Translate

Visualizzazione post con etichetta cucina vegetariana. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta cucina vegetariana. Mostra tutti i post

lunedì 15 maggio 2023

Gyros pita con straccetti affumicati

Gyros pita con straccetti affumicati. Il famoso street food greco in versione vegana / vegetariana grazie alla Stuffer!

Non è una ricetta ma una proposta! Tra i nuovi prodotti Stuffer da provare e lasciarmi ispirare per creare nuovi piatti, sono arrivate anche due confezioni di straccetti affumicati vegani. Secondo voi, cosa potrebbe vedere una greca prima di pensare a qualsiasi altro modo possano essere degustati? Ovvio che me li sono visti subito avvolti da pane pita, intinti nello tzatziki, accompagnati da patatine fritte e profumati di origano e prezzemolo! (Vi metterò i link di tutte le ricette chiamate in causa, non preoccupatevi). Ho visto subito la possibilità di sostituire la carne allo street food più amato dei greci e veramente questi straccetti hanno sostituito la carne facendosi grande onore. E anche se assaggiandoli mi sono venute  mille altre idee di come potrei utilizzarli in cucina, gyros pita con straccetti affumicati resta il primo modo per gustargli mentre si pensa ai successivi piatti da preparare.

Essendo un alimento vegano può essere consumato da tutti. La mia proposta, per la presenza dello tzatziki (fatto con yogurt) è una proposta vegetariana. Se qualcuno vuole optare per la versione puramente vegana, basta sostituire lo tzatziki con una quantità maggiore di fette di pomodoro. O ancora meglio con una salsa di melenzane affumicate (melitzanosalata di Monte Athos). Una confezione di straccetti affumicati Stuffer basta per preparare due abbondanti gyros pita. 

Gyros pita con straccetti affumicati. Il famoso street food greco in versione vegana / vegetariana grazie alla Stuffer!

Ecco cosa vi servirà:

  • 1 confezione straccetti affumicati Stuffer
  • 2 cucchiaiate di olio d'oliva extravergine
  • 2 pane pita
  • 4 cucchiaiate di tzatziki (o melitzanosalata di monte Athos)
  • patatine fritte
  • 4 fette di pomodoro
  • 4 fette di cipolla da insalata
  • pizzico di origano e prezzemolo
Gyros pita con straccetti affumicati. Il famoso street food greco in versione vegana / vegetariana grazie alla Stuffer!

Procedimento:

In una padella mettete l'olio e saltate per 4 minuti a fuoco medio i straccetti affumicati.
Scaldate la pita, distribuite sopra lo tzatziki o la melitzanosalata, adagiate le patate, i pomodori, le fette di cipolla e gli straccetti affumicati appena spadellati. Una leggera pioggia di prezzemolo tritato e origano e buon appetito! Il vosto gyros pita vegano o vegetariano sarà pronto a sorprendervi!

Gyros pita con straccetti affumicati. Il famoso street food greco in versione vegana / vegetariana grazie alla Stuffer!



sabato 30 luglio 2022

Burger vegani con pesto al limone

Squisiti burger vegetali Stuffer, accompagnati con pesto al limone.

 
Avrete notato che ultimamente tutti i miei post sono dedicati alle preparazioni con prodotti Stuffer, vero? Eppure mai nella mia vita ho cucinato così tanto quanto in questo periodo. Prima o poi torneranno anche le ricette di cucina greca che intanto faccio assaggiare preparate da me e non più solo virtualmente, a chi mi raggiunge al mio home restaurant "Apriti Sesamo Cucina greca". Qui vi lascio proposte veramente valide per quando avete voglia di preparare qualcosa di buono giocando facile e utilizzando il grande aiuto che danno i prodotti Stuffer (pasta per pizza, per pinza, basi di frolle e brisée, pasta fillo e una vasta gamma di altri prodotti). Noi ci siamo innamorati dei burger vegani, e non me l'aspettavo devo dire! Non pensavo che avremo tradito l'amore per la base per pizza che abbiamo a casa, ma i burger vegani della Stuffer sono veramente buoni.

Cliccando QUI trovate come prepararli con melanzane e cipolle caramellate, mentre qui sotto vi lascio un'altra proposta, ma non saprei a quale dare il titolo della migliore. Sicuramente i burger vincono a mani basse, ma anche i miei abbonamenti ne danno una spinta in più. Noi in casa siamo in  4, quindi vi do gli ingredienti per 4 burger col pesto al limone.

Squisiti burger vegetali Stuffer, accompagnati con pesto al limone.


Ingredienti:
  • 4 panini per burger
  • 4 burger vegetali Stuffer
  • 4 foglie di lattuga
  • 4 fette di pomodoro
  • 1 patata americana di 110 g circa
  • 20 g di noci
  • 4 gherigli di noci
  • mezzo spicchio d'aglio
  • 1 cucchiaiata di olio extravergine d'oliva
  • 2 cucchiaiate di acqua
  • 1 cucchiaiata di succo di limone
  • scorza di limone non trattato
  • 3 pizzichi di sale
Squisiti burger vegetali Stuffer, accompagnati con pesto al limone.


Procedimento:

Fate bollire la patata americana per 20 minuti circa. Lasciatela raffreddare e spellatela. Mettete nel trituratore le 20 g di noci, l'aglio e il sale e tritate. Poi aggiungete la patata tagliata a pezzi e i liquidi (limone, olio, acqua) Quando è tutto amalgamato, aggiungete la scorza di limone a piacere, assaggiate ed eventualmente aggiustate di sale, di limone e olio per la cremosità.
Mettete i burger vegetali su una tostiera a cuocere per 8 minuti circa, oppure cuoceteli in padella o al forno seguendo le istruzioni sulla confezione.
Componete i vostri burger come nella foto, mettendo il foglio di lattuga, la fetta di pomodoro condita con un filo d'olio e un pizzico di sale, il burger vegetali e sopra il pesto al limone e un gheriglio intero. Coprite, gustate e ditemi che ve ne pare!


Squisiti burger vegetali Stuffer, accompagnati con pesto al limone.

mercoledì 7 aprile 2021

Spanakoriso

Spanakoriso, ovvero spinaci e riso è una ricetta della cucina greca facile, veloce, saporita e salutare. Piatto unico tradizionalmente vegano.

Un piatto, un incubo. Nella mia infanzia non c'era cosa più brutta che mi si poteva dire dal "oggi ho preparato spanakoriso". Il mio incubo verde. Tanto che ai miei figli lo preparavo con più riso e meno spinaci, esattamente come vi spiego
QUI. Tuttavia, dovevo prima o poi rendere giustizia ad una ricetta tradizionale greca e riabilitarla dentro di me. L'ho proposto allora ai miei figli preparato nella sua versione più pura, non come un risotto agli spinaci, ma piuttosto come una minestra di spinaci e riso. Quel che esattamente è. Chi l'avrebbe mai detto! È piaciuto moltissimo e hanno chiesto esplicitamente di prepararlo più spesso. Quale gioia maggiore, dato che si prepara in pochissimo tempo. Ammetto  di averlo apprezzato anche io e di averlo gustato tutte le volte che l'ho preparato ultimamente. È un piatto vegano che se accompagnato da formaggio feta diventa vegetariano. Necessita da una presenza di olio extravergine importante, per dare il giusto apporto calorico e di ottimo pane per essere accompagnato. La presenza del limone e dei sali minerali delle verdure fanno sì che non abbia bisogno di una grossa aggiunta di sale marino. Saporitissimo, salutare, veloce e facile. Tutto a suo favore insomma. Provatelo! 

Spanakoriso, ovvero spinaci e riso è una ricetta della cucina greca facile, veloce, saporita e salutare. Piatto unico tradizionalmente vegano.

Ingredienti:

  • 100 g di olio d'oliva extravergine
  • 4 cipollotti freschi
  • 1 ceppo di bietole
  • 1 kg di spinaci puliti
  • 1 cucchiaiata di concentrato di pomodoro (facoltativa)
  • 450 g di acqua calda
  • succo di mezzo limone o anche di più
  • 7 g di sale
  • 200 - 240 g di riso vialone nano
  • aneto o finocchietto selvatico.
  • pepe nero
Spanakoriso, ovvero spinaci e riso è una ricetta della cucina greca facile, veloce, saporita e salutare. Piatto unico tradizionalmente vegano.

Procedimento:

Lavate le verdure, lasciatele scolare bene e tagliatele a pezzi di 2 - 3 cm.
In una pentola dotata di coperchio mettete l'olio a scaldare, aggiungete i cipollotti e rosolateli leggermente. Se le vostre bietole, sono bietole da costa, aggiungete le coste, tagliate a pezzetti sempre, insieme ai cipollotti. Poi aggiungete la parte verde delle bietole e gli spinaci, l'acqua, dove eventualmente avrete sciolto una cucchiaiata di concentrato di pomodoro (tutte e due versioni, sia bianca che rossa sono tradizionali. Quello che non deve mai mancare è il succo di limone.) e il riso, distribuendolo sopra le verdure. Irrorate col succo del limone, coprite, abbassate la fiamma e lasciatelo cuocere per 18, massimo 20 minuti. 
Servite caldo, con del buon pane, pepe nero da aggiungere a piacere, limone extra per chi lo vuole più limonoso, ed eventualmente formaggio feta.

Spanakoriso, ovvero spinaci e riso è una ricetta della cucina greca facile, veloce, saporita e salutare. Piatto unico tradizionalmente vegano.


sabato 3 aprile 2021

Torta pasqualina veloce

Torta pasqualina veloce, con un ripieno lavorato in modo semplice e particolare, uova di giornata e pasta brisée Stuffer. Risultato strepito.


Della torta pasqualina ho sentito parlare la prima volta che preparai una torta alle erbe greca (hortopita) per gli amici italiani. Tutti i popoli, quando affrontano una esperienza gustativa nuova, ricorrono subito a ciò che gli è familiare per potersi affidare completamente ed appropriarsi della nuova esperienza. Una sorta di difesa per rassicurarsi sulla commestibilità della novità, per sentirsi più vicini. Così, agli amici, hortopita o spanakopita preparazioni che arrivano dritte dalla più profonda antichità culinaria greca, sono subito sembrate torte pasqualine senza l'uovo. Oggi vi voglio lasciare la mia versione veloce, dato che per la sfoglia mi sono fatta aiutare dalla Stuffer, utilizzando la loro sfoglia di pasta brisée per racchiudere le mie assodate ormai conoscenze di ripieno alle erbe. Questa volta ovviamente ho messo anche le uova intere come la tradizione di Pasqua vuole. La preparazione ha una particolarità che rende il gusto unico. Le erbe non sono state cotte in padella precedentemente, ma lavorate secondo un procedimento antico e vedrete che ciò fa una grande differenza nel risultato complessivo.


Torta pasqualina veloce, con un ripieno lavorato in modo semplice e particolare, uova di giornata e pasta brisée Stuffer. Risultato strepito.

Ingredienti:

  • 2 basi brisée Stuffer
  • 500 g di spinaci (meglio misto spinaci - bietole)
  • 6 cipollotti freschi
  • 1 porro
  • una decina di foglie di cicoria
  • 10 g di sale (2 cucchiaini non colmi)
  • 1 cucchiaiata di riso varietà Originario
  • 40 g di olio extravergine d'oliva
  • pepe nero
  • 250 g di ricotta  (ovina è meglio)
  • 50 g di pecorino grattugiato
  • 5 uova
  • 2 cucchiaiate di latte

Torta pasqualina veloce, con un ripieno lavorato in modo semplice e particolare, uova di giornata e pasta brisée Stuffer. Risultato strepito.

Procedimento:

Pulite, lavate e lasciate scolare bene gli spinaci, eventualmente le bietole, i cipollotti freschi, il porro e qualche fogliolina di cicoria e dente di leone che sia. Tagliate tutte le erbe finissime. Raccoglietele in un recipiente, aggiungete il sale e impastatele bene per estrarre il liquido di vegetazione possibile. Dall'aspetto devono sembrare cotte. Lasciate scolare bene, strizzate ancora tra i palmi della mano e raccogliete tutto in un nuovo recipiente. Aggiungete il riso, l'olio, l'uovo, il pepe e mischiate bene.
Stendete la prima sfoglia brisée su una tortiera da 24 cm, rovesciate il composto e livellatelo. Sbriciolate sopra la ricotta, in modo che copra tutta la superficie. Col dorso di in cucchiaio formate 4 crateri profondi abbastanza da ospitare un uovo (il quinto uovo l'abbiamo messo al composto di erbe) e posizionate dentro le uova crude.
Cospargete col pecorino e stendete sopra la seconda sfoglia di pasta brisée. Fate aderire bene i bordi delle due sfoglie e con un coltello eliminate l'esubero della sfoglia della copertura. (Al esubero potete aggiungere un po' di pecorino, stenderlo, tagliarlo con la rotella ed ottenere un paio di salatini) Tornando sulla nostra torta pasqualina invece, piegate il bordino verso l'interno. Posizionate al centro un bicchiere di plastica che vi farà da guida  e con un coltello appuntito incidete la sfoglia formando un cerchio. Poi partendo dal cerchio verso i bordi, praticate 4 incisioni avendo cura di lasciare  le uova al centro di ogni pezzo. Le incisioni servono a fare uscire i vapori del ripieno durante la cottura e ad aiutarvi a sporzionare dopo.
Spennellate la superficie con due cucchiaiate di latte e infornate in modalità forno statico, preriscaldato, a 200°C, posizionando la tortiera il più in basso possibile, per 50 minuti circa.
La vostra torta pasqualina è pronta e sarà buona come mai prima.



Torta pasqualina veloce, con un ripieno lavorato in modo semplice e particolare, uova di giornata e pasta brisée Stuffer. Risultato strepito.



martedì 23 febbraio 2021

Horta me avgà

Uova con erbe: spinaci, porri, cicorie e tarassaco. Un piatto unico, vegetariano, dalla tradizione contadina della cucina greca. Veloce da preparare.

Horta me avgà, ovvero erbe con uova è un piatto povero della cucina greca che arriva dalla tradizione contadina. Si dice anche  "Avgà me horta", uova con erbe, a seconda dei gusti varia anche la comunicazione. Si tratta di uova sode cotte dentro un nido d'erba. "Horta" sono le erbe commestibili, che possono essere sia selvatiche che coltivate (cicorie, spinaci, bietole...) piene di minerali utili al nostro organismo ma povere di calorie. I greci, come ben sapete, amano il piatto unico come pasto, accompagnato da pane, vino, frutta e preceduto da insalata e vari stuzzichini che possono andare da una semplice manciata di olive e un pezzo di formaggio feta a svariati mezedes (stuzzichini) come antipasti. Il piatto principale però deve avere un apporto calorico pari ad un primo più un secondo piatto italiano. Nei piatti vegetariani questo apporto deriva dall'importante presenza di olio extravergine d'oliva, del quale i greci sono grandi produttori e consumatori fin dall'antichità. Tra gli ingredienti troverete la quantità minima indispensabile per fare un buon piatto, ma potete aumentare a piacere. Le dosi sono per 4 porzioni e potete giocare sulla proporzione di erbe dolci (porri, cipollotti spinaci o bietole)  ed erbe amare (cicorie, tarassaco ecc) per creare la vostra personalissima versione. Le uova vanno cotte per non più di 5 minuti, più altri due che continueranno a cuocere a fuoco spento e a pentola coperta.
È un piatto da intenditori che difficilmente piace ai bambini al primo colpo, a meno che non vengano iniziati alla degustazione da figure mitiche, come i nonni. Perciò ai miei figli, pastasciuttai e risottari accaniti, l'ho proposto con un solo uovo aspettandomi di sentire "mamma, non potevano mangiare solo uova?" Invece mi sono sentita chiedere di mettere due uova la prossima volta perché è un piatto buonissimo. Non sarà che i miei pulcini stanno crescendo? Ecco a voi la ricetta di horta me avgà o avgà me horta, come preferite:

  

Uova con erbe: spinaci, porri, cicorie e tarassaco. Un piatto unico, vegetariano, dalla tradizione contadina della cucina greca. Veloce da preparare.

Ingredienti:

  • 120 g di olio d'oliva extravergine
  • 2 porri 
  • 2 cipollotti freschi
  • 200 g di cicoria
  • 500 g di spinaci
  • 3 cucchiaiate di concentrato di pomodoro
  • 250 g di acqua tiepida
  • 4 g di sale
  • 8 uova
  • pepe nero
Uova con erbe: spinaci, porri, cicorie e tarassaco. Un piatto unico, vegetariano, dalla tradizione contadina della cucina greca. Veloce da preparare.

Procedimento:

Private i porri e i cipollotti dalle foglie esterne, tagliate la cima e la parte della radice, lavateli e tagliati a rondelle metteteli ad appassire nell'olio caldo, a fuoco basso. 
Aggiungete la cicoria lavata e tagliata e pezzi di 2 cm circa e continuate a rosolare a fuoco basso mischiando delicatamente per 5-7 minuti. Spezzettate le foglie degli spinaci, aggiungeteli e aggiungete anche il concentrato di pomodoro diluito nell'acqua tiepida e il sale. Coprite e lasciate cuocere per 5 minuti.
Fate col mestolo un buco nelle verdure e ad ogni buco rompete un uovo. Salate, pepate, coprite e lasciate cuocere per cinque minuti a fuoco basso per ottenere un uovo sodo come Dio comanda. Spegnete e lasciate la pentola coperta per altri due minuti massimo.
Servite caldo con del buon pane e un bicchiere di vino e il pasto è presto fatto!

Uova con erbe: spinaci, porri, cicorie e tarassaco. Un piatto unico, vegetariano, dalla tradizione contadina della cucina greca. Veloce da preparare.


domenica 7 febbraio 2021

Horta vrastà - erbe selvatiche bollite

Insalata di erbe selvatiche e patate bollite. Ricetta antica, a basso costo.


Piove. Sapete cosa significa? La terra si disseta, l'aria di colma del profumo della natura, gli uccellini aspettano trepidanti che le pozzanghere si riempiono per bere e lavarsi  e fra un paio di giorni io potrò raccogliere nuovamente cicoria, ortiche, dente di leone preparare nuovamente questo piatto che sa di antica saggezza nel nutrirsi. Horta, plurale di horto che vuol dire erba. In greco antico "hortos" (vi ricorda una parola che si usa in italiano? Orto) indicava inizialmente il recinto usato per pascolo degli animali e in seguito il termine si estese anche all'erba che nutre (sia animali che uomini). Questa parola scelgono gli antichi greci per esprimere il senso di pienezza di chi si è nutrito e non ha fame. Di chi è sazio. "Ηortazo" (χορτάζω) dicevano gli antichi per dire "nutro a sazietà, sfamo". "Horteno" (χορταίνω) dicono i greci di oggi per lo stesso concetto. Horta quindi, dalla antichità fino ad ora, perché per molti elementi culturali che ci appartengono, l'antichità è un periodo svolto proprio l'altro ieri.

Quali erbe selvatiche però sono commestibili e dove si possono raccogliere? Per prima vi dico che se fate una passeggiata in campagna, in cerca di erbe selvatiche dovete osservare alcune regole: Non ci si avventura in terreni coltivati e/o recintati, si raccoglie lontano dai bordi delle strade dove di depositano i metalli pesanti degli scarichi delle macchine, non si raccoglie sotto alberi da frutta se non avete certezza che non siano stati trattati con pesticidi, e soprattutto,  non si sradica nulla! Si tagliano sempre le foglie affondando il coltello e tagliando subito dopo l'attaccatura delle foglie, lasciando così che la radice germogli nuovamente più volte in modo da poter concludere il suo ciclo vitale.
Le erbe selvatiche commestibili sono tante, ma per questo piatto si possono raccogliere: la cicoria, il tarassaco o dente di leone, i germogli dei papaveri, carote selvatiche, la ruchetta e l'ortica, le bietole selvatiche.
Fondamentale che le patate che accompagneranno le erbe siano di ottima qualità, possibilmente coltivate in montagna e che vengano bollite con la buccia, nella stessa acqua di bollitura delle erbe.

Insalata di erbe selvatiche e patate bollite. Ricetta antica, a basso costo.

Ingredienti:
  • erbe selvatiche (cicoria, tarassaco, ortica, bietole selvatiche ecc)
  • patate
  • sale
  • limone
  • olio extravergine d'oliva delicato
Insalata di erbe selvatiche e patate bollite. Ricetta antica, a basso costo

Preparazione:

Prendete le erbe in mano una ad una e togliete con la mano impurità, foglie gialle o secche, fili d'erba non commestibili che possono essere finiti in mezzo al raccolto.
Mettete tutte le erbe in una bacinella piena d'acqua e lavatele. Lasciate che i residui di terra essendo pesanti si depositano sul fondo. Trasferite le erbe in un scolapasta e rovesciate l'acqua. Sciacquate la bacinella, riempitela nuovamente d'acqua e tuffate ancora le erbe selvatiche. Ripetete fino a che nell'acqua non ci saranno più residui.
Mettete in una pentola abbondante acqua leggermente salata e tuffate le erbe. Lavate bene anche le patate e posizionatele sopra le ebre, in modo che le aiutino a restare dentro l'acqua. Fate bollire a fuoco basso per una ventina di minuti. Controllate la cottura delle patate e delle erbe e scollate, togliendo con un forchettone prima le erbe e poi le patate, posizionandole sopra le erbe sempre in modo da far peso e farle perdere l'acqua di cottura.
Appena la temperatura lo permette, spellate le patate e tagliatele a cubetti. Aggiungete nel piatto di portata le erbe e condite il tutto con abbondante succo di limone e olio d'oliva extravergine ed eventualmente sale. Servite come insalata calda, invernale, che precede un piatto di carne arrosto, ma anche come piatto unico.
Una ricetta antica, a basso costo ma ed elevato valore nutritivo e culturale, perché necessita di conoscenze che ormai sono dominio di pochi.

Insalata di erbe selvatiche e patate bollite. Ricetta antica, a basso costo.


martedì 5 gennaio 2021

Contorno di piselli ricetta greca

La ricetta greca per il contorno di piselli è semplice ma molto particolare grazie alla presenza di aneto e cipollotti freschi. Da provare!

Uno dei contorni più amati e onnipresente nelle tavole in festa è il contorno di piselli. Nella cucina greca, guarnisce, come dicono i piatti di carne nelle occasioni importanti, insieme al riso pilaf, ai funghi trifolati e alle patate fritte se ci sono bambini. Se avete la possibilità, quando i piselli sono in stagione, comprateli freschi e conservateli in freezer. Se invece non li trovate freschi, preferite i surgelati da quelli in scatola, avendo sempre un occhio di riguardo per il luogo di coltivazione che dovrebbe essere italiano o per lo meno europeo, dove sono in vigore normative che regolano l'uso dei pesticidi.
In Grecia ci sono due erbe aromatiche fresche che si vendono e si usano con pari frequenza; il prezzemolo e l'aneto. Ci sono ricette che necessitano di prezzemolo e altre che chiudono l'aneto (e delle altre ancora con il trio prezzemolo - aneto - menta). Il contorno di piselli per i greci si prepara con cipollotti freschi e aneto. In bianco (come lo preparo io) o in rosso, aggiungendo un po' di concentrato di pomodoro.
Comunque sia fatto il contorno di piselli è sempre delizioso. Se vi avanzano, mischiateli con un po' di riso basmati bollito e sbriciolate sopra un  poco di formaggio feta. Oppure aggiungete in padella un paio di uova e fatene una frittata!

La ricetta greca per il contorno di piselli è semplice ma molto particolare grazie alla presenza di aneto e cipollotti freschi. Da provare!

Ingredienti:

  • 2 cucchiaiate di olio extravergine d'oliva
  • 4 cipollotti freschi
  • 400 g di piselli freschi o surgelati
  • 5 g di sale
  • 10 g di burro di capra (se non ce l'avete o non volete, aggiungete un cucchiaio di olio extravergine in più e ommettete il burro)
  • 2 tazzine da caffè di acqua
  • 1 cucchiaiata di aneto essiccato oppure 2-3 di aneto fresco
La ricetta greca per il contorno di piselli è semplice ma molto particolare grazie alla presenza di aneto e cipollotti freschi. Da provare!


Procedura:

Mettete a scaldare l'olio e rosolate un poco le cipolle tagliate a rondelle. Aggiungete i piselli e le due tazzine di acqua, preferibilmente calda. Salate, aggiungete l'aneto, abbassate la fiamma, coprite e lasciate cuocere per 10 minuti circa, fino a che saranno rimasti solo con l'olio.

La ricetta greca per il contorno di piselli è semplice ma molto particolare grazie alla presenza di aneto e cipollotti freschi. Da provare!

sabato 28 novembre 2020

Spanakopita in sfoglia

Pita di spinaci e feta in pasta sfoglia Stuffer. Cucina greca.

Spanakopita anche in sfoglia, sì! Perché, pur non essendo la sfoglia una preparazione tradizionale greca ma francese, da decenni ormai è entrata meritatamente nelle nostre abitudini alimentari e io la adoro! La sfoglia è qualcosa al quale non riesco a resistere. La adoro perfino in purezza, figuriamoci se avvolge un tradizionale ripieno di spinaci e feta! Di solito essendo la spanakopita una preparazione tradizionale della cucina greca, si usa adoperare la pasta fillo o la pasta fillo rustica, ma con la pasta sfoglia rettangolare Stuffer che ho utilizzato è uscito un capolavoro di bontà che è durato a tavola veramente poco.

Questa volta le ho dato la forma di chiocciola. Striftì, come si dice in Grecia, ovvero attorcigliata.
Per la preparazione del ripieno niente padella e cottura, anzi, cottura a freddo come diceva nonna. Vi assicuro che il sapore cambia molto. Provatela e fattemi sapere.

Pita di spinaci e feta in pasta sfoglia Stuffer. Cucina greca.

Ingredienti:

  • 2 rotoli di pasta sfoglia rettangolare Stuffer 
  • 500 g di spinaci
  • 1 porro (sostituibile da una cipolla secca grattugiata)
  • 5 g di sale
  • 1 uovo
  • pepe nero
  • 200 g di formaggio feta
  • 30 g di olio extravergine d'oliva 
  • farina per spolvero
  • olio d'oliva extravergine per spennellare
  • latte per spennellare
Pita di spinaci e feta in pasta sfoglia Stuffer. Cucina greca.


Pita di spinaci e feta in pasta sfoglia Stuffer. Cucina greca.
Procedimento:

Lavate gli spinaci e lasciateli scolare bene. Su un tagliere, pochi per volta, sminuzzateli e metteteli in un recipiente. Prelevate la parte tenera di un porro, lavatelo e sminuzzatelo anche questo. Aggiungete 5 g di sale (un cucchiaino) e impastate sale, spinaci e porro fino a che non comincino a perdere i loro liquidi di vegetazione. Mettete in un colino e continuate a premere  con le mani per estrarre più liquido possibile. Il nostro ripieno deve essere asciutto per non bagnare la sfoglia durante la cottura.
Mettete le verdure strizzate per in un recipiente, aggiungete l'olio d'oliva extravergine, il pepe, l'uovo e la feta sbriciolata, che precedentemente avrete lavato e asciugato tamponandola con un pezzo di carta da cucina.
Il nostro ripieno è pronto.
Srotolate la pasta sfoglia e infarinate la superficie. Capovolgete la pasta sfoglia su un pezzo di carta da forno nuovo e di dimensioni più grandi e staccate la carta da forno in dotazione. Spolverate con un po' di farina e con un mattarello allungate la pasta sfoglia più che potete. Spennellate con olio e poi posizionate per il lato lungo metà del ripieno di spinaci e feta. Arrotolate  e trasferite sulla teglia formando una chiocciola senza stringerla troppo perché la pasta sfoglia dovrà avere lo spazio per gonfiarsi. (Notate nelle foto il prima e il dopo).
Ripetete l'operazione con il secondo rotolo di pasta sfoglia, posizionatelo anche questo nella teglia e con un coltello punzecchiatelo in modo che durante la cottura i vapori fuoriescano e non bagnino la pasta sfoglia.
Infornate in forno ventilato, portato precedentemente a 180°C, per 35 minuti circa.

Pita di spinaci e feta in pasta sfoglia Stuffer. Cucina greca.


 

domenica 1 novembre 2020

Gelatina di mela cotogna - Kydoni peltè

Una ricetta dolce, facile e tradizionale della cucina greca

La mela cotogna è uno dei più antichi frutti nominati e usati nella cucina greca. Ampiamente usata sia in ricette dolci che salate, è un frutto sfruttato fino all'ultimo seme. Consacrato alla dea Afrodite, simbolo d'amore e di fecondità, viene donato all'amata come pegno d'amore e Plutarco racconta che a Spata, per decreto di Solone (che bei decreti che facevano un tempo...) era reso obbligatorio che le giovani spose consumassero una mela cotogna prima di consumare il matrimonio. La mela cotogna è la mela d'oro della mitologia greca. Il pomo della discordia che Eris lanciò tra le dee con la scritta "alla più bella" che Paride decise di consegnare ad Afrodite in cambio dell'amore della donna più bella tra le mortali, ovvero Elena.

Per me, mela cotogna è uno dei dolci tradizionali che preferivo durante la mia infanzia. È racconti di nonna, e profumo che invade la casa quando lo si prepara, è magia di rosso rubino sul cucchiaio. E adesso è anche ricordo di un vasetto con cubetti di cotognata, regalato tra due che si incontrano la prima volta, ed è coccola veloce a mio marito che questo frutto lo gradisce molto in composta.
Vedo su web italiano che la cotognata passa come preparazione originaria del Portogallo, della Spagna e dell'Italia e mi chiedo come sia possibile che il cotogno pur arrivando dall'Oriente verso l'Occidente (ai greci è passato dai Babilonesi) in Italia sia arrivato dall'Occidente. Chi sa se è presente pure nella mitologia portoghese o spagnola e che ci siano testimonianze di coltivazione e utilizzo. Comunque, ai greci è sufficiente rivendicare l'origine della democrazia, della storia, della filosofia, del teatro e dei poemi epici.
Con le mele cotogne si possono preparare 4 preparazioni base dolci  e 3 preparazioni salate.
Le dolci:

  1. Cotognata - Kydonopasto
  2. Gelatina - Kydoni peltè
  3. Composta: pezzettini di mela cotogna bolliti in acqua e poco zucchero.
  4. Kydoni triftò: "dolce al cucchiaio", mela cotogna grattugiata o tagliata a listarelle cotte in sciroppo aromatizzato con geranio malvarosa (Pelargonium graveolens) e mandorle.
Le salate:
  1. Spicchi di mela cotogna condite con sale, pepe e olio e arrostite al forno
  2. Stufato di mele cotogne e patate (o in alternativa alle patate caldarroste)
  3. Spezzatino di maiale con mele cotogne 
In questo post invece, come si addice anche dal titolo, vi lascio la ricetta della gelatina di mela cotogna, kydoni peltè come si dice in greco. Un tempo la si preparava con miele e nel caso decidete di sostituire lo zucchero, scegliete un miele dal colore chiaro. In Grecia la si usa come dolce al cucchiaio (farò un post a parte per parlarvene dei tradizionali dolci al cucchiaio greci perché il discorso è lungo).
La gelatina di mela cotogna la potete consumare con lo stesso spirito di un cucchiaino di nutella o di miele a seconda dei gusti, ma la potete anche usare come dessert accompagnata da yogurt greco o contrastando il salato di formaggi a fine pasto.
Prepariamola!

Una ricetta dolce, facile e tradizionale della cucina greca
Ingredienti:
  • mele cotogne
  • acqua
  • zucchero
  • limone
  • una foglia di geranio malvarosa (Pelargonium graveolens) o un pezzo di una stecca di vaniglia

Una ricetta dolce, facile e tradizionale della cucina greca

Procedimento:

Lavate e spazzolate le mele cotogne che avete a disposizione. Deve andare via tutto il velluto che hanno sulla buccia. Tagliatele a metà e SENZA togliere il torsolo né la buccia, mettetele in una pentola e copritele con acqua. Aggiungete la foglia di geranio malvarosa oppure un pezzo di una stecca di vaniglia inciso e aperto.  Fatte bollire a fuoco dolce per un'ora e poco più. Togliete le mele cotogne cotte e filtrate l'acqua di cottura. Poi misurate quante tazze di acqua di cottura avete e aggiungete la metà in tazze dello zucchero. Per esempio da 4 mele cotogne grandi potete ottenere 4 tazze di acqua nelle quali aggiungete 2 tazze di zucchero e così via. Fate bollire per 20-25 minuti, togliendo la schiuma che si formerà in superficie. Dopo di che aggiungete una cucchiaiata di succo di limone e fate bollire per altri 10 minuti.
Mettete in vasi di vetro e lasciate sfreddare, oppure, oleate un contenitore rettangolare e versate un po' di gelatina e lasciate che si solidifichi. Il giorno dopo la vostra gelatina di mele cotogna è pronta!
Recuperate la polpa delle mele cotogne pulite per fare la cotognata.

Esiste anche un altro modo per fare la gelatina ed è usare direttamente gli scarti delle mele cotogne che avete pulito per fare la confettura o la cotognata.  Fate bollire le bucce e i torsoli che sono pieni di pectina, poi filtrate e proseguite sempre facendo bollire una parte di acqua di cottura e mezza parte di zucchero. Delle mele cotogne insomma non si butta via nulla!

Una ricetta dolce, facile e tradizionale della cucina greca


mercoledì 7 ottobre 2020

Milopitakia - mezzelune con mele e noci

Golosa merenda al profumo di mele, noci e cannella. Ricetta vegan


Il tempo delle mele è arrivato ma noi le mele le trasformiamo ancora in sapori d'infanzia. Milopitakia,  ovvero, mezzelune ripiene di mele e noci. Questa è una ricetta che non facevo da più di 20 anni, forse 25. Mele cotte, con noci e cannella avvolte da una pasta particolare che vi verrà voglia di mangiare anche senza ripieno. Ottime merende da portare a scuola o per accompagnare una tazza di tè caldo. Una ricetta veramente facile e veloce da realizzare. Milopitakia hanno molte ricette e piccole variazioni e personalizzazioni con uva passa, o senza, con cognac o senza, con latte nell'impasto o senza. Questa è la versione che si usa nei periodi di "digiuno" ovvero astensione dal consumo di prodotti di origine animale. Niente, latte, burro e uova quindi. Versione vegan possiamo dire e di conseguenza senza lattosio. Con la dose che vi do escono 16 pezzi grandi, che i miei figli portano a scuola come merenda, ma se gli dovete preparare per accompagnare il tè potete farli più piccoli.
Andiamo alla ricetta:

Golosa merenda di mele, noci e cannella, senza uova e senza lattosio. Ricetta vegan
Ingredienti:
Per la pasta

  • 140 g di olio di semi
  • 180 g di succo d'arancia (spremuta o succo già pronto. Io avevo arance rosse, ma la prossima volta compro succo di mele)
  • 4 g di sale (1 cucchiaino non colmo)
  • 16 g di zucchero (4 cucchiaini non colmi)
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • 500 g di farina 00
Per il ripieno
  • 350 g di mela pesata al netto
  • 100 g di zucchero
  • mezzo cucchiaino di cannella in polvere
  • 50 g di noci
  • 30 g di pangrattato
Golosa merenda di mele, noci e cannella, senza uova e senza lattosio. Ricetta vegan

Procedimento:

In una bacinella impastate gli ingredienti per la pasta fino a formare un impasto omogeneo e morbido. Copritelo con pellicola alimentare e lasciatelo riposare in frigo per 30 minuti.
Pulite le mele, tagliatele a dadini piccoli e mettetele in una padella antiaderente insieme alla zucchero. Fattele cuocere per 5-6 minuti circa.
Aggiungete il pangrattato, la cannella e le noci tritate grossolanamente.
Dividete l'impasto in 16 palline e una per volta spianatele, riempitela con una cucchiaiata di ripieno, piegatela e sigillate la chiusura premendola con i lembi di una forchetta.
Bucherellate delicatamente ogni mezzaluna e cuocete per circa 20 minuti a 170°C a forno ventilato, portato precedentemente a temperatura.

Golosa merenda di mele, noci e cannella, senza uova e senza lattosio. Ricetta vegan


sabato 19 settembre 2020

I peperoni friggitelli nella cucina greca

Ricette con peperoni friggitelli

I peperoni friggitelli ci hanno accompagnato sfiziosamente durante tutto il periodo estivo e ora stanno concludendo il loro ciclo vegetativo.  Nella cucina greca gli abbiamo visti in:
ma anche semplicemente fritti, come il loro nome comanda. Queste sono le ricette della cucina greca dove tradizionalmente troverete i friggitelli, ma i greci un peperone friggitello tagliato a rondelle, amano metterlo dappertutto!Anche nella pizza americana condita con salsa di pomodoro, formaggi, bacon, funghi e peperoni, chiamata pizza "ap'ola" che vuol dire pizza che abbia "di tutto". I peperoni friggitelli, fritti, sono spesso presenti nella varietà di stuzzichini che accompagnare un bicchiere di birra o di vino. I friggitelli in Grecia  hanno la residenza nella lista spesa estiva. Non mancano mai dal frigo.
Qui vi lascio le dritte per gustarli come se foste in vacanza in terra ellenica e vi arrivassero sul tavolino coperto con tovaglia di carta in riva al mare: fritti!

Ricette con peperoni friggitelli

Ingredienti:
  • peperoni friggitelli
  • olio d'oliva extra vergine
  • eventualmente olio per friggere se non usate l'extravergine
  • sale
  • aceto di vino rosso
Ricette con peperoni friggitelli

Procedimento:

Lavate i friggitelli e asciugateli bene.Eliminate parte del picciolo in caso fosse troppo lungo avendo comunque la premura di lasciarne una parte.  In una padella mettete un po' di olio a scaldare (la cucina greca tradizionale conosce solo olio extravergine d'oliva, anche per le fritture) e friggete i peperoni a fuoco medio, girandoli da tutti i lati. Servono pochi minuti. 
Mettete su un piatto di portata e salateli leggermente. Irrorateli con aceto di vino rosso a seconda dei vostri gusti e conditeli con abbondante olio d'oliva extravergine a crudo.
Se accompagnano un aperitivo potete caricare un po' di più sul aceto che limita l'effetto dell'alcool e stimola l'appetito. 
Potete servire i peperoni friggitelli anche su bruschette inumidite con l'olio e l'aceto del condimento.

Ricette con peperoni friggitelli



domenica 30 agosto 2020

Curcuma e miele

 

Super food alleato della nostra salute. Come prendersi cura della propria salute.

Curcuma e miele. Un'accoppiata vincente. E se mettessimo insieme anche lo zenzero? Partiamo dall'inizio però di questa storia mia col miele...
Dopo anni e anni di prediche da parte di mio padre sulle proprietà benefiche del miele che io detestavo (l'unica risposta al suono di "latte e miele" era "Bleah!"), all'improvviso ho cominciato a cercarlo. Una tazza di latte e miele che da piccola era solo un fastidioso vociferare di mio papà contro il latte con cacao e zucchero che a me piaceva, è diventata una coccola quando volevo il suo conforto. Quando avevo voglia di andare al letto con il sottofondo rassicurante del suo russare dalla stanza a fianco ma ormai ero grande ed ero a casa mia, bastava un po' di latte caldo e miele dei millefiori di monte Pelio e lui c'era. Quando dopo trent'anni ha visto in due vasi da 1 kg, comprati per le provviste invernali, che la sua opera di conversione al consumo di miele aveva dato i suoi frutti ne fu felice, anzi, felicissimo. Il giorno dopo mi si presentò con un baratollo di curcuma in polvere! "Da mettere nel miele e consumare un cucchiaino al giorno!" disse con l'aria di prescrizione medica.
La verità è che nella mia famiglia abbiamo lunga tradizione della automedicazione che consiste in una serie d misure preventive dei quali erbe officinali e alimenti mirati ne fanno parte. La capostipite era la bis nonna che gestì il suo stato di salute fino a 97 anni in modo eccellente, ma anche nonna non era da meno.
Sapete qual'è uno dei mali della nostra epoca? L'espropriazione della salute. La tua salute è affare dei medici, dei ricercatori, delle case farmaceutiche, del ministro della Sanità, dei farmacisti, dei nutrizionisti! Di tutti fuorché di te che sei considerato incompetente, ignorante e pericoloso. L'espropriazione della salute è il primo passo perché la tua salute vacilli. Ma non temere saranno altri che la dovranno gestire. Non dico che gli strumenti non servano, per carità. Dico solo che dovrebbero rimanere tali.
Mai come quest'anno, aspettiamo con l'ansia dell'incognita un autunno di influenze, senza tuttavia fare nulla per essere parte attiva. Vax, NoVax, iperangosciati contro negazionisti, coscienti e incoscienti, destra e sinistra (come contraposizione, non come schieramenti politici.) E in mezzo? In mezzo il nostro stato di salute che non ci appartiene più. Come pecore stipate fuori dal mattatoio del tempo, aspettiamo quel che succederà.
L'estate e specialmente Agosto era un tempo il mese di preparazione per l'inverno a 360°. Non solo conserve di pomodoro, raccolte ed essiccazioni e verdure sottolio,  ma tutta una serie di meccanismi messi in atto per rafforzare il sistema immunitario, quello sconosciuto... Momento di grande ricarica di vitamine ed energie oltre che provviste. Ad Agosto si parla di mietitura, di trebbiatura e ci dimentichiamo che anche gli apicoltori hanno raccolto tantissime varietà di miele da mettere a disposizione della nostra salute, perché proprio di questo si tratta! Ma anche a Settembre siamo in tempo di prenderci cura di noi ed essere parte attiva.
Curcuma e miele sono ottimi alleati del sistema immunitario, del nostro sistema immunitario, ricordiamocelo che è nostro. Non sto ad elencarvi le proprietà antibiotiche, antiossidanti e antinfiammatorie ecc della curcumina e del miele né a darvi posologia e tempi di guarigione dai raffreddori. Curcuma e miele ve lo propongo esattamente così come è stato proposto a me, ovvero come un super food da aggiungere ad un atteggiamento di vita: io mi prendo cura di me.
Il miele cercatelo di agricoltura bio e in diretto rapporto con l'apicoltore. La curcuma la trovate in polvere (e lo zenzero pure, anche se io ho voluto utilizzarlo fresco). Le dosi della miscela possono essere variabili e a seconda dei gusti. Il consumo dettato sempre dal buon senso (anche quello perso per strada in molti casi, ma lo si può sempre ricercare, riconquistare ad affinare). La natura ci propone la stagionalità. Cogliamo il suggerimento. Di tutto fate un uso stagionale, a cicli. Così anche con la curcuma e il miele. A periodi inseriteli nella vostra alimentazione e ascoltando sempre le risposte del vostro corpo.

Super food alleato della nostra salute. Come prendersi cura della propria salute.

Ingredienti:
  • 500 g di miele
  • 15 g di curcuma in polvere (2 cucchiaiate)
  • 5 g di zenzero fresco grattugiato (oppure secco in polvere)
Super food alleato della nostra salute. Come prendersi cura della propria salute.

Procedimento:

Spelate un pezzettino di zenzero e grattugiate una piccola quantità fino a quanto il vostro palato regge la sua piccantezza. Io metto circa 5 grammi ma voi potete mettere anche di più o di meno. Mischiate energicamente miele curcuma e zenzero con una forchetta asciutta, (non tuffate mai nel miele cucchiai, coltelli o forchette con acqua perché si guasta). Lasciate riposare. In superficie si formerà una leggera schiuma è lo zenzero grattugiato che affiora. Mischiate prima dell'uso.

Super food alleato della nostra salute. Come prendersi cura della propria salute.

Proposte di usi:

  • a colazione con pane tostato e fettine di avocado
  • con yogurt greco e noci
  • in una tazza di latte o tè verde
  • da aggiungere in insalate fresche agrodolci  assieme a olio e aceto
  • per marinature di carne
  • per condire verdure grigliate sempre con olio e aceto
  • per addolcire la macedonia di frutta
  • per glassare e lucidare una torta appena sfornata

Super food alleato della nostra salute. Come prendersi cura della propria salute.