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mercoledì 20 dicembre 2017

Diples e Kalikantzari



Diples, ovvero pieghe! Odore di Natale, sapore di Natale! Miele e noci, piccole delizie da gustare alla greca! Voi le fate a Carnevale e senza le miele e noci, ma nella cucina greca sono dolci di Natale. Dolci tentazioni da lasciare su vassoi pieni, sparsi in giro per la casa, in modo che quando gli gnomi cattivi del Natale che si chiamano Kalikàntzari, entrano in casa di notte, trovano sempre diples da mangiare e desistono dal combinare guai come spargere la cenere del cammino, la farina o lo zucchero, fare sparire oggetti di uso quotidiano ecc. I Kalikantzari escono di notte per 12 giorni consecutivi dal 25 Dicembre al 6 Gennaio. Sono gnomi, folletti, cattivi che tutto il resto dell'anno stanno nelle viscere della Terra e cercano di segare il tronco che tiene il mondo per farlo crollare. Sono essere cattivi e viscidi e chi li incontra rischia la vita. Mia bisnonna credeva fermamente alla loro presenza natalizia. Non raccontava le storie per divertire noi i più piccoli ma perché per lei era così e punto! Erano cose vere! Mai uscire di casa dopo il calar del sole per i 12 giorni tra Natale e Epifania! "Se trovano un uomo gli saltano in testa, sulle spalle, lo tirato e lo strattonano, cantano e suonano (in modo disarmonico) e lo obbligano a ballare finché non cade a terra esausto o morto. Se trovano una ragazza le fanno la festa!!! Se la vogliono sposare tutti insieme!" diceva. Poi ci narrava di una che si salvò con l'astuzia, chiedendo ai Kalikantzari di portarle scarpe da sposa di non so quale fattura, e poi vestiti di non so quale stoffa e gioielli portati da posti impossibili e andò avanti così finchè si fece alba, il gallo cantò e i Kalikantzari scapparono via per nascondersi.
Facciamo un po' di diples allora che non si sa mai! Cruccio e delizia  natalizia durante il mio apprendistato di cuoca affianco a nonna Marigoula che sosteneva invece  che i Kalikantzari e i loro guai altro non erano che l'espressione della stanchezza delle casalinghe, che in quel periodo avevano un gran da fare! Inutile dirvi che ora come allora ho preparato le diples con la voce di nonna che mi ripeteva "si chiamano diples perché devono uscire piegate e non dritte. Fai un fiocchietto, girale un po', falle arricciare un poco, altrimenti che diples sono! Fai qualche fiocchietto se non riesci a darle una piega e non bruciarle! Non devono colorarsi molto che l'uovo colorato così diventa pesante per il fegato! Ecco, questa l'hai bruciata... toglila!" Ecco nonna, metto il campionario delle mie diples non ancora inzuppate, così presento a tutti, partendo da sinistra: la dipla perfetta, quella dritta, la leggermente arricciata, il fiocchetto e la bruciata! 



Ma sai che ti dico nonna, io le inzuppo tutte quante, le cospargo di noci tritate e aggiungo pure un pizzico di libera interpretazione aggiungendo nel trito di noci un po' di scorza d'arancia abbrustolita che ci sta divinamente.


Ingredienti:
  • 350g farina 00
  • 4 uova
  • 45ml acqua
  • 1 bustina di lievito in polvere
  • pizzico di sale
  • 2 tazze di noci tritate finissime
  • olio di arachidi per friggere
  • ulteriore farina per stendere la pasta
per lo sciroppo
  • 250ml di acqua
  • 250g di miele
  • 250g di zucchero
  • un cucchiaino di succo di limone


Esecuzione:

Setacciate il lievito con la farina. Sbattete le uova con l'acqua e il pizzico di sale (ma pizzico proprio!), incorporate la metà della farina e amalgamate bene. Continuando a impastare aggiungente il resto della farina, formate un panetto, copritelo con pellicola trasparente e lasciatelo riposare per 20 minuti.
Dividete l'impasto in 8 pezzi e uno per volta, infarinatelo e stendetelo il più sottile possibile, infarinando ogni tanto in modo che non si attacchi. Tagliate a listarelle, piegatele come meglio vi viene e friggetele poche per volta in olio ben caldo ma a temperatura bassissima. Togliete appena diventano dorate ma non troppo, (che altrimenti nonna ha da dire che sono bruciate e fanno male se mangiate spensieratamente, invece se cotte bene, dorate al punto giusto potete fare fuori tutto il vassoio e per i Kalikantzari  pazienza...)
Lasciatele sfreddare sopra la carta da cucina e preparate lo sciroppo, facendo bollire per 2 minuti, acqua, zucchero, miele, aggiungendo anche un cucchiaino di succo di limone.
Allo sciroppo caldo (bollente) inzuppate per mezzo minuto la diples poche per volta e quando le tirate fuori le adagiate su un vassoio e le cospargete con noci tritate finemente. Io ho voluto aggiungere alla polvere di noci, la scorza d'arancia abbrustolita e un anno con nonna avevamo mischiato anche cioccolato fondente tritato... Fate un po' voi, personalizzate come più vi piace. Anche se fondamentalmente il sapore e la personalizzazione si fa sulla scelta del miele da abbinare alle noci. Ottimo il miele di timo! Provatelo!





10 commenti:

  1. cara Eleni, certe specialità non tutti sanno fare, di sicuro questi che dalle foto si può tradurre che sono sicuramente deliziosi!!!
    Ciao e buon pomeriggio con un abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  2. Che bel racconto.....pare anche a me di sentire la voce di tua nonna mentre cucini questa ricca versione natalizia di profumate frappe e per quanto riguarda i folletti cattivi, nel caso, terrò presente la furba pensata dell'astuta ragazza!!!
    Baci e, nel caso non riuscissi a passare, tantissimi auguri di buone feste a te e ai tuoi cari!!!

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  3. che delizia ed io che le preparavo solo per Carnevale,belle le tradizioni,un bacio e auguri di buon Natale a te

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  4. Un dolce molto sfizioso e buono per un Natale fragrante e profumato!
    Ti auguro un buon Natale e buone feste!
    Cari saluti,
    Flo

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  5. Post bellissimo, tenero ed affascinante al tempo stesso....penso proprio che nonna sia orgogliosa della sua bambina e che gli gnomi ti debbano benedire e non danneggiare!!! Che dire se non bravissima!!

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  6. Bellissima la storia di tua nonna. Detto questo... Sono da provare le tue diples.

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  7. Che carina questa storia degli gnomi cattivi e poetica la voce della nonna che ti suggerisce e corregge. Splendido e golosissimo post. Un abbraccio grande e tantissimi auguri a tutti voi <3

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  8. Πω πω, τρελαίνομαι για δίπλες! Ξεροτήγανα τις λένε στην Κρήτη. Καλά Χριστούγεννα, Ελένη μου.

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