro e ricotta  farebbero girare la testa... Prima o poi ci proverò. Intanto vi lascio la ricetta. Le quantità sono per un piatto unico di 4 persone, adeguatele un po' voi alle vostre esigenze.

Pasta al sugo di pomodoro e ricotta. Primo piatto della cucina italiana

Ingredienti:
  • 500 g di pasta
  • 50 ml di olio d'oliva extravergine
  • 1 cipolla grande (sui 250-300 g)
  • 5 g di sale
  • 800 g di pomodori da sugo
  • basilico
  • 50 g di parmigiano reggiano
  • 300 g di ricotta di pecora
Pasta al sugo di pomodoro e ricotta. Primo piatto della cucina italiana

Procedimento:

Tagliate la cipolla a cubetti e mettetela a soffriggere dolcemente, aggiungendo un goccio d'acqua ogni tanto finché non risulti morbida e dorata.
Aggiungete il sale e i pomodori spelati ( o immergendogli per 2 minuti in acqua bollente o usando direttamente un pelapatate se sono sodi) e tagliati a dadini.
Abbassate la fiamma e lasciate andare per 10-15 minuti aggiungendo se serve una goccia d'acqua. Prima di spegnere mettete le foglie di basilico, spegnete e lasciate insaporire.
In abbondante acqua salata cuocete la pasta per il tempo indicato sulla confezione per una cottura al dente. Scolatela, cospargetela subito di parmigiano e mischiatela.
Aggiungete la ricotta spezzettata al sugo di pomodori, unite la pasta e fatela girare saltandola o mescolando con un mestolo.
Servite lasciando a disposizione ulteriore parmigiano e buon appetito!

Pasta al sugo di pomodoro e ricotta. Primo piatto della cucina italiana