Translate

Visualizzazione post con etichetta pasta filo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pasta filo. Mostra tutti i post

domenica 8 ottobre 2017

Triangoli di baklava



Baklava non ha bisogno di molte presentazioni! Dolce tradizionale greco e di molte altre cucine che hanno avuto l'influenza dell'impero Ottomano. Nasce si presume in Turchia centrale, ma sicuramente si perfeziona e si diffonde con l'aspetto che conosciamo oggi nelle cucine del palazzo Topkapi a Costantinopoli. Io vi presenterò una delle varianti greche ma sono certa che tutte le cuoche delle varie culture che sanno deliziare con una teglia di baklava concordano che i principi fondamentali sono comunemente riconosciuti.
 

Un buon baklava
  1. è composto da moltissimi strati di pasta fillo (minimo 20, 6 sotto, 6 sopra e 8 in mezzo alternando con strati di frutta secca)
  2. è unto con burro chiarificato di ottima qualità
  3. è ripieno con frutta secca (pistacchi, noci, mandorle, nocciole, o misto di noci e mandorle) di ancora più ottima qualità e del raccolto più recente
  4. è cotto lentamente e fino all'interno e non a più di 150°C in modo che il burro non raggiunga il suo punto di fumo, diventando tossico e rendendo il baklava indigesto
  5. deve essere imbevuto di sciroppo della giusta densità e quantità
  6. deve essere croccante
  7. deve mantenersi fuori dal frigo anche per mesi senza alterarsi.
Io, per questa volta, ho fatto dei triangoli ripieni di noci, pangrattato e cannella che poi ho avvolto nel cioccolato fondente e sono stati apprezzati, ma sicuramente erano pronti ad essere apprezzati anche senza il cioccolato. Non sono difficili da fare, seguitemi!


Ingredienti per 24 pezzi:
  • 80g di burro chiarificato
  • 12 fogli di pasta fillo
  • 100g di noci
  • 20g di pangrattato
  • mezzo cucchiaino di cannella
per lo sciroppo:
  • 200g di zucchero
  • 100ml di acqua
  • pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di succo di limone
per la copertura
  • 300g di cioccolato fondente

Esecuzione:

Mettete nel tritatutto le noci e in pangrattato e date due girate, in modo che si tritino grossolanamente e senza fare uscire l'olio delle noci. Mettete il trito in una ciottolina  aggiungete la cannella e mischiate.
Scaldate il burro a bagnomaria o al  microonde fino a che si scioglie. Lasciatelo per una ventina di minuti fino a che acqua e proteine del latte si separino e si depositino sul fondo. Scaldatelo nuovamente senza mischiare e prendendo sempre dalla superficie ungete un pennellino e bagnate leggermente un foglio di pasta fillo, sovrapponete un altro sopra e imburratelo. Tagliatelo per la lunghezza in 4 strisce, posizionate un cucchiaino di ripieno all'estremità e poi formate dei triangoli  ben stretti.


Mettete i triangoli di baklava in una teglia e cuocete a forno statico prescaldato a 150°C per un ora circa.
Preparate lo sciroppo facendo bollire l'acqua con lo zucchero e un pizzico di sale per 3 minuti dal momento che comincia a bollire. Spegnete, aggiungete il succo di limone e così come è bollente, buttatelo sopra i triangoli di baklava appena tirati fuori dal forno. Lasciate che assorbano tutto e che asciughino per una notte (12 ore), senza coprire!

I vostri triangoli di baklava (baklavadakia) sono pronti e durano per molto, molto tempo. Invece noi per portare all'ennesima potenza la golosità, li possiamo tuffare in cioccolato fondente e così durano nulla, perché vengono mangiati subito!

Sciogliete a bagnomaria 300g di cioccolato fondente, facendo attenzione di non bruciarlo! Tuffate uno per volta i vostri triangoli di baklavà e lasciate che il cioccolato si riprenda sopra la carta da forno. Tagliate dei quadretti di carta d'alluminio e avvolgeteli. Ecco fatto! Se capitate in una pasticceria greca, adesso sapete cosa c'è dentro quei triangoli di carta alluminio che vedrete in vetrina!
Baci e alla prossima!

mercoledì 8 giugno 2016

Involtini di patate in pasta filo

Patatòpita #cucinagreca. In Grecia, gli involtini di patate in pasta filo oppure in pasta sfoglia rustica la trovate nelle panetterie più fornite per uno spuntino salato di mezza mattina, specialmente per chi si è svegliato all'alba e ha fatto giusto il tempo di prendere un caffè. La migliore patatòpita si mangia a Metsovo (1.160 sul livello del mare), meta paradisiaca per ogni intenditore di sapori e profumi.

Ingredienti:
  • 5 fogli di pasta filo
  • 600gr di patate
  • 100gr di pecorino
  • 2 rametti (10 foglie circa) di menta fresca, origano oppure rosmarino. (Io ho messo menta ma con origano fresco è ancora più buona)
  • 1 uovo
  • sale
  • olio extra vergine d'oliva 

Esecuzione:

Bollite le patate con la buccia, spellatele ancora calde e passatele dal passaverdura.

Unite il pecorino grattugiato e il sale e mischiate bene. Assaggiate e regolatevi se aggiungere ancora sale.

Infine unite l'uovo e il profumo da voi scelto (menta, origano o rosmarino) tritato finemente.

Stendete un foglio di pasta filo, con un pennello oleatelo bene con olio extravergine d'oliva farcitelo e chiudetelo come indicato nelle immagini qui sotto, arrotolando le due estremità una verso l'altra e mettendo in mezzo un altro po' di ripieno.





Mettete in forno prescaldato  e cuocete a 180°C fino alla doratura desiderata (20-30 minuti)





Con la pasta filo restante provate a fare la torta della pigra versione dolce, oppure spanakopitàkia!