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martedì 30 gennaio 2018

La Saporita


La Saporita ciambella o torta se volete, della mia colazione di oggi!
Eccola qui! Bella, soffice, profumata, saporita e senza glutine per venire incontro alle mie intolleranze alimentari! Il problema è che me la stanno mangiando tutti, pur non avendo questioni aperte con il glutine! Il risultato che vedete è stato ottenuto con la seconda volta. Una prima ciambella l'ho fatta con farina di carrube al posto del cacao ma ho esagerato con la dose e non si sentiva nemmeno il profumo della saporita, il famoso mix di spezie (cannella, coriandoli, chiodi di garofano, noce moscata, semi carvi e anici stellati) che nella cucina italiana viene proposta per insaporire carni, arrosti e pasta ripiena! In questa ricetta di Apriti Sesamo però trovate la Saporita in una torta dolce al cacao che ben si presta per essere speziato! Provare per credere!



Ingredienti:
  • 2 uova medie
  • 180g di zucchero
  • 100ml olio di semi
  • 160ml latte
  • 1 bustina di saporita
  • 200g farina di riso (oppure farina 00)
  • 50g amido di mais
  • 60g cacao amaro
  • 1 bustina di lievito
  • 40ml aceto di mele
  • zucchero a velo 

Esecuzione:

Con le fruste elettriche lavorate le uova con lo zucchero fino a formare una crema chiara e spumosa. Continuando a lavorare aggiungete a filo l'olio e il latte e proseguite con la farina di riso o quella 00 se volete, con l'amido di mais, il cacao, la saporita e il lievito. A fruste spente, per non fare un polverone, mischiate un po' e poi riprendete per qualche minuto finché tutto venga amalgamato bene. All'ultimo aggiungete l'aceto di mele (si può sostituire con aceto bianco se siete sprovvisti.).
Versate in una tortiera o una forma per ciambelle, inburrata e infarinata. (Io ho usato una forma di silicone)

Cuocete in forno statico prescaldato a 180°C per 45 minuti. Dopo 35 minuti  coprire con un foglio d'alluminio, dopo 45 minuti e la prova stecchino spegnete le lasciate dentro per altri 10 minuti con lo sportello mezzo aperto e poi sformate e lasciate sfreddare completamente sopra una grata. Spolverate con zucchero a velo e gustate!











lunedì 29 gennaio 2018

Spanakoriso


Spanakoriso, ovvero "spinaci e riso" è uno dei pochi risotti tradizionali della cucina greca. Vi avevo già parlato QUI per la trilogia di risotti che nascono come piatti vegani per i periodi di digiuni religiosi (più che digiuno si tratta di astensione facoltativa dal consumo di tutti i prodotti animali con eccezione fatta per molluschi e frutti di mare). Ovviamente questa è una versione discostante da quella vegana, dato la presenza di formaggio feta, ma altrettanto tradizionale ormai. In Grecia credo non ci sia bambino che non ha odiato lo spanakoriso, me compresa, ma le mamme e le mense scolastiche imperterrite continuano a proporrlo, perché "buono e fa tanto bene!" Un piatto pieno di spanakoriso davanti a me nella mensa dell'asilo, me lo ricordo tuttora come un incubo verde, malgrado non lo toccavo mai! Lì era e lì stava! Me lo ricordo molto più vedre di quello mio che i miei bimbi hanno mangiato comunque di gusto! Provatelo, se vi sentite abbastanza Braccio di Ferro e se amate la feta, vi piacerà!

  
Ingredienti:
per 6 porzioni
  • 100ml di olio extrevergine di oliva
  • 500g di spinaci
  • 4 cipollotti freschi (o 1 cipolla secca grattugiata
  • 1 porro piccolo
  • 380g riso arborio
  • 1 cucchiaino di sale
  • 200g di formaggio feta o succo di limone per la versione vegana
  • pepe nero macinato fresco
  • aneto (facoltativo)
 
Esecuzione:

Lavate bene gli spinaci e  lasciateli scolare. Mettete l'olio a scaldare e tostate bene la metà quantità di riso, fino a imbiondirsi. Aggiungete il resto del riso, il porro e i cipollotti tagliati fini e fate appassire contunuando a mischiare. Aggiungete gli spinaci tagliati a pezzi, il sale e acqua calda. Tirate a cottura per il tempo necessario per il riso, aggiungendo acqua calda. Quando il riso è cotto al dente, aggiungete un poco di aneto fresco  trittato (io non ne avevo) e il succo di un limone se si tratta della versione vegana. Altrimenti sbriciolate  la  feta, mischiate, coprite e lasciate riposare per 5  minuti. Servite caldo con una abbondante spolverata di pepe nero macinato sul momento.



sabato 27 gennaio 2018

Brodo di manzo


Ebbene sì, oltre ai vari decotti e spremute in questo periodo ci siamo serviti anche di brodi corroboranti per far fronte ai malanni di stagione, ed uno di questi è il brodo di manzo, fatto a modo mio da cuoca greca.
Le fonti di alcune mie ricette si perdono nella notte dei tempi. Non ho ricordo di mia mamma facendo il brodo di manzo. O meglio, ce l'ho ma non ricordo cosa mettesse. Di sicuro due coste di sedano che io volutamente non metto. Mia nonna invece amava il brodo di carni bianche ed è quello che mi insegnò a fare ma io ricordo da sempre me stessa preparare il brodo di manzo con questi ingredienti. Già, perché le redini della cucina di casa e il compito di sfamare e coccolare tutti mi è toccato troppo presto. Non ho fatto manco in tempo di dire "sono appassionata di cucina" e mi  sono trovata con un mestolo in mano... Quindi, questa è una ricetta base anche nella cucina greca ma posso tuttavia dirvi che si tratta di una ricetta di Apriti Sesamo che da un brodo dal sapore pieno ma allo stesso tempo leggero.

  
Ingredienti:
  • 1kg di muscolo di manzo
  • 500g di osso di manzo per brodo
  • 2 cipolle
  • 4 carote piccole o 2 grandi
  • 2 spicchi d'aglio in camicia
  • 4 chicchi di pimento (si chiama anche pepe garofanato o pepe giamaicano)
  • 2 pomodori secchi
  • 1 foglia di alloro
  • 3lt di acqua circa
  • 10g di sale

Esecuzione:


 Mettete in una pentola tutti gli ingredienti, coprite con acqua e portate in ebollizione. Appena inizia a bollire schiumate con un mestolo forato e abbassate la fiamma il più possibile. Deve sobbollire semi coperto per 3 ore circa ma se volete potete ridurre i tempi utilizzando la pentola a pressione e facendo bollire comunque a fuoco basso per 1 ora dopo la salita della valvola che indica che la pentola è andata in pressione.
Una volta trascorso il tempo di cottura, lasciate intiepidire e togliete carne, profumi e ortaggi (questi ultimi delicatamente, per non disfarli).

A questo punto potete filtrare il brodo di manzo con un colino a maglie fitte e se serve filtratelo una seconda volta aggiungendo un pezzo di garza.
 A me piace sgrassare il brodo completamente per cui lo lascio sfreddare, lo metto in frigo per una notte e la mattina dopo tolgo con facilità la lastra di grasso formata sopra.
Se non volete aspettare una notte e volete comunque sgrassare una volta che il brodo sia tiepido filtratelo e imbottigliatelo in una bottiglia di plastica, aspettate qualche secondo che il grasso si accumuli in alto e bucate il fondo della bottiglia, svuotando nella pentola. Ovviamente fermatevi quando arriva la parte grassa!



Il vostro brodo di manzo alla greca è pronto per essere trasformato in zuppa, aggiungendo pastina o riso e sminuzzando dentro parte della carne bollita e gli ortaggi, essere servito così come è con l'aggiunta di qualche patata, bollita separatamente, o essere utilizzato come base per altri piatti. Per i cretesi (per quel che mi è stato detto da una ragazza di Creta) la pasta va bollita in brodo e non in acqua per esempio! Vi assicuro che una spaghettata in brodo di manzo condita con fior di burro (prodotto dop cretese) vi lascerebbe libidinosamente soddisfatti!



giovedì 25 gennaio 2018

Decotto di zenzero e limone


Un toccasana dicono per chi vuole combattere un raffreddore, per chi vuole stimolare il metabolismo, depurare il proprio organismo e combattere il colesterolo cattivo. Ma la verità è che lo zenzero nella cultura curativa orientale è stato considerato ed è considerato tuttora una panacea. Rigenera l'organismo, stimola la digestione, è antisettico e perfino afrodisiaco (cosa assolutamente credibile se si considera che la libido ne risente moltissimo dello stato generale di salute).
Curarsi con le erbe, fa parte della cultura tramandatami da nonna e bisnonna. Donne nate e vissute su una montagna che vanta la concentrazione più alta di erbe officinali in Europa: monte Pelion. Montagna sulla quale si recò Ippocrate per imparare la medicina insegnatagli dal Centauro Chirone, personaggio mitologico, metà uomo e metà cavallo. Tra mito e realtà tuttavia, ci stanno delle verità: nell'antichità i bambini malformati venivamo abbandonati in montagna (se non soppressi subito appena nati o gettati nei burroni), con l'aiuto di qualche anima buona qualcuno cresceva e imparava a nutrirsi e curarsi da ciò che offriva la natura. Quindi sul monte Pelion c'è lunga tradizione di automedicazione. In modo empirico vi passo le regole generali che mi sono state insegnate da nonna (la bisnonna no... non aveva una tale sensibilità da tramandare nulla. Le cose apprese da lei sono state prese ossarvandola dato che l'ho avuta fino a quando avevo 17 anni. La bisnonna spirito di condivisione zero!). Tutte le erbe e le spezie fanno bene se usate nella giusta misura. Nulla è privo di controindicazioni, per cui "παν μέτρον άριστον" (pan metron ariston) "ogni moderazione è eccellente" Non fossilizzatevi ad un solo infuso o decotto, non fissatevi e non abusate. Ma la regola di variare il più possibile vale in generale per l'alimentazione. Ricordatevi che la parte che si utilizza  dello zenzero è la radice e con le parti dure delle piante, per estrarrne i principi benefici si fa il decotto e non l'infuso.
Godetevi ogni tanto una bella tazza di decotto di zenzero e limone anche solo per il piacere dei profumi e dei sapori ed eventualmente, se non fa parte di un progetto depurativo abbinatela con una crostata, una torta o un ciambellone limone e zenzero giusto per restare in tema!


Ingredienti:
  • 250ml di acqua
  • 1 fettina di zenzero fresco 
  • succo di lemone
  • miele (facoltativo)

Esecuzione:
 
Tagliate una piccola fettina di zenzero, privatela della buccia e mettetela a bollire nell'acqua per 10 minuti a fuoco basso. Lasciate sfreddare il decotto e aggiungete il succo di limone in quantità a voi gradita. A piacere potete dolcificare con miele. Se lo usate come bevanda depurativa meglio senza miele e di mattina mezz'ora prima della colazione.
Adeguate le quantità di zenzero e limone sempre sui vostri gusti, partendo sempre da quantità minime.




domenica 21 gennaio 2018

Ciambellone limone e zenzero


Un'altra delle torte dolci su ricetta di Apriti Sesamo viene ad aggiungersi nella collezione! Anche questa con una farina che considero molto sfiziosa e decisa: farina di ceci, quindi senza glutine! Fatta con solo albumi e senza latte può venire incontro a varie intolleranze alimentari.Ottima da gustare dopo il decotto di zenzero e limone.
Come torta a base di legumi è più adatta per colazione e merenda, piuttosto che per dopo cena. "I legumi è sempre meglio consumarli a pranzo che per cena sono impegnativi." Dovrei cercare teorie di supporto per i precetti di mia nonna, ma non ho voglia. Fate un po' come meglio vi dice lo stomaco anche perché noi il ciambellone limone e zenzero non l'abbiamo fatto arrivare a sera!




Ingredienti:
  • 100g margarina senza olio di palma e grassi idrogenati
  • 180g zucchero (160g se volete spolverare con zucchero a velo dopo)
  • 4g zenzero in polvere
  • scorza di limone bio (da 2 limoni grandi)
  • 100ml succo di limone
  • 80ml acqua tiepida
  • 250g farina di ceci
  • 1 bustina di lievito
  • 5 albumi montati a neve fermissima (circa 160g di albumi)
  • pizzico di sale


Esecuzione:

Montate a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale e teneteli da parte.
Montate la margarina con lo zucchero, lo zenzero e la scorza di limone. Aggiungete a filo il succo di limone con l'acqua tiepida e dopo la farina con il lievito. Lavorate con le fruste elettriche fino ad avere una cremina omogenea nella quale dovete incorporare gli albumi montati a neve. Con una spatola di silicone, da sotto verso sopra, con movimenti delicati ma veloci e decisi incorporate gli albumi. Versate in uno stampo imburrato (con margarina) e infarinato con farina di riso, oppure in una tortiera foderata da carta forno e cuocete in forno statico prescaldato a 180°C per 45 minuti circa. Poi spegnete, lasciate dentro per ancora 15 minuti con lo sportello leggermente aperto per far uscire i vapori. Dopo di che sformate e lasciate sfreddare completamente sopra una griglia.



giovedì 18 gennaio 2018

Gnocchi in crema d'uovo e bacon


La carbonara di gnocchi! L'ispirazione certamente è quella! Mettiamo anche il poco tempo che serve per la realizzazione esce un piatto sublime ma non chiamatelo carbonara! La carbonara è un altra cosa, la potete leggere QUI. Questo è un modesto e veloce piatto di gnocchi in crema d'uovo e bacon. Non male, anche se a casa c'è chi ha storto il naso perché avrebbe preferito una spaghettata al pesto già pronto. Io ve lo propongo lo stesso come un primo sostanzioso, facile e veloce da abbinare con un'insalata e il pasto è fatto. Alla prossima! 


Ingredienti:
Per 3-4 porzioni
  • 500 g di gnocchi di patate taglia piccola
  • 6 fette di bacon
  • 40 ml olio d'oliva extravergine
  • 3 tuorli di uova freschissime
  • pecorino romano grattugiato
  • pepe nero macinato sul momento

Esecuzione:
 
Mettete l'acqua salata per bollire, dove cuocerete gli gnocchi. Appena è quasi pronta, in un padella antiaderente, ben calda ma a fuoco basso stendete le fette di bacon e lasciate rosolare e buttare il loro grasso. Fate bollire gli gnocchi per il tempo indicato sulla confezione. Togliete le fette di bacon e aggiungete l'olio d'oliva extravergine. Con la schiumarola togliete gli gnocchi e fateli saltare per bene nella padella. In una ciotola sbattete bene i tuorli d'uovo e aggiungete a filo e sempre sbattendo due mestoli di acqua bollente dalla cottura degli gnocchi. Versate la crema d'uovo sui gnocchi, accendete per mezzo minuto ancora il fuoco e saltateli continuamente. Se non ci riuscite usate una spatola a silicone per mescolarli con movimenti delicati e veloci dal basso verso l'alto.
Servite subito cospargendoli di pecorino e pepe nero appena macinato.


mercoledì 17 gennaio 2018

Liquore al mandarino



Un liquore molto amato nelle case greche. Non c'è padrona di casa che non abbia almeno due diversi liquori da offrire negli ospiti. Nella mia zona i preferiti sono il nocino, il liquore al mandarino e il kerasò (κερασό) ovvero liquore alle ciliege, fatti rigorosamente con il famoso cognac greco Metaxa. Ma viaggiando per la Grecia si incontrano tanti altri liquori fatti con grappe e vari distillati e profumazioni. Io vi do la ricetta di quello che facevamo con mia nonna, che amava mettere tutto insieme in infusione, ma se preferite potete tenere lo zucchero a parte che aggiungere dopo lo sciroppo freddo. Insomma ogni casalinga ha il suo metodo preferito. Provate e troverete il vostro!



Ingredienti:
  • 700ml cognac, brandy o rum scuro
  • 300g di zucchero
  • 6 mandarini di agricoltura biologica
  • 6 chiodi di garofano



Esecuzione:

Lavate bene i mandarini, con una forchetta bucateli più volte e ad ogni mandarino puntate un chiodo di garofano. Mettete mandarini, zucchero e lo spirito che avete scelto in infusione in un vaso di vetro a chiusiura ermetica e tenete per 3-4 settimane in luogo ombroso, ricordando di muovere il vaso ogni 3-4 giorni. Trascorso il tempo e quando lo zucchero sarà sciolto, togliete i mandarini spremendoli un po' e filtrate il liquore mettendo sul colino un pezzo di garza. Se occorre filtrate nuovamente finchè in liquore non risultà limpido. Se lo volete ulteriormente liquoroso e meno alcolico aggiungete uno sciroppo facendo bollire 100ml di acqua con 100g di zucchero, lasciatelo sfreddare completamente e aggiungetelo al vostro liquore al mandarino. Filtrate nuovamente se serve, imbottigliate e lasciate riposare ancora per 2 settimane prima di consumarlo servendolo freddo.




sabato 13 gennaio 2018

Merluzzo all'ouzo


Una ricetta pronta in 10 minuti ma neanche! Merluzzo all'ouzo! Conoscete l'ouzo? Uno dei distillati nazionali che accompagna per eccellenza stuzzichini e piatti sfiziosi di mare nella cucina greca. Il merluzzo all'ouzo l'ho mangiato qualche volta quando tutte le portate di stuzzichini pensate e preparate per accompagnare la lenta trasformazione di un aperitivo in pasto vero e proprio erano finite. Quando tutti gli stuzzichini (mezedes in greco) furono arrivati sulla tavola uno dietro all'altro accompagnando la bevuta di ouzo o tsipouro (l'altro famoso distillato) il ristoratore all'ennesima richiesta: "ci porti un giro ancora" sfoggiò il merluzzo deliziosamente saltato in padella con pomodorini e ouzo. L'ouzo lo trovate presso l'enoteche fornite o lo si può ordinare online. Si tratta di un distillato secco fatto dal mosto di uva fresca e passita e anice. Lo si beve freddo, liscio o diluito con cubetti di ghiaccio e acqua e lo si accompagna sempre con qualcosa di sfizioso (che non vuol dire piatto complicato!) Con cosa sostituire l'ouzo se proprio non riuscite a trovarlo? Facile! Con un distillato secco (quindi non dolce) all'anice! Quindi, via! Ricetta e facciamoci un altro giro!


Ingredienti:
  • 600g filetto di merluzzo
  • 80ml olio extravergine d'oliva
  • 1 spicchio d'aglio
  • 20 datterini
  • 50ml ouzo
  • prezzemolo
  • sale quanto basta
  • pepe nero macinato sul momento

Esecuzione:

Lavate, asciugate e tagliate a metà i datterini. Asciugate i filetti di merluzzo e tagliateli a tocchetti. In una padella grande, antiaderente mettete l'olio e appena caldo buttate i datterini , lo spicchio d'aglio come meglio preferite, intero, schiacciato o ridotto in poltiglia (io in poltiglia) e saltate a fuoco alto per 1 minuto. Sempre a fuoco alto aggiungete i tocchetti di merluzzo e lasciateli cuocere per 6 minuti circa, saltandoli in padella. Aggiungete 2-3 pizzichi di sale, senza esagerare perché è tutto già molto saporito! Spegnete col ouzo e lasciate evaporare per altri 2-3 minuti. Aggiungete il prezzemolo trittato e saltate bene ancora una volta. Spegnete e servite caldo, spolverato di pepe nero macinato sul momento.



 

giovedì 11 gennaio 2018

Biscotti arancia e cannella con gocce di cioccolato


Biscotti profumatissimi e carichi di sapore! Arancia, cannella e gocce di cioccolato! Un abbinamento che mi piace molto e dato la mia intolleranza al glutine, fatti con farina di riso. Inutile dirvi che sono buoni anche per chi non ha intolleranze alimentari. Tanto buoni che se voglio fare colazione anche un secondo giorno, mi tocca nasconderli e preparare pure una torta per il resto della famiglia! Ottimi con una tazza di tè (con Cinnamon tea sono il massimo), ottimi e molto inzupposi (o inzuppabili, ci siamo capiti insommma...) anche con una tazza di latte!




Ingredienti:
  • 130 g di olio extravergine d'oliva
  • 1 cucchiaiata scorza d' arancia BIO
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 120 g di zucchero
  • 2 uova piccole
  • 1 busta di lievito in polvere
  • 50 ml succo d'arancia
  • 500 g farina di riso
  • 2-3 cucchiaiate da amido di mais
  • 80-100 g di gocce di cioccolato fondente (controllate che siano senza lattosio in caso di intolleranza)

Esecuzione:


Dalla notte precedente grattugiate la scorza di circa 2 arance non trattate, aggiungete l'olio (extravergine, delicato e della migliore qualità possibile) e  lasciate una notte in infusione. La mattina dopo aggiungete zucchero, cannella e uova e lavorate bene con la mano, un mestolo o le fruste elettriche se preferite (io con la mano). Aggiungete il succo d'arancia, il lievito e la farina di riso. Impastate bene. Aggiungete le gocce di cioccolato e distribuite le  uniformante. Liberatevi la mano aiutandovi col dorso di un coltello, spolverate la superficie dell'impasto  con un po' di amido di mais che vi aiuterà a formare i biscotti. Lavatevi, asciugatevi le mani e infarinatele con l'amido di mais. Prelevate una piccola quantità d'impasto, fate una pallina, schiacciatela e adagiatela sulla teglia del forno lasciando 2 centimetri tra ogni biscotto.
Cuocete in forno statico portato a 175°C per 20 minuti circa.


martedì 9 gennaio 2018

Cinnamon tea


Tè alla cannella ma in realtà non è un semplice tè aromatizzato alla cannella. Si tratta di un comunissimo tè nero fatto con decotto di cannella, in modo da beneficiare di tutte le proprietà di questa spezie. Non sto a scopiazzare di qua e di là le proprietà miracolose che promettono dimagrimento o non so cosa... Trovo il  tè alla cannella tonificante, buono, mi piace e ve lo propongo.
Come per tutte le cose ottimizzate ogni approccio mantenendo sempre le giuste misure! Nella vita, smisuratamente potete solo amare! Per tutto il resto ci vogliono le giuste misure.
Su web si trovano varie ricette dove su una stecca di cannella (e stanno parlando della ultimamente incriminata e snobbata cannella Cassia) si versa una tazza di acqua bollente e la si lascia in infusione per 8-10 minuti. Peccato che gli infusi si fanno con foglie e fiori delle piante mentre invece con le radici o le parti legnose, come la stecca di cannella appunto, si fanno i decotti.
"La cannella, nella giusta quantità aiuta a digerire, ma se si esagera ti resta tutto sullo stomaco, calma i dolori mestruali e se data alle partorienti aiuta al parto, ma alle donne in gravidanza no, che è pericolosa!" diceva mia nonna. Ecco, vi ho citato anche la fonte. Ovviamente quando si parla di pericolosità si pressume un uso quotidiano e in quantità che non si raggiungono normalmente nel uso culinario.

La cannella come ogni spezie e le erbe medicinali ha sia i benefici che le controidicazioni. Facendo un uso misurato non importa se usate la cassia (cannella di seconda qualità con più alta concentrazione di cumarina, sostanza pericolosa se ingerita in alte quantità) o la verum. Nelle foto si vedono tutte e due: i due bastoncini corti sono la cassia e quei lunghi sono di  cinnamomum verum.




Ingredienti per 4 persone:
  • Una stecca di cannella (cinnamomum verum o cinnamomum cassia) di circa 5g
  • 1 litro d'acqua
  • 4 filtri di tè nero
  • zucchero di canna integrale (facoltativo)

Esecuzione:

 
Fatte bollire nell'acqua la stecca di cannella per 8-10 minuti circa. Togliete dal fuoco e versate su una teiera calda contenente i filtri ti tè nero, oppure direttamente nelle tazze dove prima avrete inserito la bustina del tè. Lasciate in infusione per 2-3 minuti, togliete i filti, servite e  zuccherate a piacere. Se fa parte di una colazione potete abbinare biscotti di frolla all'olio, aromatizzati con scorza d'arancia e noci. Ovviamente il tè alla cannella così non aiuta a dimagrire ma è molto, buono!




sabato 6 gennaio 2018

Strudel di pere e gocce di cioccolato in pasta fillo


Uno strudel di pere e gocce di cioccolato in pasta fillo, costituisce una merenda golosa e profumata! La ricetta è facilissima e veloce e il risultato è stato molto apprezzato in casa da tutti fuorchè uno che anche se non ama le pere pur di godersi la croccantezza della pasta fillo ha mangiato soltanto due angolini! Ovviamente non è ne ricetta tradizionale greca, ne la ricetta originale dello strudel. Il figlio piccolo per le feste ha lasciato le sue amate pere e si è buttato sui dolcetti natalizi, per cui in qualche modo le pere andavano consumate. Urgeva una ricetta di Apriti Sesamo e quale miglior modo che abbinarle con zenzero e gocce di cioccolato?


Ingredienti:
  • 400g pera a cubetti
  • 100g zucchero di canna
  • mezzo cucchiaino di zenzero in polvere
  • 40g gocce di cioccolato
  • 100g pangrattato
  • 50g di burro dei quali utilizzerete circa 40g
  • 12 fogli di pasta fillo
  • zucchero a velo


Esecuzione:

Per prima cosa chiarificate il burro che utilizzerete, mettendolo a scaldare fino a sciolgiersi completamente e senza mescololare, in modo che le proteine del latte si depositino sul fondo.
Sbucciate e tagliate le pere (tre circa) a cubetti. Mettete in un recipiente i cubetti di pere, lo zenzero, lo zucchero e il pangrattato e amalgamate.
Prendete un foglio di pasta fillo, spennellatelo col burro fuso, bagnando il pennello sempre senza mescolare e prendendo solo la materia grassa, sovrapponete un secondo e poi un terzo foglio imburrando sempre.
Sul lato più stretto mettete un quarto del ripieno, cospargetelo con 10g di gocce di cioccolato,piegate i bordi e poi arrotolate per formare lo strudel.
Procedete cosi per altri tre fagottini. Metteteli nella teglia foderata da carta forno, e con un coltello incidete la superficie arrivando fino al ripieno, in modo che durante la cottura escano i vapori  delle pere.
Infornate a forno statico prescaldato, a 175° per 30-40 minuti. Lasciate sfreddare, spolverate con  zucchero a velo e la vostra colazione o merenda è pronta!