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domenica 27 dicembre 2020

Karidato

Dolcetti vegani, ricetta tradizionale della cucina greca. Noci, cacao, cannella, cognac

È la seconda ricetta che troverete sul mio blog col nome Karidato, ma tant'è che anche questa fatta di noci si chiama esattamente con lo stesso nome. la prima la trovate QUI. Questa invece è ancora più facile, essendo senza cottura, ma vediamo di cosa si tratta.
Karidato è una piccola pallina di noci, cognac, cacao e profumi di Natale che fa parte della mia infanzia. Un dolcetto per i grandi perché per la presenza importante di cognac non è adatto ma neppure piace ai bambini. Però vederli e sentirne il profumo mi piaceva eccome quando li preparava mia mamma e li assaggiava cercando di capire se erano usciti buoni quanto quelli di nonna. Dolcetti poveri che si facevano per recuperare le noci che restavano sui vassoi dopo aver preparato melomakarona e per poter utilizzare lo sciroppo di miele che avanzava (sempre dai melomakarona). Pensavo li facesse solo mia nonna, invece ho trovato la stessa ricetta anche su altre zone della Grecia. In vecchiaia inoltrata quando mia sorella chiese alla nonna di dettarle un po' di ricette, le ha raccontato la ricetta del karidato con biscotti al posto del pangrattato. Io però che un paio di volte l'ho fatta sia con mamma che con nonna (ancor prima che mia sorella nascesse), so di certo che metteva il pangrattato. Probabile che abbia voluto tramandarla "evoluta", liberata da quel marchio di povertà che denominava l'uso del pangrattato. Io ve la scrivo con pangrattato, poi fate un po' come meglio vi viene.
Di solito per le ricette tradizionali che mi sono state tramandate misurate in pizzichi, un pugno di, mezza tazzina e cucchiaiate faccio un lavoro certosino di riprodurle misurando il tutto e passarvele con pesi e misure esatte. Questa invece voglio passarvela così, come nasce, a occhio, a gusto, a sentimento come dicono. Metteteci le mani e giocate. Impastate, assaggiate e trovate il vostro personale equilibrio tra i sapori. Ogni tanto ci sta. Senza timori, per chi non si ritiene capace in cucina. Si tratta di giocare ogni tanto e da bambini eravamo tutti capaci a farlo.
Dai, giochiamo! 

Dolcetti vegani, ricetta tradizionale della cucina greca. Noci, cacao, cannella, cognac
Ingredienti:

  • noci tritate grossolanamente
  • pangrattato
  • cannella
  • un pizzico di chiodi di garofano in polvere 
  • miele
  • cognac o brandy
  • eventualmente acqua
  • cacao amaro in polvere
  • zucchero
Dolcetti vegani, ricetta tradizionale della cucina greca. Noci, cacao, cannella, cognac
Procedimento:

Mischiate le noci tritate grossolanamente col pangrattato, la cannella, il cacao (di solito abbondante in modo che escano scuretti), e un pizzico di chiodi di garofano in polvere. Aggiungete miele (o sciroppo di miele avanzato da altre preparazioni), bagnate con abbondante cognac o brandy e se serve aggiungete un poco di acqua. Non fate il contrario, ovvero più acqua e poco cognac. Sono dei dolci che si mantengono a lungo fuori frigo e la presenza del cognac li aiuta a conservarsi bene, oltre che a darli il loro sapore caratteristico.  Dovete ottenere un impasto omogeneo e non troppo duro. Lasciatelo riposare un pochino affinché i liquidi vengano assorbiti bene dal pangrattato. Assaggiate e se serve correggete di miele (non fateli molto dolci perché vanno passati nello zucchero) e di morbidezza aggiungendo magari un altro goccio di cognac o di acqua se preferite.
Formate delle palline, passatele dallo zucchero semolato e lasciatele asciugare.
Sono dolcetti che non contengono uova, latte o burro e possono mantenersi molto bene a lungo, chiusi in una scatola di latta, per avere qualcosa da offrire a chi passa per un saluto nei giorni di festa ma anche oltre.

Dolcetti vegani, ricetta tradizionale della cucina greca. Noci, cacao, cannella, cognac




domenica 13 dicembre 2020

Insalata siciliana

Insalata di arance, insalata siciliana. Sfiziosa e equilibrata. Una ricetta della grande cucina italiana.

Dell'insalata di arance vi avevo già parlato (QUI), dato che fa parte dei miei sapori e ricordi d'infanzia. Qualche giorno fa ho condiviso il post su un gruppo di cucina e allora sono usciti fuori tanti ricordi, racconti e proposte di degustazione. Ha ricevuto 497 like e tantissimi commenti. Molti mi hanno proposto di assaggiarla non solo con cipolle, sale e olio, ma anche con olive nere, acciughe o aringa affumicata, cipollotti freschi, pepe o peperoncino. In effetti mio nonno che mi insegnò quest'insalata semplice e ancestrale la accompagnava sempre con pane abbrustolito, olive nere e aringa affumicata quando c'era, oltre che con un bicchiere di vino rosso.

Moltissime persone la conoscevano dai nonni e anche se l'insalata di arance e finocchio è andata di moda qualche anno fa e la vedevi proposta perfino tra i contorni della mensa aziendale, non penso che l'insalata siciliana abbia il posto che merita nel panorama delle ricette nazionali della cucina italiana.
Ve la propongo così come mi piacerebbe fosse conosciuta in tutto il mondo, a pari merito della caprese o dell'insalata greca, perché la sua bontà è veramente tanta.
Alla prima persona che ha commentato: "provala anche con cipollotti freschi" ho storto il naso e ho risposto "sì, sarà buona ma io sono affezionata a come la faceva mio nonno, con le cipolle tipo Tropea." Invece, anche con cipollotti freschi, devo ammettere che è una squisitezza. Qualche altra persona invece mi ha scritto che per la tavola in festa la preparano sempre. Ecco, sono d'accordo che all'insalata siciliana spetta il centrotavola in un giorno di festa e una fama mondiale perché è veramente molto buona!
Va servita con dell'ottimo pane rigorosamente abbrustolito e può essere considerata un antipasto, dato che è molto appetitosa. Ma se il giorno non è solenne si può anche iniziare e finire di pasteggiare con lei.

Insalata di arance, insalata siciliana. Sfiziosa e equilibrata. Una ricetta della grande cucina italiana.

Ingredienti:

  • 3 arance
  • 1 cipollotto fresco
  • 10 olive nere al forno
  • 1 filetto di aringa affumicata (sostituibile da acciughe sott'olio)
  • un cucchiaino di pepe rosa in grani
  • olio d'oliva extravergine
Insalata di arance, insalata siciliana. Sfiziosa e equilibrata. Una ricetta della grande cucina italiana.


Procedimento:

Pulite le arance togliendo tutta la parte bianca. Dividetele a metà o in tre parti, togliete anche il filamento bianco, centrale e affettatele.
Trasferite i pezzi di arancia nel piatto di portata. Tagliate il filetto di arringa a tocchetti e mettetelo in mezzo e intorno alle arance. 
Pulite il cipollotto dalle foglie esterne, arrivando a tenere solo la parte tenera. Lavatelo, asciugatelo, tagliatelo a fette e aggiungetelo nell'insalata.
Spargete sopra i grani di pepe rosa e irrorate con del buon olio d'oliva extravergine.
Servite accompagnata da pane abbrustolito.

*Il sale non è stato dimenticato ma volutamente omesso in quanto la presenza di arringa affumicata apporta la giusta sapidità. 

Insalata di arance, insalata siciliana. Sfiziosa e equilibrata. Una ricetta della grande cucina italiana.


martedì 8 dicembre 2020

Mont Blanc al cioccolato

Montagna di castagne, rum e cioccolato ricoperta da leggera neve di panna Stuffer. Dolce al cucchiaio, senza glutine.

Tirate fuori gli addobbi! 8 Dicembre è la data giusta. Il Natale ha bisogno di magia, dicono, e lo si cerca di ricreare tra giochi di luce, di colori e di sapori. Io l'albero l'ho sempre fatto il 22 Dicembre e a volte il 24 pure. Ma in cucina sono stata sempre impegnata dai primi del mese. Certo la molla di scambi sociali nel periodo natalizio di un tempo, esigevano anche quantità di dolci, oltre che varietà. I miei bimbi però sono italiani e tradizionalisti. Vogliono l'albero l'8 Dicembre e la neve che non hanno mai visto. Così non potevo che preparali un Mont Blanc al cioccolato con un metro di neve sopra fatta con panna Stuffer. E niente... Abbiamo divorato una montagna con sottosuolo di castagne, rum e cioccolato coperta di fiochi di panna caduti copiosamente. Adesso non ci resta che fare l'albero e mettere a bollire le prossime castagne. Perché con l'aggiunta del cioccolato ne vanno matti tutti.. Visivamente magari la panna vi risulterà molta, ma vi assicuro che è molto piacevole il contrasto e la suo sapore. Nel palato risulta molto equilibrato come dolce. Merito anche della qualità della panna, per dirla tutta. Tanto che Jo ha commentato: "è un dolce che è come le patatine... non puoi smettere di mangiarlo se non finisce."

Quest'anno sarà un Natale strano per molti. Nella migliore delle ipotesi con l'unico neo qualche mancanza dei propri cari per causa del distanziamento. In qualche casa il posto di qualcuno sarà occupato dai ricordi, ma in qualche altra, il presepe sarà davvero pieno! Stanno nascendo in questo periodo i dolci effetti collaterali del primo lockdown e io sono diventata nuovamente zia da pochi giorni. Mi viene voglia di riempire la casa di dolci e profumi. 
La ricetta del mont blanc che vi lascio non è quella originale ma quella che piace a casa mia. Provatela e ditemi che ne pensate.

Montagna di castagne, rum e cioccolato ricoperta da leggera neve di panna Stuffer. Dolce al cucchiaio, senza glutine.

Ingredienti:
  • 500 g di castagne al netto degli scarti (quindi circa 650 g di castagne da cuocere)
  • 450 g di latte
  • mezza bacca di vaniglia
  • pizzico di sale
  • 125 g di zucchero a velo
  • 50 g di rum scuro, cognac o brandy
  • 20 g di cacao amaro
  • 200 g di cioccolato fondente al 50%
  • 400 g di panna da montare Stuffer
  • 50 g di zucchero semolato
Montagna di castagne, rum e cioccolato ricoperta da leggera neve di panna Stuffer. Dolce al cucchiaio, senza glutine.

Procedimento:

Lavate la castagne e incidetele. Lasciatele a bagno in acqua fredda per 20 minuti. Poi portatele sul fuoco e fatele cuocere per 10 minuti da quando bolle.
Pulitele e togliete accuratamente la pellicina marrone che hanno dentro.
Mettete in un pentolino le castagne pulite, il pizzico di sale, il latte e i semi di mezza bacca di vaniglia e portate nuovamente sul fuoco a fiamma bassa, mescolando con un mestolo di legno fino a che non ottenete una cremina con pezzi di castagna. Aggiungete il rum e il cacao amaro e mescolando schiacciate le castagne più che potete.
Sciogliete a bagnomaria il cioccolato con attenzione a non bruciarlo e aggiungetelo nel composto delle castagne.
Lasciate raffreddare tutto e utilizzando un passaverdure a fori larghi formate sul piatto da portata la montagna. 
Montate la panna fredda con 50 g di zucchero e delicatamente coprite la montagna di castagne al cioccolato e rum. 
Il vostro Mont Blanc è pronto! Assaggiate e ditemi se non è il più buon Mont Blanc che avete mai assaggiato.

Montagna di castagne, rum e cioccolato ricoperta da leggera neve di panna Stuffer. Dolce al cucchiaio, senza glutine.


                          

lunedì 30 novembre 2020

Soufflé di pasta

Ricetta facile e golosa con panna, funghi, prosciutto cotto, mascarpone Stuffer e formaggi

Non è una ricetta tradizionale della cucina greca e come potrebbe d'altronde con panna e funghi champignon, oltre che nome, che riportano in Francia. Ma penso che non ci sia mamma greca che almeno una volta negli ultimi quarant'anni che non abbia proposto il soufflé di pasta ai pargoli. Facile, goloso e godurioso al massimo. Certo, panna, uova, formaggi (e io ho voluto aggiungere anche il mascarpone che veramente gli da una mancia in più) non è per niente dietetico come piatto ma tutto è questione di equilibri. Proposto come piatto unico e abbinato ad una fresca insalata di verdure diventa un pasto completo. Ai pargoli è piaciuto talmente tanto che il grande ha chiesto un pezzo da mangiare nella pausa pranzo a scuola! Lui che "meglio il panino mamma... è più british" (per chi non lo sapesse "british" sta per fico, cool, alla moda) per il soufflé di pasta ha ceduto al fascino di contenitorino accessoriato con forchetta!

Voglio precisarvi che non è un piatto per recuperare la pasta avanzata (che quella non avanza mai a casa mia) perché la pasta che utilizzerete deve assolutamente essere cotta al dente, per non dirvi anche un attimo prima di "al dente". Altrimenti rischiate di fare un pappone da intenditori, che è un altra cosa. Dato che in Grecia si fa ormai da decenni con queste accortezze riportate qui, la catalogo come ricetta di cucina greca, anche perché se i francesi la fanno, non saprei esattamente dirvi come.

Ricetta facile e golosa con panna, funghi, prosciutto cotto, mascarpone Stuffer e formaggi

Ingredienti:
8 porzioni
  • 500 g di pasta
  • 60 g di olio d'oliva extravergine
  • 350 g funghi champignon
  • 200 g prosciutto cotto a cubetti
  • 2 cucchiaini di sale (8-10 g)
  • 300 g di mix di formaggi grattugiati (io gouda e fontal)
  • 4 uova
  • 500 g di panna fresca
  • 250 g di mascarpone Stuffer
  • pepe nero
Ricetta facile e golosa con panna, funghi, prosciutto cotto, mascarpone Stuffer e formaggi


Procedimento:

Pulite i funghi con un panno umido e tagliateli a fette. In una padella antiaderente mettere l'olio a scaldare con uno spicchio d'aglio intero che poi toglierete. 
Aggiungete i funghi e i cubetti di prosciutto  cotto e fate rosolare tutto. Aggiungete un cucchiaino di sale, pepe nero a volontà e mischiate il tutto con la pasta che avrete fatto bollire per 2 minuti meno dalla sua indicazione di cottura, in modo da lasciarla abbastanza al dente. Lasciate raffreddare tutto.
Grattugiate i formaggi che devono essere di pasta semidura e filanti e mischiateli con la panna, le due uova e un cucchiaino di sale.
Una volta che il composto di pasta, funghi e prosciutto è freddo, versateci sopra la metà del composto di formaggi, panna e uova e mischiate bene. Trasferite tutto in una teglia coi bordi alti e fate in modo che abbia lo stesso spessore dappertutto. 
Nel resto di panna, formaggi, uova, aggiungete 250 g di mascarpone e altre due uova e con una frusta a mano mischiate energicamente.
Versate tutto sopra la pasta e infornate in forno ventilato, portato precedentemente alla temperatura di 180°C, per 30 minuti circa.
Lasciate riposare per 20 minuti prima di servire.
Buon appetito!

Ricetta facile e golosa con panna, funghi, prosciutto cotto, mascarpone Stuffer e formaggi



sabato 28 novembre 2020

Spanakopita in sfoglia

Pita di spinaci e feta in pasta sfoglia Stuffer. Cucina greca.

Spanakopita anche in sfoglia, sì! Perché, pur non essendo la sfoglia una preparazione tradizionale greca ma francese, da decenni ormai è entrata meritatamente nelle nostre abitudini alimentari e io la adoro! La sfoglia è qualcosa al quale non riesco a resistere. La adoro perfino in purezza, figuriamoci se avvolge un tradizionale ripieno di spinaci e feta! Di solito essendo la spanakopita una preparazione tradizionale della cucina greca, si usa adoperare la pasta fillo o la pasta fillo rustica, ma con la pasta sfoglia rettangolare Stuffer che ho utilizzato è uscito un capolavoro di bontà che è durato a tavola veramente poco.

Questa volta le ho dato la forma di chiocciola. Striftì, come si dice in Grecia, ovvero attorcigliata.
Per la preparazione del ripieno niente padella e cottura, anzi, cottura a freddo come diceva nonna. Vi assicuro che il sapore cambia molto. Provatela e fattemi sapere.

Pita di spinaci e feta in pasta sfoglia Stuffer. Cucina greca.

Ingredienti:

  • 2 rotoli di pasta sfoglia rettangolare Stuffer 
  • 500 g di spinaci
  • 1 porro (sostituibile da una cipolla secca grattugiata)
  • 5 g di sale
  • 1 uovo
  • pepe nero
  • 200 g di formaggio feta
  • 30 g di olio extravergine d'oliva 
  • farina per spolvero
  • olio d'oliva extravergine per spennellare
  • latte per spennellare
Pita di spinaci e feta in pasta sfoglia Stuffer. Cucina greca.


Pita di spinaci e feta in pasta sfoglia Stuffer. Cucina greca.
Procedimento:

Lavate gli spinaci e lasciateli scolare bene. Su un tagliere, pochi per volta, sminuzzateli e metteteli in un recipiente. Prelevate la parte tenera di un porro, lavatelo e sminuzzatelo anche questo. Aggiungete 5 g di sale (un cucchiaino) e impastate sale, spinaci e porro fino a che non comincino a perdere i loro liquidi di vegetazione. Mettete in un colino e continuate a premere  con le mani per estrarre più liquido possibile. Il nostro ripieno deve essere asciutto per non bagnare la sfoglia durante la cottura.
Mettete le verdure strizzate per in un recipiente, aggiungete l'olio d'oliva extravergine, il pepe, l'uovo e la feta sbriciolata, che precedentemente avrete lavato e asciugato tamponandola con un pezzo di carta da cucina.
Il nostro ripieno è pronto.
Srotolate la pasta sfoglia e infarinate la superficie. Capovolgete la pasta sfoglia su un pezzo di carta da forno nuovo e di dimensioni più grandi e staccate la carta da forno in dotazione. Spolverate con un po' di farina e con un mattarello allungate la pasta sfoglia più che potete. Spennellate con olio e poi posizionate per il lato lungo metà del ripieno di spinaci e feta. Arrotolate  e trasferite sulla teglia formando una chiocciola senza stringerla troppo perché la pasta sfoglia dovrà avere lo spazio per gonfiarsi. (Notate nelle foto il prima e il dopo).
Ripetete l'operazione con il secondo rotolo di pasta sfoglia, posizionatelo anche questo nella teglia e con un coltello punzecchiatelo in modo che durante la cottura i vapori fuoriescano e non bagnino la pasta sfoglia.
Infornate in forno ventilato, portato precedentemente a 180°C, per 35 minuti circa.

Pita di spinaci e feta in pasta sfoglia Stuffer. Cucina greca.


 

giovedì 12 novembre 2020

Filetti di merluzzo croccanti

Filetti di merluzzo croccanti, senza glutine, ricetta al forno

Super croccanti fuori e morbidi dentro. I filetti di merluzzo croccanti, anzi, croccantissimi, si preparano in pochissimo tempo e fanno concorrenza alle migliori marche di bastoncini di pesce. Pochi ingredienti, poco tempo e fatica per un risultato ottimo. Potete abbinarli con patatosalata (insalata di patate greca, con patate bollite, olio d'oliva extravergine, limone, sale, origano, cipolla e prezzemolo) oppure con l'insalata che preferite. L'impanatura non contiene uovo. Uovo e pesce è un abbinamento che non faccio mai, in quanto può dare sintomi di intossicazione alimentare come risposta allergica alla combinazione di questi due elementi. (Avvertimento di un allergologo tanti anni fa, trasgredito mangiando un sublime tramezzino con tonno e uova e testando immediatamente le conseguenze.)
L'impanatura semplice, di due soli ingredienti: corn flakes tritati e parmigiano grattugiato che sciogliendosi lega l'impanatura e da al merluzzo un profumo che ricorda le sogliole al burro e parmigiano. Credo sia la ricetta più breve e sfiziosa che si possa fare coi filetti di merluzzo. Ai miei figli piacciono molto anche accompagnati da una cucchiaiata di maionese.

Filetti di merluzzo croccanti, senza glutine, ricetta al forno


Ingredienti:

  • 600 g di filetti di merluzzo
  • 100 g di corn flakes tritati finemente
  • 50 g di parmigiano grattugiato
  • 3 cucchiaiate di acqua
  • 3 g di sale
  • olio d'oliva extravergine
Filetti di merluzzo croccanti, senza glutine, ricetta al forno


Procedimento:

Tritate i corn flakes e mischiateli con il parmigiano. Salate i filetti di merluzzo decongelati e inumiditeli con 3 cucchiaiate di acqua. Impanateli con la polvere di corn flakes e parmigiano e adagiateli su una teglia dove avrete messo un pezzo di carta da forno e un filo d'olio. Aggiungete un filo d'olio extravergine d'oliva anche sopra e infornate a temperatura massima (con ventilazione se è disponibile)  per 8 minuti. 
Se vi avanza impanatura, mischiate pochissimo parmigiano ancora, buttate tutto su una padella antiaderente a fuoco basso e fate una granella da aggiungere sopra un insalatina per aumentare la sfiziosità.


Filetti di merluzzo croccanti, senza glutine, ricetta al forno



lunedì 9 novembre 2020

Merluzzo o baccalà in umido con patate

Baccalà in umido con patate. Ricetta contadina della cucina greca.

Per la verità questa è la ricetta del baccalà in umido con patate. Ricetta tradizionalmente casalinga della cucina greca. Baccalà ovvero merluzzo in umido con patate si fa in varie zone e paesi. Questa è la versione greca, come la preparava mia nonna. Un piatto unico che lei cucinava spesso nei mesi invernali durante i quali il pesce in montagna scarseggiava. Uno dei suoi piatti da leccarsi i baffi! Il baccalà (se optate per utilizzarlo al posto del merluzzo surgelato che io ho utilizzato per comodità, ma lei utilizzava solo baccalà) va dissalato bene lasciandolo in ammollo per tre giorni e cambiando spesso l'acqua. Il resto della ricetta non cambia, né negli ingredienti, né nella procedura. Indispensabile e sorprendentemente buono l'uso della cannella e l'abbinamento con la feta nel momento del servire il piatto. Provate la e credo possa diventare anche per voi un piatto confortante come lo è per me.

Baccalà in umido con patate. Ricetta contadina della cucina greca.

 Ingredienti:
  • 100 ml di olio extravergine d'oliva
  • 1 cipolla bianca
  • 1 spicchio d'aglio
  • 600 g di  filetti di merluzzo surgelato (o baccalà dissalato)
  • 1500-1700 g di patate
  • 1 foglia di alloro
  • 1 pezzo di stecca di cannella
  • 500 ml di acqua
  • 2 cucchiaiate di concentrato di pomodoro
  • 5 -10 g  di sale solo dopo aver assaggiato per assicurarsi che serva
  • pepe nero 
Baccalà in umido con patate. Ricetta contadina della cucina greca.

Procedura:

Mettete a scaldare l'olio in una pentola larga, dotata di coperchio. Fate appassire la cipolla tagliata a tocchetti e l'aglio privo dal germoglio interno. Aggiungete i pezzi di merluzzo o del baccalà, la foglia di alloro e la cannella e rosolate per un minuto. Inserite le patate tagliate a tocchetti e bagnate tutto con l'acqua dove dentro avrete diluito il concentrato di pomodoro. Appena riprende il bollore, abbassate la fiamma, pepate a piacere e lasciate cuocere per 20 - 30 minuti. Mescolate agitando un po' la pentola e non utilizzando il mestolo in modo da non disfare patate e pesce e fare un pappone. il tutto deve uscire ben cotto ma a pezzi ben definiti. Dieci minuti prima della fine della cottura, assaggiate per decidere se salare o meno.
Se optate per il merluzzo surgelato un cucchiaino di sale (5 g) ci sta. Se optate per il baccalà, dipende da quando l'avrete dissalato. E' auspicabile di non averlo dissalato talmente tanto da dover aggiungere sale, perché se le patate vengono insaporite col sale contenuto nel baccalà avrete un sapore all'ennesima potenza.
 

Baccalà in umido con patate. Ricetta contadina della cucina greca.

domenica 1 novembre 2020

Gelatina di mela cotogna - Kydoni peltè

Una ricetta dolce, facile e tradizionale della cucina greca

La mela cotogna è uno dei più antichi frutti nominati e usati nella cucina greca. Ampiamente usata sia in ricette dolci che salate, è un frutto sfruttato fino all'ultimo seme. Consacrato alla dea Afrodite, simbolo d'amore e di fecondità, viene donato all'amata come pegno d'amore e Plutarco racconta che a Spata, per decreto di Solone (che bei decreti che facevano un tempo...) era reso obbligatorio che le giovani spose consumassero una mela cotogna prima di consumare il matrimonio. La mela cotogna è la mela d'oro della mitologia greca. Il pomo della discordia che Eris lanciò tra le dee con la scritta "alla più bella" che Paride decise di consegnare ad Afrodite in cambio dell'amore della donna più bella tra le mortali, ovvero Elena.

Per me, mela cotogna è uno dei dolci tradizionali che preferivo durante la mia infanzia. È racconti di nonna, e profumo che invade la casa quando lo si prepara, è magia di rosso rubino sul cucchiaio. E adesso è anche ricordo di un vasetto con cubetti di cotognata, regalato tra due che si incontrano la prima volta, ed è coccola veloce a mio marito che questo frutto lo gradisce molto in composta.
Vedo su web italiano che la cotognata passa come preparazione originaria del Portogallo, della Spagna e dell'Italia e mi chiedo come sia possibile che il cotogno pur arrivando dall'Oriente verso l'Occidente (ai greci è passato dai Babilonesi) in Italia sia arrivato dall'Occidente. Chi sa se è presente pure nella mitologia portoghese o spagnola e che ci siano testimonianze di coltivazione e utilizzo. Comunque, ai greci è sufficiente rivendicare l'origine della democrazia, della storia, della filosofia, del teatro e dei poemi epici.
Con le mele cotogne si possono preparare 4 preparazioni base dolci  e 3 preparazioni salate.
Le dolci:

  1. Cotognata - Kydonopasto
  2. Gelatina - Kydoni peltè
  3. Composta: pezzettini di mela cotogna bolliti in acqua e poco zucchero.
  4. Kydoni triftò: "dolce al cucchiaio", mela cotogna grattugiata o tagliata a listarelle cotte in sciroppo aromatizzato con geranio malvarosa (Pelargonium graveolens) e mandorle.
Le salate:
  1. Spicchi di mela cotogna condite con sale, pepe e olio e arrostite al forno
  2. Stufato di mele cotogne e patate (o in alternativa alle patate caldarroste)
  3. Spezzatino di maiale con mele cotogne 
In questo post invece, come si addice anche dal titolo, vi lascio la ricetta della gelatina di mela cotogna, kydoni peltè come si dice in greco. Un tempo la si preparava con miele e nel caso decidete di sostituire lo zucchero, scegliete un miele dal colore chiaro. In Grecia la si usa come dolce al cucchiaio (farò un post a parte per parlarvene dei tradizionali dolci al cucchiaio greci perché il discorso è lungo).
La gelatina di mela cotogna la potete consumare con lo stesso spirito di un cucchiaino di nutella o di miele a seconda dei gusti, ma la potete anche usare come dessert accompagnata da yogurt greco o contrastando il salato di formaggi a fine pasto.
Prepariamola!

Una ricetta dolce, facile e tradizionale della cucina greca
Ingredienti:
  • mele cotogne
  • acqua
  • zucchero
  • limone
  • una foglia di geranio malvarosa (Pelargonium graveolens) o un pezzo di una stecca di vaniglia

Una ricetta dolce, facile e tradizionale della cucina greca

Procedimento:

Lavate e spazzolate le mele cotogne che avete a disposizione. Deve andare via tutto il velluto che hanno sulla buccia. Tagliatele a metà e SENZA togliere il torsolo né la buccia, mettetele in una pentola e copritele con acqua. Aggiungete la foglia di geranio malvarosa oppure un pezzo di una stecca di vaniglia inciso e aperto.  Fatte bollire a fuoco dolce per un'ora e poco più. Togliete le mele cotogne cotte e filtrate l'acqua di cottura. Poi misurate quante tazze di acqua di cottura avete e aggiungete la metà in tazze dello zucchero. Per esempio da 4 mele cotogne grandi potete ottenere 4 tazze di acqua nelle quali aggiungete 2 tazze di zucchero e così via. Fate bollire per 20-25 minuti, togliendo la schiuma che si formerà in superficie. Dopo di che aggiungete una cucchiaiata di succo di limone e fate bollire per altri 10 minuti.
Mettete in vasi di vetro e lasciate sfreddare, oppure, oleate un contenitore rettangolare e versate un po' di gelatina e lasciate che si solidifichi. Il giorno dopo la vostra gelatina di mele cotogna è pronta!
Recuperate la polpa delle mele cotogne pulite per fare la cotognata.

Esiste anche un altro modo per fare la gelatina ed è usare direttamente gli scarti delle mele cotogne che avete pulito per fare la confettura o la cotognata.  Fate bollire le bucce e i torsoli che sono pieni di pectina, poi filtrate e proseguite sempre facendo bollire una parte di acqua di cottura e mezza parte di zucchero. Delle mele cotogne insomma non si butta via nulla!

Una ricetta dolce, facile e tradizionale della cucina greca


domenica 18 ottobre 2020

Coniglio skordato

Un brasato di coniglio all'aglio. Ricetta della cucina greca. Piatto unico.

No, non è uno strumento a corde, né un ricordo caduto nel oblio. "Skordato" significa letteralmente "agliato" cioè che abbia molto aglio. Σκόρδο (skordo in greco) è l'aglio. È una ricetta per la carne di coniglio brasato all' aglio che troverete in mille varianti, nelle varie parti della Grecia, ma tutte, caratterizzate da una importante presenza di aglio e olio extravergine d'oliva così come dalla cottura lenta. Una testa d'aglio intera per coniglio. Le indicazioni che ho avuto sono state queste: "metti una testa d'aglio per coniglio, schiacciata, a fettine, a spicchi interi, in camicia, come vuoi, ma mettila. Abbondante olio extravergine d'oliva, i profumi tutti, un limone e un bicchiere d'acqua, sale e pepe." Adesso, per quanto una intera testa d'aglio mi ha sempre fatto paura, devo ammettere che coniglio skordato è di una squisitezza unica, sia per la presenza di aglio che per la particolare cottura che gli da l'abbondanza di olio extravergine d'oliva. I profumi tutti "alloro, rosmarino, timo e origano" è l'unica ricetta dove li uso tutti assieme, ma hanno il loro perché. Troverete la ricetta sia con limone che con aceto o vino, diluito nel bicchiere d'acqua, ma quando è con limone, non è coniglio lemonato, ovvero con forte la presenza del limone. Per quello servirebbe il succo di 2-3 limoni. Coniglio lemonato è una ricetta che faremo un'alta volta. Entrambi comunque si servono accompagnati da riso pilaf o patate fritte per i più piccoli, formando un piatto unico.

Un brasato di coniglio all'aglio. Ricetta della cucina greca. Piatto unico.

Ingredienti:

  • 1200 g circa di carne di coniglio a pezzi
  • 1 testa di aglio
  • 120 g di olio d'oliva extravergine
  • 12 g di sale
  • pepe bianco a piacere
  • 2 foglie di alloro
  • un ramoscello di rosmarino
  • mezzo cucchiaino di origano
  • mezzo cucchiaino di timo
  • succo di un limone
  • un bicchiere di acqua

Un brasato di coniglio all'aglio. Ricetta della cucina greca. Piatto unico.


Procedimento:

Lavate e asciugate i pezzi  di coniglio. Usate una pentola larga e dotata di coperchio, in modo che i pezzi di carne stiano adagiati singolarmente e non uno sopra l'altro. Mettete l'olio a scaldare e rosolate la carne. Aggiungete gli spicchi d'aglio, anche interi se non avete voglia di sminuzzarli o se vi intimidisce la grande quantità, rosolate qualche minuto anche loro e unite i profumi. Salate, pepate e aggiungete il succo di un limone diluito in un bicchiere d'acqua. Coprite, abbassate la fiamma al minimo e lasciate cuocere per 40-50 minuti. A metà cottura potete aggiugere un goccio d'acqua ancora, se serve.

Per il riso pilaf:
Utilizzate riso basmati che è molto adatto per questo metodo di cottura: in una pentola mettete 4 tazze da latte di acqua, 1 cucchiaiata d'olio d'oliva extravergine, 1 cucchiaiata di succo di limone e 1 cucchiaino di sale e portate in ebollizione. Aggiungete 2 tazze da latte (quelle più grandi delle tazza da tè, per intenderci) di riso basmati che precedentemente avrete messo in un colino a maglie fitte e avrete lavato sotto l'acqua corrente, mischiate e lasciate cuocere per 10 minuti a pentola scoperta e fuoco basso. Dopo i 10 minuti, mischiate, spegnete il fuoco, coprite e lasciate riposare per altri 10 minuti. Trascorso tale tempo, togliete il coperchio, sgranate il riso con una forchetta e pronto a servire! Mettete sul piatto e condite col sugo del coniglio skordato.

Un brasato di coniglio all'aglio. Ricetta della cucina greca. Piatto unico.


 




martedì 13 ottobre 2020

Torta di pere, noci e cioccolato

Torta con pere, noci e cioccolato. Ricetta facile, senza lattosio, senza glutine. Vegan.

Non è un crumble né una sbrisolona se pur potrebbe assomigliare. Mi è piaciuta tanto la pasta leggermente salata di milopitakia e ho voluto provarla con pere, noci e cioccolato.
Il risultato è piaciuto tantissimo a noi che ha fatto sì che la torta di pere, noci e cioccolato meritasse un post sul blog, ma, la ricetta è piaciuta tantissimo anche alla redazione di un famoso portale di cucina, Spadellandia che mi ha chiesto di inserirla tra le loro proposte, nella sezione "Blog stellati". Con grande gioia, ovviamente ho accettato e ora la "torta di pere, noci e cioccolato" la trovate anche da loro, tra tante ricette accuratamente selezionate.
Adesso che ci penso, tutti i dolci improvvisati della mia nonna erano con pere, noci e cioccolato, dato che pere e noci erano prodotte da due magnifici alberi di suo possesso. Ha un po' della bontà dei ricordi della mia infanzia, questa torta!

Il primo lavoro della mia vita fu la raccolta di pere. Avevo da poco compiuto 4 anni quando mia nonna mi portò con se, nei frutteti, per 2 settimane. Ci si svegliava col buio e sulla fermata dell'autobus si aspettava un camioncino che passava a raccogliere in carrozza i braccianti agricoli. Non vi dico il fascino che aveva questo viaggiare attraverso l'albeggiare con l'aria frizzantina delle mattine settembrine, in un carrozza aperta. Solo chi ha fatto le raccolte di pere e di mele può capire il profumo che hanno quelle giornate.
All'inizio pensavano che io andassi per giocare seduta a fianco a mia nonna che lavorava, ma io mi annoiavo. Dopo aver riempito la pancia ci pere, dopo aver perlustrato più volte la zona, mi annoiavo. Cominciai a insistere che volevo anche io lavorare. Così, presto mi diedero un compito: foderare le cassette di legno con carta sui 4 lati e il fondo con uno strato di paglia di carta, dove le donne addette al riempimento, adagiavano con cura le pere. C'erano gli uomini arrampicati sulle scale che riempivano gli secchi e li svuotavano nel gran cumulo. Le donne che facevano una prima selezione e le altre che affinavano la selezione e riempivano le cassette. Presto scalai la classifica e passai prima a fare la selezione e poi addirittura a selezionare e posizionare sulle cassettine, ma questo dopo aver insistito e non poco.
Alla fine della raccolta mi diedero una banconota che oggi corrisponderebbe a 50 euro. Con nonna avevo fatto tante raccolte autunnali: mele, pere, castagne, olive. Delle raccolte di mele ricordo solo il profumo e una coperta che nonna metteva per terra e delimitava il mio spazio d'azione. Avevo 1, 2, 3 anni... Così anche per le altre raccolte, zero ricordi. Ma quella di pere oh sì che la ricordo... 
Andiamo a fare questa torta di pere, noci e cioccolato, dai!

Torta con pere, noci e cioccolato. Ricetta facile, senza lattosio, senza glutine. Vegan.

Ingredienti:
Per la pasta:

  • 70 g di olio di semi
  • 90 g di succo d'arancia (o spremuta)
  • 2 g di sale (mezzo cucchiaino non colmo)
  • 8 g di zucchero (due cucchiaini)
  • mezza bustina di lievito vanigliato
  • 250 g di farina 00 (o se volete farla senza glutine 250 g di farina senza glutine + un uovo)
Per il ripieno
  • 450 g di pere pesate al netto dagli scarti
  • mezza stecca di vaniglia
  • 70 g di zucchero
  • 50 g di noci
  • 50 g di gocce di cioccolato fondente

Torta con pere, noci e cioccolato. Ricetta facile, senza lattosio, senza glutine. Vegan.

Esecuzione:

Impastate a mano tutti gli ingredienti per la pasta. Avvolgeteli in una pellicola alimentare e lasciateli riposare per il tempo che occorre per preparare il ripieno.
Pulite le pere e tagliateli a dadini. Aggiungete lo zucchero e lasciatele cuocere in una padella antiaderente. Incidete la stecca di vaniglia, raccogliete con la punta del coltello i semi che si trovano dentro e uniteli alle pere. 
Appena sarà evaporato il succo che avranno rilasciato durante la cottura e gli zuccheri inizieranno a caramellarsi (poco, non molto), spegnete e lasciate sfreddare. 
Dividete l'impasto in due parti e stendete la prima metà in una teglia da 22 cm. Non c'è bisogno né di usare carta forno, né di imburrare la teglia. L'impasto ha abbastanza olio per non attaccarsi.
Dopo aver steso l'impasto distribuite la gocce di cioccolato, i cubetti di pere e sopra le noci spezzettate grossolanamente. Dalla seconda parte di impasto staccate pezzettini piccoli e distribuiteli su tutta la superficie.
Infornate in forno ventilato, portato precedentemente a 180°C per 25-30 minuti. 
Lasciate sfreddare e capovolgete la torta di pere, noci e cioccolato in un piatto e poi in un altro ancora per farla tornare dal verso giusto. 
Potete spolverarla con pochissimo zucchero a velo o accompagnarla da panna vegetale già zuccherata, montata.
Facile, semplice, buona.

Torta con pere, noci e cioccolato. Ricetta facile, senza lattosio, senza glutine. Vegan.


mercoledì 7 ottobre 2020

Milopitakia - mezzelune con mele e noci

Golosa merenda al profumo di mele, noci e cannella. Ricetta vegan


Il tempo delle mele è arrivato ma noi le mele le trasformiamo ancora in sapori d'infanzia. Milopitakia,  ovvero, mezzelune ripiene di mele e noci. Questa è una ricetta che non facevo da più di 20 anni, forse 25. Mele cotte, con noci e cannella avvolte da una pasta particolare che vi verrà voglia di mangiare anche senza ripieno. Ottime merende da portare a scuola o per accompagnare una tazza di tè caldo. Una ricetta veramente facile e veloce da realizzare. Milopitakia hanno molte ricette e piccole variazioni e personalizzazioni con uva passa, o senza, con cognac o senza, con latte nell'impasto o senza. Questa è la versione che si usa nei periodi di "digiuno" ovvero astensione dal consumo di prodotti di origine animale. Niente, latte, burro e uova quindi. Versione vegan possiamo dire e di conseguenza senza lattosio. Con la dose che vi do escono 16 pezzi grandi, che i miei figli portano a scuola come merenda, ma se gli dovete preparare per accompagnare il tè potete farli più piccoli.
Andiamo alla ricetta:

Golosa merenda di mele, noci e cannella, senza uova e senza lattosio. Ricetta vegan
Ingredienti:
Per la pasta

  • 140 g di olio di semi
  • 180 g di succo d'arancia (spremuta o succo già pronto. Io avevo arance rosse, ma la prossima volta compro succo di mele)
  • 4 g di sale (1 cucchiaino non colmo)
  • 16 g di zucchero (4 cucchiaini non colmi)
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • 500 g di farina 00
Per il ripieno
  • 350 g di mela pesata al netto
  • 100 g di zucchero
  • mezzo cucchiaino di cannella in polvere
  • 50 g di noci
  • 30 g di pangrattato
Golosa merenda di mele, noci e cannella, senza uova e senza lattosio. Ricetta vegan

Procedimento:

In una bacinella impastate gli ingredienti per la pasta fino a formare un impasto omogeneo e morbido. Copritelo con pellicola alimentare e lasciatelo riposare in frigo per 30 minuti.
Pulite le mele, tagliatele a dadini piccoli e mettetele in una padella antiaderente insieme alla zucchero. Fattele cuocere per 5-6 minuti circa.
Aggiungete il pangrattato, la cannella e le noci tritate grossolanamente.
Dividete l'impasto in 16 palline e una per volta spianatele, riempitela con una cucchiaiata di ripieno, piegatela e sigillate la chiusura premendola con i lembi di una forchetta.
Bucherellate delicatamente ogni mezzaluna e cuocete per circa 20 minuti a 170°C a forno ventilato, portato precedentemente a temperatura.

Golosa merenda di mele, noci e cannella, senza uova e senza lattosio. Ricetta vegan


sabato 19 settembre 2020

I peperoni friggitelli nella cucina greca

Ricette con peperoni friggitelli

I peperoni friggitelli ci hanno accompagnato sfiziosamente durante tutto il periodo estivo e ora stanno concludendo il loro ciclo vegetativo.  Nella cucina greca gli abbiamo visti in:
ma anche semplicemente fritti, come il loro nome comanda. Queste sono le ricette della cucina greca dove tradizionalmente troverete i friggitelli, ma i greci un peperone friggitello tagliato a rondelle, amano metterlo dappertutto!Anche nella pizza americana condita con salsa di pomodoro, formaggi, bacon, funghi e peperoni, chiamata pizza "ap'ola" che vuol dire pizza che abbia "di tutto". I peperoni friggitelli, fritti, sono spesso presenti nella varietà di stuzzichini che accompagnare un bicchiere di birra o di vino. I friggitelli in Grecia  hanno la residenza nella lista spesa estiva. Non mancano mai dal frigo.
Qui vi lascio le dritte per gustarli come se foste in vacanza in terra ellenica e vi arrivassero sul tavolino coperto con tovaglia di carta in riva al mare: fritti!

Ricette con peperoni friggitelli

Ingredienti:
  • peperoni friggitelli
  • olio d'oliva extra vergine
  • eventualmente olio per friggere se non usate l'extravergine
  • sale
  • aceto di vino rosso
Ricette con peperoni friggitelli

Procedimento:

Lavate i friggitelli e asciugateli bene.Eliminate parte del picciolo in caso fosse troppo lungo avendo comunque la premura di lasciarne una parte.  In una padella mettete un po' di olio a scaldare (la cucina greca tradizionale conosce solo olio extravergine d'oliva, anche per le fritture) e friggete i peperoni a fuoco medio, girandoli da tutti i lati. Servono pochi minuti. 
Mettete su un piatto di portata e salateli leggermente. Irrorateli con aceto di vino rosso a seconda dei vostri gusti e conditeli con abbondante olio d'oliva extravergine a crudo.
Se accompagnano un aperitivo potete caricare un po' di più sul aceto che limita l'effetto dell'alcool e stimola l'appetito. 
Potete servire i peperoni friggitelli anche su bruschette inumidite con l'olio e l'aceto del condimento.

Ricette con peperoni friggitelli



domenica 13 settembre 2020

Pita greca per gyros, ricetta originale

La ricetta originale del pane greco pita


Della pita greca, spesso confusa col pane arabo, vi avevo parlato  QUI dandovi la ricetta originale e il modo di preparazione per ottenere una pita greca autentica da servire farcita di gyros o spiedini, mangiata in purezza come pane o per degustare le infinite salse (o insalate come le si chiama) che si servono tra gli antipasti: melitzanosalata di monte Athos, tzatziki, tirokafteri, melitzanosalata di Costantinopoli.
Come tante ricette della cucina greca, anche la ricetta del pane pita ha due versioni: con latte o senza, in mondo che possa essere consumato anche durante i periodi di astensione dal consumo di alimenti di origine animale. Versione vegan quindi!
Ma quali sono le caratteristiche che deve avere questo prodotto di panificazione uguale per la forma tonda a prodotti di panificazione di molti altri paesi?
La ricetta originale della pita greca prevede un equilibrio assoluto tra sale e zucchero. Stessa quantità di entrambi. Potete mettere meno o potete mettere di più ma entrambi nella stessa misura. La pita è piatta, lievitata ma non gonfia e profuma di buon olio d'oliva extravergine. Si taglia a spicchi e si condisce con sale, origano, timo, olio a crudo, oppure si farcisce avvolgendo spiedini, gyros, patate fritte, pomodoro, tzatziki e fette di cipolle.

La ricetta originale del pane pita, cucina greca
Ingredienti:
per 6 pite
  • 320 g di farina W260
  • 3 g di lievito di birra secco (6 g se lievito fresco)
  • 5 g di sale
  • 5 g di zucchero
  • 210 g di acqua tiepida
  • 60 g circa di olio d'oliva extravergine

La ricetta originale del pane pita, cucina greca

Procedimento:


Setacciate la farina in un recipiente, formate in mezzo un cratere e aggiungete lo zucchero, il lievito e due cucchiaiate di acqua tiepida. Mischiate per un minuto per sciogliere il lievito. 
Aggiungete il resto dell'acqua e il sale e impastate per 10 - 15 minuti circa, fino a incordare l'impasto, ovvero fino a che l'impasto si stacchi facilmente dai bordi e si comporti come un'unica massa.
Oleate un recipiente mettete dentro l'impasto, coprite con pellicola alimentare e lasciate in luogo caldo (lo si può coprire con una coperta per esempio)  a lievitare per 3 ore.
Su una superficie impermeabile (banco di cucina, tagliere, tavolo in laminato lucido, pezzo di granito) mettete un poco di olio e rovesciate l'impasto. Con le mani oleate e con movimenti delicati, formate un cordone e dividetelo in 6 pezzi. Con ogni pezzo formate una pallina e arrotolatela usando un pezzo di superficie non oleato. Ogni pallina va oleata e lasciata riposare per 10 minuti.
Con un mattarello piccolo spianate le palline formando una pita ben oleata di diametro di 20 cm circa.
Coi lembi di una forchetta bucherellate bene la pita e mettetela a cuocere in una padella antiaderente a fuoco medio per 5-6 minuti circa, girando ogni 2-3 minuti.
Appena tolte dal fuoco copritele con un pezzo di carta da forno e un panno da cucina che non abbia odore di ammorbidente o detersivo.
Le pite possono essere consumate subito, oppure surgelate e decongelate spalmandole di olio d'oliva extravergine e mettendole a scaldare sulla griglia sopra il carbone, sulla piastra o semplicemente su una padella antiaderente.

Se vi servono anche le ricette  di gyros, souvlaki e tzatziki, eccole qui:

La ricetta originale del pane pita, cucina greca