Fanouropita e Vassilopita sono le due torte dolci dedicate ai santi nella cucina greca. Vassilopita torta dedicata a San Basilio, si prepara una sola volta all'anno, il 31 Dicembre, per essere tagliata il giorno del Capodanno come dolce che porta fortuna e prosperità. Fanouropita invece dedicata a San Fanurio viene preparata ogni qual volta che si cerca l'aiuto di un santo per trovare qualcosa; materiale e immateriale: le chiavi perse, il gatto, un anello dal valore affettivo, un amore, un lavoro, tutto! San Fanurio, soddisfatto per aver chiesto il suo aiuto preparandogli una torta che verrà benedetta in chiesa, tagliata inizialmente a 9 pezzi mentre si prega per l'anima di sua madre e distribuita tra tutti i presenti, ma anche ai vicini e ai parenti in seconda battuta (basta un pizzico per ognuno) aiuterà a far apparire ciò che si cerca. Basta commemorare a sufficienza la sua madre e pregare per la sua anima.
Si tratta di una torta vegana per tradizione che si può preparare anche durante la Quaresima e i vari digiuni ecclesiastici. Si prepara il 26 Agosto con 7, 9 o 11 ingredienti e il 27 Agosto, il giorno dedicato a San Fanurio è il suo giorno per eccellenza!
Vi passo la ricetta tradizionale misurata in tazze ma a fianco vi scrivo anche i grammi misurati da me. Per venire incontro alle mie intolleranze alimentari ho sostituito la farina 00 con la mia amata farina di ceci quindi oltre che vegan è pure senza glutine ma piena di sapore, profumatissima e colma di significati!
Dimenticavo di dirvi che le ragazze, metteranno sotto il cuscino qualche briciola racchiusa in un pezzo di carta d'alluminio perché il Santo le faccia apparire nel sogno lo sposo a loro destinato!
Nelle foto ci sono la Fanouropita fatta da mia zia con farina 00, addobbata e portata in chiesa per essere benedetta e la mia, fatta con farina di ceci, cotta (distribuita) e mangiata. Il piccolo sacchettino che vedete nella foto qui sotto, è un minuscolo pezzettino di Fanouropita distribuito da un'altra signora.
Ingredienti:
- 3 tazze di farina (250g) io ho usato farina di ceci
- 1 tazza di noci tritate grossolanamente (60g)
- 1 tazza di uva passa (80g) io uvetta nera di Corinto
- 2 cucchiaini di lievito in polvere
- 1 cucchiaino colmo di cannella in polvere
- 1 tazza di olio extravergine d'oliva (120ml)
- 1 tazza e mezza di spremuta d'arancia (180ml)
- 50ml brandy o cognac
- 1 tazza di zucchero
Esecuzione:
Il un recipiente mettete la farina, le noci tritate grossolanamente, l'uva passa, il lievito in polvere e la cannella e mischiate.
In un altro recipiente mettete la spremuta d'arancia, il cognac, l'olio e lo zucchero e con una frusta a mano lavorate per qualche minuto per far sciogliere lo zucchero.
Mischiate i contenuti dei due recipienti e lavorate con la frusta a mano per amalgamare tutto.
Versate ad una teglia oleata e infarinata e infornate in forno statico prescaldato a 180°C per 50 minuti circa.
Cara Eleni, vedo che questa torta è semplicemente speciale!!!
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Un dolce assolutamente da provare...come al solito è bellissimo leggere anche la storia della ricetta che proponi...splendida torta ...oggi è il ventisetti...mi sa che ci provo...un abbraccio grande cara amica lontana ma sempre nel mio cuore!
RispondiEliminaChe bello questo post! Mi piace molto la descrizione che hai fatto delle tradizioni riguardanti questa torta. E la torta deve essere squisita :)
RispondiEliminaUn bacio
Un dolce che non cocoscevo, grazie cara!!!!
RispondiEliminaCiao cara che bello poterti rileggere dopo tanto tempo per me. Adoro le tradizioni e questa torta deve essere davvero ottima, brava!!!Baci Sabry
RispondiEliminaChe bello ricco questo dolce.. mi piacerebbe molto!!! smack
RispondiEliminaQuesti dolci tradizionali e fatti in casa sono quelli che più mi piacciono
RispondiEliminaOgni volta che passo nella tua cucina sono rapito dalla cultura, imparo sempre qualcosa di buono :-)
RispondiEliminaHa tutta l'aria di essere ottima!
RispondiEliminaSomiglia un po'alla bobota di mia nonna di Patrasso
RispondiEliminaCiao Elena grazie per aver inserito questa ricetta è una tradizione di famiglia ma no n essendoci più mia zia non ricordavamo la ricetta. Francesca
RispondiEliminaBuona la Torta 'Fanuripita"
RispondiEliminama... commovente la storia di San Fanurio e della sua madre! 🙏