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sabato 25 novembre 2017

Mukimo


Camp Geogre Restaurant! Nanyuki, Kenya, più di dieci anni fa sotto un cielo immensamente stellato ad illuminare in esclusiva la terra buia e polverosa di un luogo magico: Africa. Ogni tanto anche i volontari italiani della casa "Tumaini" che vuol dire "speranza" si concedevano una uscita serale nel ristorante adiacente alla missione per bere una lattina di birra locale e mangiare un piatto di carne di capra cotto sulla bracce, accompagnato da una purea di patate arricchita con bietole (che in Kenya chiamavano spinaci) mais e a volte fagioli.  Mukimo si chiama questo piatto tradizionale del quale preparazione ho assistito e assaggiato, insieme ai volontari che accoglievano e si prendevano cura dei 50 bambini sieropositivi che ospitava (e ospita tuttora) la casa della speranza Tumaini Children's Home fondata grazie a offerte e lavoro italiano! Mukimo è un tradizionale piatto della tribù dei Kikuyu in Kenya. Si serve nelle grandi cerimonie come matrimoni, funerali e ricevimenti per raccolta fondi e accompagna pezzi di carne (quando c'è). Si tratta di bietole e patate bollite pestate con un grande pestello di legno, direttamente sulla pentola messa sul fuoco e una volta ottenuta la consistenza desiderata si aggiunge mais oppure mai e fagioli e si condisce con sale e burro chiarificato.
Io ovviamente non potendo valutare se ingredienti e procedimento erano quelli tradizionali o se si trattava di una interpetazione personale, ho optato per la mia interpretazione basata sul ricordo del sapore e seguendo un misto di tecniche greco-nigeriane! Per fortuna i Kikuyu è gente pacifica che se vengono a saperlo credo che mi perdoneranno! Il modo di presentarlo comunque rimane inalterato: una grande cupola su un unico piatto di portata da dove attingere per un momento di vera comunione e condivisione!


Ingredienti:
  • 1 mazzo di bietole (solo le fogli verdi)
  • 1 spicchio d'aglio (ma forse i Kikuyu mettevano cipolla...)
  • 80ml olio extravergine d'oliva
  • 1 scatola di mais senza conservanti e zuccheri aggiunti (oppure una pannocchia fresca se possibile)
  • 2 kg di patate bollite
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaino di zenzero in polvere
 

 
Esecuzione:
 
Lavate le foglie di bietole, lasciatele scolare, trittatele e tenetele da parte.
Mettete nella pentola l'olio a scaldare, i chicchi di mais e l'aglio trittato o cipolla se preferite. Aggiungete le bietole, fate appassire e poi, aggiungete le patate bollite a pezzi, sale e lo zenzero.Lavorate con un mestolo in legno e cercate di schiacciare le patate. Se serve aggiungete un goccio d'acqua.
Quando la consistenza vi soddisfa, oleate una terrina a forma di cupola, mettete il mukimo, pressatelo un pocchino e poi capovolgetelo sul piatto di portata. Altrimenti mettetelo direttamente sul piatto e con le mani unte date la forma di cupola. Servitelo caldo.


venerdì 23 settembre 2016

Risotto con mais


Un tempo, in una delle città universitarie per eccellenza, mi trovai a dividere casa con un cubano, professore universitario, in Italia per un programma di ricerca. "Insegnami una ricetta cubana!" gli chiesi alla prima occasione. Si vedeva mille miglia lontano che non sapeva cucinare ma per non deludermi decise di insegnarmi una delle due ricette che preparava: il risotto con mais! L'altra era fare bollire la pasta e mendicare un po' di sugo dal compagno di casa italiano. Così diceva il risultato era garantito!
Quando sentì l'occorrente che dovevo procurarmi per la presunta ricetta cubana, obiettai: "ma cosa ha di cubano precisamente?" Si mise a ridere: "Il mais! Il mais piace moltissimo ai cubani, l'aglio, perché ne devi mettere tanto e il cuoco! Cubano il cuoco, cubana la ricetta!" E il risultato devo dire fu sorprendente! Tanto che non è mai più uscita dal menù di casa. Anzi, mio figlio grande adora questo piatto e lo annovera tra suoi preferiti!
Ecco a voi allora la ricetta del risotto con mais, fatta da un improvvisato cuoco cubano. Per il risultato, garantisco io!


Ingredienti per 4 persone:
  • 2 pannocchie di mais (il cubano usava una scatoletta di mais, io la uso solo d'inverno) 
  • 2-3 spicchi d'aglio (il cubano usava 4)
  • 60ml di olio extravergine d'oliva
  • 350gr di riso Vialone nano, Arborio o  Carnaroli
  • un cucchiaino di sale
  • 100-150gr di parmigiano reggiano

Esecuzione:

Tagliate i chicchi di mais dalla pannocchia e sminuzzate l'aglio.

Mettete in pentola l'olio e appena caldo fatte rosolare il mais per qualche minuto e poi aggiungete il riso e l'aglio e continuate la tostatura del riso, facendo attenzione a non far prendere colore all'aglio.

Aggiungere qualche mestolo di acqua bollente, il sale e tirate la cottura secondo i tempi indicati per la qualità di riso che avete scelto, mescolando ogni tanto e aggiungendo acqua bollente.

A cottura ultimata, lasciando il riso un po' al dente, spegnete il fuoco, aggiungete mezzo mestolo di acqua ancora e il parmigiano reggiano senza parsimonia. Coprite e lasciate mantecare per qualche minuto.