È la seconda ricetta che troverete sul mio blog col nome Karidato, ma tant'è che anche questa fatta di noci si chiama esattamente con lo stesso nome. la prima la trovate QUI. Questa invece è ancora più facile, essendo senza cottura, ma vediamo di cosa si tratta.
Karidato è una piccola pallina di noci, cognac, cacao e profumi di Natale che fa parte della mia infanzia. Un dolcetto per i grandi perché per la presenza importante di cognac non è adatto ma neppure piace ai bambini. Però vederli e sentirne il profumo mi piaceva eccome quando li preparava mia mamma e li assaggiava cercando di capire se erano usciti buoni quanto quelli di nonna. Dolcetti poveri che si facevano per recuperare le noci che restavano sui vassoi dopo aver preparato melomakarona e per poter utilizzare lo sciroppo di miele che avanzava (sempre dai melomakarona). Pensavo li facesse solo mia nonna, invece ho trovato la stessa ricetta anche su altre zone della Grecia. In vecchiaia inoltrata quando mia sorella chiese alla nonna di dettarle un po' di ricette, le ha raccontato la ricetta del karidato con biscotti al posto del pangrattato. Io però che un paio di volte l'ho fatta sia con mamma che con nonna (ancor prima che mia sorella nascesse), so di certo che metteva il pangrattato. Probabile che abbia voluto tramandarla "evoluta", liberata da quel marchio di povertà che denominava l'uso del pangrattato. Io ve la scrivo con pangrattato, poi fate un po' come meglio vi viene.
Di solito per le ricette tradizionali che mi sono state tramandate misurate in pizzichi, un pugno di, mezza tazzina e cucchiaiate faccio un lavoro certosino di riprodurle misurando il tutto e passarvele con pesi e misure esatte. Questa invece voglio passarvela così, come nasce, a occhio, a gusto, a sentimento come dicono. Metteteci le mani e giocate. Impastate, assaggiate e trovate il vostro personale equilibrio tra i sapori. Ogni tanto ci sta. Senza timori, per chi non si ritiene capace in cucina. Si tratta di giocare ogni tanto e da bambini eravamo tutti capaci a farlo.
Dai, giochiamo!
Ingredienti:
- noci tritate grossolanamente
- pangrattato
- cannella
- un pizzico di chiodi di garofano in polvere
- miele
- cognac o brandy
- eventualmente acqua
- cacao amaro in polvere
- zucchero
Mischiate le noci tritate grossolanamente col pangrattato, la cannella, il cacao (di solito abbondante in modo che escano scuretti), e un pizzico di chiodi di garofano in polvere. Aggiungete miele (o sciroppo di miele avanzato da altre preparazioni), bagnate con abbondante cognac o brandy e se serve aggiungete un poco di acqua. Non fate il contrario, ovvero più acqua e poco cognac. Sono dei dolci che si mantengono a lungo fuori frigo e la presenza del cognac li aiuta a conservarsi bene, oltre che a darli il loro sapore caratteristico. Dovete ottenere un impasto omogeneo e non troppo duro. Lasciatelo riposare un pochino affinché i liquidi vengano assorbiti bene dal pangrattato. Assaggiate e se serve correggete di miele (non fateli molto dolci perché vanno passati nello zucchero) e di morbidezza aggiungendo magari un altro goccio di cognac o di acqua se preferite.
Formate delle palline, passatele dallo zucchero semolato e lasciatele asciugare.
Sono dolcetti che non contengono uova, latte o burro e possono mantenersi molto bene a lungo, chiusi in una scatola di latta, per avere qualcosa da offrire a chi passa per un saluto nei giorni di festa ma anche oltre.