Così si risolvevano molte cene estive di mio nonno. "Melone e feta e sono apposto" diceva. Il suo non era un ordine. Non poteva fare a meno che chiedere. Un ictus a 54 anni lo aveva lasciato invalido per tutta la parte sinistra. Il medico della piccola comunità montanara gli aveva dato tre mesi di vita ma mia nonna non era d'accordo. Per tre mesi lo accudì come solo un'infermiera professionale può capire cosa vuol dire accudire un adulto con mezzo corpo paralizzato... Trascorsi i tre mesi gli disse: O muori o ti alzi. Io non ce la faccio più. E lui piangeva come un bambino. Se lo caricò sulla schiena e lo trasporto fuori casa. Gli legò la gamba sinistra con la corda con la quale legava la capra e in ogni suo passo, tirava la corda per fargli muovere la gamba, come se fosse il filo di una marionetta. "Ma per tre mesi non ho lasciato che i muscoli si atrofizzassero! Facevo così, così, così..." mi confidava. "Anche se il medico aveva detto che sarebbe morto, a me serviva vivo!" E così lui reimparò a mangiare, parlare e infine camminare, anche se zoppicando e aiutandosi con un bastone. Tagliare però non era roba facile, aveva bisogno d'aiuto, perciò chiedeva.
Melone e feta nella cucina greca è una cena estiva molto diffusa, anche se alcuni preferiscono l'anguria con feta e la mia bisnonna cenava meglio con fichi e pane.
Avrei potuto aggiungere qualcosa per dare la parvenza di una mia stravaganza culinaria, per poter vantare un mio contributo geniale, invece no. Volevo soltanto farvi conoscere una abbinamento classico nel quale trovo sublime il confronto dialettico tra le parti. Due sapori opposti che dialogano tra loro e si assapora proprio quel loro dialogare. E' strano come e la dolcezza del melone decompone il formaggio e esalta la qualità del latte col quale è stato prodotto. Si riencono a sentire profumi floreali del pascolo e nello stesso tempo come risposta la sapidità del formaggio accentua ed esalta il profumo del melone. Dolce e salato in un rapporto dialettico, come salita e discesa nell'espressione di una scala. Abbinamento minimal ed essenziale, come cacio e pere, melone e prosciutto. Non servono altri fronzoli.
Accompagnate gli aperitivi estivi o semplicemente fatevi una cena minimalista e gustate un sapore nuovo e allo stesso tempo antico!
Ingredienti:
- melone ben maturo, sodo, dolce e profumato
- feta
Esecuzione:
ATTENZIONE! La feta per essere gustata come si deve, va prima lavata sotto l'acqua corrente. Non si muore se si mangia anche la salamoia, ma non la si gusta pienamente.
Quindi lavate e asciugate la feta tamponandola con un pezzo di carta da cucina.
Tagliate il melone e la feta a cubetti e alternateli su degli spiedini di bambù, oppure tagliate semplicemente il melone come più vi garba e giocate sulla quantità di feta da sbricciolare sopra.
Importante che il melone sia di ottima qualità, della giusta freschezza e maturazione!