Bloghino mio, compi 5 anni oggi! Cinque anni di compagnia, di crescita di confidenze, di conoscenze di ricette, storie e foto e io mi sento come cinque anni fa. Pronta a tirare qualcosa fuori dalla cucina, piazzarlo sulla scrivania di legno vicino alla finestra e maldestramente fotografarlo. Mancano ancora un sacco di ricette e racconti, intanto sono riuscita finalmente a fare una torta variegata vaniglia - cacao senza glutine! Una torta bicolore! Un quasi marble cake! Quasi, dato che più che torta marmorizzata mi sembra una torta maculata. E sai bloghino mio, anche se contieni tante mie torte buonissime, io e le torte abbiamo una storia travagliata. Le torte le facevo con nonna e mi ricordo eccome la bontà che si sfornava in quei primi ricordi d'infanzia. Poi gli anni sono passati, la cucina di casa è passata sotto la mia giurisdizione e urgeva fare torte per tappare i buchi affettivi che erano venuti a crearsi. La piccolina di casa mi metteva al corrente sempre, per ogni torta fatta dalle mamme della sua classe che fornivano così la merenda della metà mattina ai pargoli. "Oggi la mia compagna di banco aveva per merenda una torta fatta da sua mamma" diceva la piccolina scandendo bene quel "sua mamma" come per girare il coltello nella piaga. Arrivavo allora a sfornare anche 5 torte diverse (tra cake e pites) il fine settimana e le foto di famiglia dell'epoca lo testimoniano. Eravamo tutti rotondetti e ben imbottiti. La mamma non la potevamo avere più, ma le torte sì! Solo che non sempre mi uscivano! Stesse ricette collaudate, stesso forno, stesse mani, eppure... Delle volte uscivano meravigliosamente e altre proprio un pianto! Non si gonfiavano, oppure mentre tutto filava liscio, si sgonfiavano. Un incubo, tanto da convincermi che io e le torte non eravamo un connubio felice.Gli anni passarono e finì col rinunciare di fare le torte, dato che i fratellini erano pure cresciuti e le torte non suscitavano lo stesso interesse durante l'adolescenza, periodo nel quale si incomincia anche a badare alla linea. Il mio cucinare però aveva contagiato di passione anche il mio fratello più piccolo che presto si iscrisse al triennio di formazione per cuochi professionali. Con grande emozione mi raccontò aver ricevuto i complimenti dello chef - docente per la prima prova pratica che consisteva nel rompere un uovo e differenziare il tuorlo dall'albume. "Bravo ragazzo" gli disse "si vede che hai avuto delle brave cuoche in famiglia e le hai osservate all'opera." Me lo disse pieno d'orgoglio, come per dire che anche se tutti gli altri avevano avuto la mamma in casa, in quel momento lì, lui era stato l'unico a non essere in difetto. E poi pieno d'entusiasmo aggiunse: "ho scoperto perché tante tue torte uscivano un disastro! Lo sai che non devi aprire il forno prima che siano trascorsi almeno 25-30 minuti?" "certo che lo so!" E lui: "ah, bene... perché io non lo sapevo e dopo che infornavi andavo di nascosto e aprivo per vedere come procede e odorare un po'. Mi piaceva..." Non saprei quantificare quante torte mi ha rovinato e quanta autostima mi ha minato questo fratello, che alla fine è diventato cuoco e docente di cucina nei corsi statali e col quale ci piace confrontarsi spesso.
La torta variegata vaniglia e cacao non mi era mai, mai, mai uscita, perché era una di quelle che più mio fratello prendeva di mira e seguiva durante la cottura, aprendo anche tre, quattro volte lo sportelo senza che io me ne accorgessi. Quel profumo di cioccolato misto vaniglia era il suo preferito. Ammetto comunque che anche senza qualcuno che ti apra lo sportelo del forno durante la cottura, non è una torta facile. Bisogna avere le consistenze giuste perché l'effetto bicolore esca ben definito visivamente senza che la parte scura sprofondi perché più pesante e senza che durante la degustazione vengano avvertiti due impasti di consistenza diversa.
Con questa torta ho ottenuto un equilibrio perfetto e per fortuna nessuno più mi apre in forno di nascosto.
Bloghino mio, auguri ancora! Lasciamo la ricetta ai posteri che già abbiamo chiacchierato troppo.
Ingredienti per tortiera da 22 cm:
Per l'impasto base
- burro e farina per la tortiera
- 150 g di burro o margarina di qualità
- 150 g di zucchero
- 150 g di mix di farina senza glutine (Schar)
- 3 uova medie
- un pizzico di sale
- 8 g di lievito in polvere
Per le variazioni:
- 20 g di cacao amaro
- 40 di mix di farine senza glutine
- mezza stecca di vaniglia o 1 vanillina
Procedimento:
Imburrate e infarinate una tortiera da 22 cm e accendete il forno a 180°C in modalità statico.
Con le fruste elettriche lavorate il burro a temperatura ambiente con lo zucchero e il pizzico di sale per 5-6 minuti. Aggiungete uno per volta le uova, sempre a temperatura ambiente e solo quando l'impasto avrà assorbito il precedente. Inserite la farina setacciata col lievito.
Dividete l'impasto in due parti uguali. In una parte aggiungete 20 g d cacao amaro e nell'altra i semi di mezza stecca di vaniglia o la vanillina e i 40 g di mix di farine senza glutine.
Versate gli impasti in modo alternato nella tortiera e se vi piace, con un cucchiaio, mescolate con tre sole mosse l'impasto. Infornate a 180°C in forno statico preriscaldato, per 35 minuti circa. Io l'ho lasciata per 42 minuti, perché la voglio ben asciutta in modo che accompagni bene le mie tisane o un poco di latte freddo per la colazione. Dopo 35 minuti fate comunque la prova stecchino per controllare la cottura. Infilate uno stecchino che se esce senza impasto attaccato sopra significa che la vostra torta variegata vaniglia - cacao senza glutine è pronta per essere sfornate e lasciata sfreddare sopra una grata.
Con queste ricette ho festeggiato i tuoi precedenti compleanni:
Torta pane, burro e marmellata
Mille foglie di pasta fillo caramellata
Halva di Farsala
Karidopita