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sabato 31 dicembre 2016

Felice Anno Nuovo!


Felice 2017!
Auguri di cuore perché sia per voi un anno sereno, creativo, di sogni e di realizzazioni!

(La ricetta di questa squisita Torta Angelica la metterò in seguito! Per adesso solo i miei più sentiti auguri per il nuovo anno!)

giovedì 29 dicembre 2016

Feta in sfoglia -Tiròpita veloce


Siete in cerca di qualche sfizio da portare ad un buffet? Qualche finger food veloce e facile da preparare e che possa deliziare grandi e piccoli? I miei bimbi adorano la tiròpita veloce ed è sempre andata a ruba in tutte le tavolate alle quali l'ho presentata. In più, per la gioia mia, si prepara in 5 minuti!
Di tiropita vi ho già parlato qui, nella ricetta di  feta in pasta sfoglia e qui, dove trovate i fagottini di pasta kurù ripieni di  feta. Nella cucina greca di feta fatta a pita (torta, spianata) ne trovate mille versioni, tutte apprezzatissime e onnipresenti. Credo che questa versione di tiròpita veloce sia appunto la più veloce e facile da preparare! Buon divertimento! Noi con Chiara ci siamo divertite. Se non avete voglia di leggere eccovi il video:





Ingredienti:
  • 2 rotoli di pasta sfoglia
  • 200gr di feta
  • 1 tuorlo d'uovo
  • sesamo

Esecuzione:


Srotolate la pasta sfoglia e sbricciolate sopra la feta.





Coprite con il secondo rotolo di pasta sfoglia e  passate sopra un paio di volte il mattarello, in modo da appiattire un po' le sfoglie e inglobare la feta. Con una rotella tagliapasta tagliate a pezzetti grandi secondo le vostre esigenze. Se dovete allestire un buffet, se volete servire come finger food direi pezzi piccoli.



Mischiate il tuorlo con due gocce d'acqua (proprio due!), spennellate e cospargete di sesamo!



Mettete al forno prescaldato a 175°-180°C per 25-30 minuti circa, o comunque fino a doratura desiderata.

Lasciate sfreddare leggermente, dividete i pezzi e serviteli!





lunedì 26 dicembre 2016

Cioccolatini di castagne e nocciole



I cioccolatini di castagne e nocciole sono indissolubilmente legati nella mia memoria gustativa coi sapori Natalizi e precisamente col 22 di Dicembre, giorno dell'onomastico della mia amica del cuore, in Grecia. Erano i cioccolatini che aspettavamo tutto l'anno perché sua sorella li faceva una volta sola come regalo per quel giorno! E cioccolato, castagne e nocciole sono anche il sapore con il quale Apriti Sesamo ha voluto farvi gli auguri di Buon Natale quest'anno! Alla Vigilia, ho potuto giusto mettere la mia cartolina con tanto affetto per tutti, eccovi però anche la ricetta!

Ingredienti (per 25 pezzi):
  • 250gr castagne bollite e pulite bene
  • 15gr di burro
  • 1-2 cucchiai di cognac
  • 50gr zucchero a velo
  • 25gr cioccolato fondente grattugiato
  • 50gr di nocciole tostate polverizzate
  • 25 nocciole intere
  • 180gr cioccolato fondente fuso
  
Esecuzione:


Mettete nel tritattuto le nocciole polverizzatele e metettele da parte. Poi grattugiate i 25gr di cioccolato (ma potete anche metterlo nel tritattuto).


Incidete le castagne e fatele bollire in acqua con un pizzico di sale per 25-30 minuti.

Sbucciatele bene ancora calde e mettetele nel tritatutto insieme al cognac, lo zucchero a velo e il burro ammorbidito.

Aggiungete il composto nella terrina dove avete messo in cioccolato tritato e la polvere di nocciole e mischiate con la mano fino a che diventi un composto ben amalgamato. 

Non ha bisogno di essere messo in frigo, potete procedere formando subito le palline e fissando su ciascuna una nocciola intera.




Nel frattempo sciogliete a bagnomaria il cioccolato per la copertura. Il cioccolato andrebbe temperato cioè sciolto a 50°C, messo su una superficie fredda e lavorato con una spatola stendendolo e raccogliendolo finché la temperatura non si abbassi a circa 28°C e non si cominci a solidificare e dopo portato ancora a temperatura leggermente più alta.
Come fare tutta questa roba in casa e senza avere a disposizione una superficie di lavoro fredda e un termometro? Semplice! In modo empirico! Mia nonna diceva che un termometro ce l'abbiamo sempre: il nostro corpo che segna 36.6°C! Sciogliete il cioccolato anche al microonde senza alzare troppo la temperatura che altrimenti si brucia. Deve risultare ben caldo, da scottare. Lo tirate fuori e con una forcchetta lo aiutate a sciogliersi piano piano. Appena è sciolto e molto liquido cambiatelo di recipiente, (va bene una ciotola di vetro o porcellana) e mischiatelo con un cucchiaio che avete precedentemente messo in frigo. Insomma, sfreddatelo e riscaldatelo ancora  arrivando questa volta a poco più di 30°-31°C.
Tuffate i vostri cioccolatini di castagne e nocciole e lasciateli asciugare sopra un foglio di carta forno. Se di aspetto non vi escono perfetti, non vi preoccupate, andranno via in un batter d'occhio, perché sono veramente molto buoni!

venerdì 16 dicembre 2016

Risotto ai fiori di zucca


Anche se siamo fuori stagione, non ho potuto resistere ieri vedendo questa meraviglia al mercato:

I miei tanto amati e delicati fiori di zucca! Quelli per i quali mio figlio grande va matto: i fiori di zucca da fare ripieni come si fanno in Grecia! Tutta l'estate li abbiamo rincorsi a ogni mercatino e ogni trattoria, perché non ci bastavano mai quelli preparati  in casa dalla mamma! Ne vado fiera comunque che Figlio Uno apprezzi un sapore così fine come i fiori di zucca ripieni e anche se fuori stagione, che non è il massimo per i miei gusti, non ho potuto non comprarne due mazzi. Per mancanza in tempo però e forse per poca predisposizione mentale, (non ero pronta a preparare a metà Dicembre, sotto Natale, i fiori di zucca ripieni) ho deciso di unire le due culture culinarie con un risultato veramente sublime! Nasce così il risotto ai fiori di zucca su ricetta di Apriti Sesamo! Anche se  fuori stagione, ne è valsa la pena chiudere un occhio.

Ingredienti:
  • 20 fiori di zucca
  • 1 cipolla piccola o un cipolotto fresco
  • 1 carota 
  • 60ml di olio extravergine d'oliva
  • 350gr di riso Vialone nano, Arborio o  Carnaroli 
  • un cucchiaino di sale
  • 5-6 rametti di aneto o finocchietto selvatico
  • 3 cucchiaiate di yogurt greco

Esecuzione:

Prendete un fiore per volta e privatelo dalle escrescenze laterali sulla base del fiore. Tagliate il gambo e con grande attenzione eliminate il pistillo.

Per lavarli, immergeteli velocemente in una bacinella con acqua in modo che qualche formichina salti fuori e poi lasciateli ad asciugare in un canovaccio da cucina.


Mettete l'olio a scaldare e iniziate a tostare il riso. Aggiungete la cipolla e la carota tritate e continuate per qualche minuto. 

Aggiungete una tazza di acqua calda, il sale e abbassate la fiamma. Continuate ad aggiungere acqua calda in modo che in vostro riso resti coperto.

A metà cottura dei tempi indicati per il riso che avete scelto, aggiungete i fiori di zucca tagliati a pezzettini e la parte tenera dei rametti del finocchietto o dell'aneto.

Un minuto prima del termine della cottura aggiungete un ultimo goccio d'acqua calda e le 3 cucchiaiate di yogurt greco.

Spegnete e coprite la pentolla, lasciando mantecare per qualche minuto!

E' un risotto molto leggero e intenso di sapore. Provatelo!



giovedì 15 dicembre 2016

Tartufi alle castagne


Non c'è festa senza il profumo di cioccolato! Ammetto di essere una cioccolato - dipendente! Dei tartufi poi... restavo in contemplazione per ore davanti alle vetrine delle pasticcerie che sfoggiavano una vasta gamma. A Natale non possono mancarmi i tartufi alle castagne, un abbinamento che adoro e che delizia molto famiglia. parenti e amici! Eccovi la ricetta, godetevi la loro sublime semplicità e il profumo di cioccolato fondente che invade la casa!

Ingredienti (circa 25 pezzi): 
  • 250gr di castagne bollite
  • 40gr di burro ammorbidito
  • 40ml di rum scuro Zacapa o quello che avete (può andare anche cognac o brandy)
  • 50gr di cioccolato fondente 50% (io 75%)
  • 50gr di zucchero a velo

Per la copertura
  • 200gr cioccolato fondente
  • cacao amaro in polvere

Esecuzione:

Incidete le castagne e fatele bollire in acqua con un pizzico di sale per 25-30 minuti.

Sbucciatele bene ancora calde e mettetele nel tritatuto insieme al rum Zacapa e lo zucchero a velo. (Potete anche lavorarle con una forchetta, se gradite che il composto non sia omogeneo e che ogni tanto si trovino piccoli pezzi di castagne integri.)

Aggiungete il burro ammorbidito e il cioccolato fuso, mischiate con la mano fino a che diventi un composto ben amalgamato e mettete in frigo per farlo sfreddare e rassodare.


Nel frattempo sciogliete a bagnomaria il cioccolato per la copertura e dopo aver formato le palline, prendete con la mano un po' di cioccolato fuso e arrotolate ogni pallina tra le mani. Dopo aver trattato così tutte le palline, ripetete l'operazione, tuffando però alla fine ogni pallina, (subito dopo averla fatta arrotolare tra le mani cioccolatose per la seconda volta) nella polvere di cacao amaro. Facendo così sotto il cacao si formerà una sottile crosta croccante di cioccolato fondente e i vostri tartufi saranno sorprendenti!

Lasciateli riposare per 0 minuti. Assaggiate subito!







lunedì 12 dicembre 2016

Insalata di barbabietole rosse (2)



Patzarosalàta, ovvero l'insalata di barbabietole rosse oltre ad essere un insalata servita in purezza come vi racconto qua, è anche uno sfizioso stuzzichino facile da realizzare e di grande effetto tra gli antipasti per una tavola in festa! Una preparazione della cucina greca molto meno conosciuta dal tanto famoso tzatziki ma che vale la pena assaggiare! Secondo la ricetta tradizionale si incontra in due versioni che si distinguono per consistenza. Una è lavorata ad un grande mortaio di legno, pestando prima le noci, le barbabietole, il sale e una minuscola quantità di aglio e aggiungendo successivamente il resto degli ingredienti, usando il pestello con un movimento circolare e incorporando piano piano il resto degli ingredienti, e l'altra è la versione che vi propongo io, oggi: barbabietole tagliate a cubetti, più o meno grandi, noci tritate grossolanamente e uno spicchio d'aglio messo per intero per profumare e poi tolto. Alcune casalinghe usano mettere anche una cucchiaiata di maionese che devo dire si abbina benissimo con lo yogurt greco, tuttavia vi do la ricetta tradizionale e lascio a voi le sperimentazioni.
L'insalata di barbabietole rosse, avvolta dallo yogurt greco e impreziosita dalle noci, accompagna bene fritture di pesce e di verdure ma vi assicuro che mangiata anche su prelibati bocconi di pane non è da meno!  




Ingredienti:
  • 250gr di barbabietole rosse (pesate già cotte)
  • 300gr di yogurt greco
  • 50gr di noci
  • 1 spicchio d'aglio
  • mezzo cucchiaino di sale
  • 2 cucchiaiate grandi di aceto di vino rosso
  • 5-6 cucchiaiate di olio extravergine d'oliva

Esecuzione:

Fatte bollire le barbabietole rosse, fino a diventare morbide. Lasciatele sfreddare e spelatele. In alternativa potete usare quelle che si trovano già cotte, nel banco frigo del reparto ortofrutticolo di ogni supermercato.
 

In una terrina mettete le barbabietole tagliate a pezzi piccoli o grandi o tritate nel tritatutto (come meglio vi garba insomma), le noci (che io ho sminuzzato con le mani perché mi piace trovare i pezzi dopo) e uno spicchio d'aglio intero o tagliato a metà. Tutto dipende insomma dal vostro gusto personale. (Di certo è che non si tratta di fare l'agliata e nemmeno tzatziki...)

Aggiungere lo yogurt, il sale, l'aceto e una per volta le cucchiaiate di olio. 



Mischiate bene e lasciate riposare per 2 ore minimo, prima di servire!



sabato 10 dicembre 2016

Torta di barbabietole e nocciole



Se dalle barbabietole rosse si fa lo zucchero perché mai non usarle per fare un dolce! Una torta dolce e colorata! Ci ho pensato un po' con quali profumi e sapori potevo abbinare le barbabietole e alla fine ho concluso che il miglior abbinamento era con delle ottime nocciole tostate e la panna al cioccolato bianco! Non mi sbagliavo. Nocciole e barbabietole ci stanno insieme divinamente e la copertura di panna al cioccolato bianco rafforza ancora di più questo inusuale sposalizio.
Una torta che accompagna molto bene due tazze da tè e tante chiacchiere!
La sua preparazione facilissima, l'aspetto e il profumo dopo la cottura meravigliosi! Leggermente rosa in superficie, mi faceva fantasticare sul colore interno, invece... niente, me l'aspettavo più colorata! Per fortuna il suo sapore e il profumo la fanno perdonare per non essere uscita di un bel colore rosa anche dentro! Per esigenze di famiglia l'ho preparate con farina di riso, quindi senza glutine ma potete benissimo usare anche farina 00. Fuori l'ho coperta con uno strato di panna al cioccolato bianco (si vede che ho tanta voglie di neve?)  e decorata con tre nocciole e due foglie di cioccolato che non mi ricordo dove ho visto fare tanti anni fa ma da allora ci faccio un figurone ogni volta che decoro qualcosa con esse...   


Ingredienti:
  • 4 uova
  • 180gr di zucchero
  • 1 vanillina
  • 1 bustina di lievito vanigliato senza glutine
  • 150gr di barbabietole cotte
  • 100ml di olio di semi
  • 70gr granella di nocciole
  • 300gr di farina di riso

Per la copertura:
  • 250ml panna vegetale già zuccherata
  • 50gr di cioccolato bianco
  • 10-15gr di cioccolato fondente
  • 3 nocciole

Esecuzione:

In abbondante acqua NON salata fatte bollire le barbabietole rosse finché, infilando un coltello risultino morbide Lasciatele sfreddare e spelatele. In alternativa potete usare quelle che si trovano già cotte nel supermercato.

Dunque, mettete nel tritatutto i 150gr di barbabietole e i 100ml dell'olio di di semi e frullate bene.

In una terrina, montate con le fruste elettriche le uova con lo zucchero, fino ad ottenere una spuma gonfia e di colore chiaro.

Aggiungete le barbabietole frullate con l'olio, mischiate e continuate con la farina di riso, il lievito e la vanillina.


Alla fine mettere la granella di nocciole (la mia fatta da me, tritando delle nocciole tostate di ottima qualità) e mischiate con una spatola di silicone.

 

Versate l'impasto ad una teglia foderata da carta forno o se preferite che esca più regolare nei bordi, in una teglia imburrata e infarinata con farina di riso. E mettete a forno prescaldato a 180°C per 30-35 minuti circa.

Fatte la prova stecchino e se lo stecchino esce asciutto, senza impasto attaccato, allora spegnete, lasciate lo sportello aperto e lasciatela sfreddare dentro.

Per la copertura: Fatte sciogliere 50gr di cioccolato bianco in 250ml di panna. Mettete tutto in frigo e lasciate sfreddare bene. Una volta che la vostra panna è ben fredda montatela con le fruste elettriche e coprite la vostra torta.


Per le foglie: selezionate delle foglie vere di limone, arancio o melangolo. Lavatele, asciugatele e spennellatele dalla parte dietro con cioccolato fondente, fuso a bagnomaria o a microonde con grande attenzione a non bruciarlo! Lasciatele sfreddare in modo che il cioccolato si solidifichi e se serve ripassatele. Una volta asciutte, con grande attenzione togliete la foglia viva. Io avevo fretta e per pura fortuna dalle tante foglie fatte mi sono uscite le due che più mi piacevano:





Decorate, tagliate ed ecco a voi una bella fetta di torta di barbabietole e nocciole!



giovedì 8 dicembre 2016

Insalata di lenticchie



Loro a Capodanno non possono mancare! Le lenticchie considerate dall'antichità auspicio di prosperità e di buona fortuna non possono mancare dalle tavole di Capodanno, ma non tutti riescono ad apprezzarle in umido e col cotechino o lo zampone.
Eccovi allora la ricetta di Apriti Sesamo per una insalata prelibata preparata in pochi minuti! Così che la tradizione possa essere onorata anche da chi preferisce una cucina vegetariana, da chi ama i piatti vegani o addirittura da chi, come nella mia famiglia, le lenticchie in umido le mangia spesso durante tutto l'anno  e per la festa di Capodanno le vuole gustare in un modo diverso!
Le lenticchie devono essere del raccolto nuovo e come per tutti i legumi, almeno un anno lontane dalla loro data di scadenza. Le lenticchie di Capodanno sono grandi in modo che più assomiglino ai soldoni nei quali si devono trasformare! Il loro abbinamento con i sottaceti aumenta la loro digeribilità, dato che a Capodanno l'orario del loro consumo non è proprio ottimale! I legumi, molto energetici e impegnativi per lo stomaco vanno consumati preferibilmente a pranzo, per non parlare del fatto che non saranno l'unico piatto messo a tavola anche se sarebbero sufficienti da sole a coprire in fabbisogno nutritivo... Detto ciò non mi resta che lasciarvi la ricetta augurandovi di cuore che le lenticchie si trasformino per l'anno nuovo in soldoni e vi portino tanta, ma proprio tanta prosperità!


Ingredienti:
  • 300gr di lenticchie grandi
  • 1 foglia di alloro
  • 100gr di peperone verde
  • 100gr di peperone rosso
  • 100gr di sottaceti (io cetriolini e pannocchiette in agrodolce)
  • 20 olive nere denocciolate
  • 50ml olio di oliva extravergine
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 cucchiaino raso di sale
  • 1 cucchiaino raso di origano
  • 2 cucchiaini di prezzemolo tritato

Esecuzione:

Date una veloce occhiata per scartare le impurità ed eventuali pietruzze nel caso aveste comperato le lenticchie sfuse. Mettetele in un colino, lavatele e mettetele a bollire in acqua NON salata e la foglia di alloro, per 25-30 minuti. Non hanno bisogno di ammollo. Provate sempre la cottura e adeguate i tempi alle vostre lenticchie. Devono risultare cotte senza disfarsi!

Lavate, pelate e tagliate a piccoli pezzettini i peperoni, mettete in una padella l'olio, lo spicchio di aglio e a fiamma alta saltate veloce i pezzetti di peperone fino a che si ammorbidiscano. L'aglio serve solo per insaporire l'olio ma poi va scartato.

Scolate le lenticchie, mettetele in un recipiente e conditele con i peperoni saltati, un cucchiaino raso di sale, uno di origano, due di prezzemolo e i sottaceti tagliati a pezzettini piccoli e le olive tagliate a rondelle.  La quantità di sottaceti messi sono indicative e calibrati per i gusti della mia famiglia, ma volendo potete metterne più di 100gr ovviamente! 

Mischiate e lasciate a riposo per un paio di ore minimo.  

lunedì 5 dicembre 2016

Maiale porri e sedano



Chirinò prassosèlino. Maiale porri e sedano è uno spezzatino tradizionale della cucina greca. Si trova spesso sulla tavola di Natale, come alternativa all'altrettanto tradizionale piatto della gallina ripiena fatta in brodo e la tacchina ripiena fatta al forno.
I pezzi di carne di maiale si alternano coi pezzi di porro e le foglie di sedano, il tutto avvolto nella tipica e molto amata salsa avgolemono, composta da uovo, limone e il sugo della pietanza.
In questo squisito spezzatino di maiale le donne del Monte Pelion aggiungevano sempre una manciata di prugne secche. Frutto raccolto durante l'estate essiccato sotto il sole d'Agosto e conservato per lo spezzatino di maiale porri e sedano e altre prelibatezze dei giorni di festa. Quindi io vi propongo la versione tradizionale proprio della mia zona di provenienza. In verità non so se l'aggiunta delle prugne  è estesa in tutta la regione della Tessaglia. So solo che tre cuoche a me care, che ormai non sono più tra noi, la consideravano tipica della montagna dei Centauri.
Uno spezzatino agrodolce molto profumato, di una lunga tradizione ma di aspetto da gran gourmet, fatto dall'ultimo chef stellato! (Le foto mie non rendono giustizia!)
E giusto per farvi rendere conto di quanto lunga è la strada di questo spezzatino, vi dico che mia nonna, classe 1918, diceva sempre "Al maiale porri e sedano ci vuole una manciata di prugne secche! Così lo faceva la mia di nonna e così te lo dico! Eravamo gente povera e la carne era poca. Bisognava aumentarla con qualcosa per presentare un piatto di festa!"



Ingredienti:
  • 500gr di carne di maiale (io arista)
  • 4 porri
  • 1 sedano
  • 10 prugne secche
  • 120ml olio d'oliva extravergine (se la vostra carne è magra, altrimenti meno)
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 uovo vivo se è possibile
  • succo di un limone

Esecuzione:

Tagliate la carne a tocchetti e mettetela nell'olio ben caldo per sigillarla da tutte le parti. Una volta sigillata, aggiungete un bicchiere di acqua calda, coprite la pentola, abbassate la fiamma e lasciate andare per 50 minuti circa. Ogni tanto controllate che non sia evaporata tutta l'acqua. E aggiungete caso mai!

Nel frattempo private delle foglie esterne e più dure i porri e il sedano, lavate le verdure e tagliatele a tocchetti di circa 5-6cm di lunghezza.

Aggiungete in pentola i porri, il sedano, le prugne, il sale e fatte saltare come se fosse pasta da saltare col sugo. E' una pietanza che non si mescola ma si salta muovendo la pentola, in modo che i pezzi di porro rimangano interi.

Aggiungete un po' di acqua calda ancora, coprite e lasciate cuocere per altri 20 minuti finché le verdure risultino cotte.

E prepariamo la salsa avgolemono che per le prime volte ha un certo grado di difficoltà perché esca come si deve. 

Prendete un uovo preferibilmente vivo a temperatura ambiente (Per uovo vivo ricordatevi che intendo sempre un uovo che non sia più vecchio di dieci giorni. Un uovo che se fosse fecondato e messo sotto una chioccia abbia ancora la potenza di dar vita!) Separate l'albume dal tuorlo senza romperlo e montate l'albume a neve. Aggiungete il tuorlo continuando a lavorare con una frusta a mano e poi il succo di un limone a filo. Con attenzione (e forse con l'aiuto di qualcuno) prelevate il sughetto dello spezzatino che avete appena spento e continuando a mischiare aggiungetelo ancora bollente nell'uovo e nel limone. La salsa deve aver preso calore in modo che quando andate a versarla in pentola non subisca lo sbalzo termico. Rovesciatela sopra lo spezzatino e muovete la pentola in modo che vada dappertutto uniformemente. E qui arriva il bello... Accendete per qualche minuto la fiamma e continuando a mischiare muovendo la pendola fate alzare la temperatura in modo che la salsa si addensi senza tuttavia far coagulare l'uovo.

Se coagula non preoccupatevi! Non siete gli unici a cui è successo! Ci sono perfino foto di affermate food blogger con la salsa avgolemolo "tagliata" come si dice in Grecia. La pietanza è comunque commestibile! Non scoraggiatevi! D'altronde capita pure fare la frittata di spaghetti al posto della carbonara! Avete tutta la mia solidarietà e comprensione! Armatevi con tanta voglia di divertirvi mettendovi in gioco per scoprire un nuovo sapore che veramente vale! 










 

sabato 3 dicembre 2016

Pan ripieno alla greca



Pane ripieno di sapore greco! Una ricetta di restituzione! Apriti Sesamo restituisce sapori della sua infanzia in una nuova versione. "Pezzo di pane, formaggio feta, un pizzico d'origano e se avevi anche qualche pomodoro ben maturo e una manciata d'olive eri un Re!" Diceva mia nonna nata e vissuta nel monte dei Centauri. Ai tempi della mia infanzia erano diventati gli ingredienti del panino per la merenda pomeridiana, per quando si giocava a correre nel rione come dei forsennati.
Molte volte mi capitò dover proporre sapori greci in versione finger food. Il pan ripieno alla greca figurò (per brevissimo tempo, perché sparisce subito) in vari buffet per 40, per 100, per 160 persone. In uno c'erano dei francesi che fotografavano ogni singola fettina prima di metterla in bocca e prodigarsi ad esclamazioni goduriose subito dopo. Certo, la loro amata baguette non l'avevano mai mangiata così! E per quel buffet avevo giocato sporco, facendomi fornire di tre tipi diversi  di baguette originali, prodotte in Francia.
Pan ripieno alla greca credo possa figurare bene in mezzo agli antipasti delle tavole natalizie. Ottime baguette si trovano in molte panetterie di qualità, prendete spunto e sbizzarritevi! Io le riempio alla greca ma potete fare vari abbinamenti: ricotta, feta e spinaci (ops! Anche questi sono alla greca!) oppure ricotta, peperone rosso e prosciutto cotto! Via libera all'immaginazione e alla sperimentazione. Intanto vi lascio la ricetta ben collaudata del pan ripieno alla greca:

Ingredienti:

  • 2 baguette (baghette)
  • 200gr di ricotta
  • 200gr formaggio feta
  • 1 pomodoro sodo e ben maturo medio
  • origano (quello siciliano si avvicina di più all'origano greco)
  • 1 pizzico di sale
  • 40ml olio extravergine di oliva di ottima qualità

Esecuzione:

Tagliate le baghette in tre parti, eliminando gli angoli.

Con un coltello seghettato svuotate dalla mollica (che userete per qualche altra preparazione tipo polpette per esempio, o come pan grattato, una volta tostata al forno, perché in cucina non si butta nulla!)


Spelate e tagliate a dadini il pomodoro, salatelo con un pizzico di sale e mettetelo in un colino per fargli perdere un po' di acqua.

Mischiate la ricotta con la feta sbriciolata, l'olio, l'origano e il pomodoro, e aiutandovi con un cucchiaino piccolo farcite le baghette. Avvolgetele in un foglio d'alluminio o pellicola alimentare e lasciate in frigo per una notte.

Con un coltello sempre seghettato tagliate fettine grosse circa 1cm e avete la premura di pulire la lama del coltello ogni 2-3 fettine in modo da non spalmare il ripieno anche dalla parte esterna della baghetta.

Ed ecco pronto un antipasto coccoloso!








giovedì 1 dicembre 2016

Yogurt greco con miele e noci



E' giunto il momento! La prima neve ha cominciato ad imbiancare la montagna dei Centauri. Tutto richiama ad una merenda nutriente! Un super food della cucina greca: yogurt con miele e noci!
Molte cose quando escono dal loro contesto culturale, vengono in qualche modo snaturate! Non riescono a portarsi dietro usi e costumi insiti nella loro natura. Difficile renderle giustizia senza il loro backgroud culturale! (Cultura come insieme di saperi, usi e costumi.)
Così succede anche con il famoso abbinamento "yogurt greco, miele e noci!" Viene proposto come dessert, viene proposto già pronto sui banchi dei supermercati, viene proposto in ogni luogo e stagione, viene proposto come un alimento dietetico e povero chi lo assaggia convinto di mangiare leggero e poi si trova a fare i conti con l' ignoranza (nel senso buono della parola) ancor prima che con la sua digestione!
Yogurt greco con miele e noci si serve per la maggiore nei rifugi in montagna, dopo una camminata in mezzo alla natura imbiancata, dopo una giornata di svago sugli sci. Yogurt con miele e noci, se piace, ai bambini che devono crescere, a chi deve andare in palestra per un duro allenamento, agli innamorati per colazione (nei primi tempi) durante un weekend passato nella sudetta montagna... A chi deve saltare un pasto! Per tutti gli altri va bene lo yogurt non colato (esiste anche questo in Grecia!) e senza miele e noci. Oppure ripiegate su un buon risògalo ma pure quello come pasto sostitutivo!
Mi ricordo sempre lo sguardo sbigottito di mia nonna quando una mattina mi svegliai e presi yogurt, miele e noci per fare colazione (ero adolescente, ci sta...) "Stavi scavando tutta la notte?" mi chiese premurosamente. In effetti non serviva tutta quella botta d'energia, per stare seduta cinque ore a scuola facendo pure merenda a metà mattina!
Comunque io la "ricetta" ve la propongo, caso mai vi servono energie per qualche motivo straordinario.

Ingredienti: 

  • Yogurt greco: fatto con latte di mucca, fresco (non in polvere), intero (non scremato!) e colato. La nazionalità delle mucche non ha importanza! Anzi dovete proprio cercare yogurt fatto con latte prodotto nei pascoli più vicini al luogo dove intendete consumare lo yogurt! "Yogurt greco" è greco se fatto allo stesso modo (latte intero fresco, con aggiunta di fermenti lattici e privato da gran parte dello siero mediante colatura) e se portatore degli stessi principi. Quindi munitevi di una garza di cottone, lavata, sciacquata bene, fatta bollire per qualche minuto per sterilizzarla, metteteci dentro la miglior qualità di yogurt locale che potete trovare, in quantità quasi doppia della quantità di yogurt che volete ottenere. Lasciate colare per il tempo necessario che perda lo siero. In alternativa provate a comprare uno yogurt greco già pronto, affidandovi però alle marche che riportano come luogo di produzione la Grecia.
  • Miele: il "cibo degli dei" potrà essere della varietà a voi più gradita: di millefiori, di bosco, di castagno, di agrumi o di corbezzolo, di timo o di abete (il mio è un misto di millefiori e abete.) Importante che il nettare sia stato raccolto dalle api negli stessi pascoli delle mucche! Non sto scherzando! I miele deve essere altrettanto prodotto a chilometro zero. Prediligete i prodotti locali. In una coppa di yogurt greco con miele e noci quello che maggiormente si va a gustare sono i profumi e i sapori della natura circostante quando essa dorme sotto un manto di neve.
  • Noci: non mi dilungo oltre! Le noci vanno bene anche quelle californiane se vi dovete recare oltre oceano per gustavi una coppa di yogurt e miele! Altrimenti sempre prodotto locale!

Esecuzione:

Trovate il luogo, la compagnia e gli ingredienti adatti, componete in quantità a vostro piacimento e 

buona degustazione a tutti!



martedì 29 novembre 2016

Torta di zucca con farina di ceci



Qualche giorno fa, pensando a come preparare una torta di zucca come ricetta di Apriti Sesamo, sono stata molto tentata di abbinare la zucca alla farina di ceci. Dopo molti tentennamenti alla fine, per la torta Regina d'autunno vinse la farina di riso. Tuttavia la curiosità di abbinare la zucca con la farina di ceci, rimase, come pure l'altra metà della zucca da utilizzare. I conti furono presto fatti! Un altra torta di zucca, ricetta di Apriti Sesamo!
Confesso che la mia preferita rimane la Regina d'autunno ma anche questa non è male, per chi ama la zucca. Inoltre è senza glutine, senza burro e latte cosa che non dispiace a chi soffre di intolleranze alimentari ma allo stesso tempo anche chi non ha problemi si gusta una torta morbida, abbastanza umida e profumata.

Ingredienti:
  • 180gr di zucchero
  • 4 uova
  • 100ml olio di semi
  • 2 cucchiaini di curcuma
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1 cucchiaino di coriandolo
  • 1 cucchiaino di buccia d'arancia non trattata
  • 350gr di zucca grattugiata
  • 250gr farina di ceci
  • 1 cucchiaino colmo di lievito in polvere

Esecuzione:

Pulite, tagliate a dadini la zucca e mettetela nel tritatutto.

Con le fruste elettriche lavorate lo zucchero con le uova fino ad ottenere una cremina chiara e spumosa.

Aggiungete l'olio e continuate a lavorare per qualche minuto ancora.

Mettette la cannella, la curcuma, il coriandolo e la buccia grattugiata di un arancia non trattata.

Con una spatola a silicone o con un mestolo in legno incorporate la zucca tritata e  la farina di ceci setacciata insieme al lievito.

Mettete il composto in una teglia foderata da carta forno e cuocete per 40 minuti circa a forno prescaldato, a 180°C.


lunedì 28 novembre 2016

Cestini di pasta fillo con cicoria e crema alla curcuma


Cestini di pasta filo! Già la parola "cesto", "cestino" predispone bene, dato che i cestini si riempiano sempre di ogni ben di Dio e vengono regalati a qualcuno. La magnifica croccantezza poi della pasta filo, ben si offre a diventare portatrice di un dono gastronomico! Cicoria e crema alla curcuma! Provatela! Sta arrivando un periodo pieno di occasioni per buffet, dove i finger food sono indispensabili, un periodo dove il freddo e la frequentazione di luoghi affollati mettono a dura prova le difese immunitarie e la curcuma, con le sue dimostrate proprietà diventa un alleato prezioso!
La ricetta ovviamente è sempre di Apriti Sesamo, e da un po' di grecità, un po' di innovazione, un po' di tradizione sono saltati fuori questi cestini da mangiar in due bocconi! Portate a tavola colore e salute e godeteveli!


Ingredienti:
  • 6 fogli di pasta filo
  • 250gr di latte
  • 20gr di amido di mais
  • 100gr di robiola
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaino di curcuma
  • 3 fette di emmental
  • cicoria bollita
  • olio d'oliva extravergine
  • sale

Esecuzione:

Lavate bene la cicoria e mettetela in abbondante acqua leggermente salata a bollire. Quanta cicoria? Per ho usato 4 foglie per ogni cestino, quindi 48-50 foglie circa. Il resto della cicoria conditelo con olio e limone e mangiatelo come contorno! Torniamo alla ricetta.

Nel latte freddo sciogliete l'amido di mais e mettetelo sul fuoco, mescolandolo con una frusta a mano, finché non si addensa bene. Salate la crema e aggiungete un cucchiaino colmo di curcuma. Continuate a mescolare ogni tanto a fuoco spento, per farla sfreddare senza che si formi la crosta in superficie. Quando diventa tiepida, aggiungete 100gr di robiola e un uovo e amalgamate bene.

Lasciate scolare bene la cicoria e se serve premetela un po' a finché perda l'acqua. Come vedrete nella foto, io prendevo 4 coste di cicoria, le arrotolavo intorno al mio dito e le posizionavo nei cestini. Tuttavia vi consiglio di tagliare la cicoria con la mezza luna, (ma va bene anche in coltello,) e posizionarla dentro a pasta filo a cucchiaiate.
 

Prendete una sfoglia di pasta filo, spennellatela con olio d'oliva extravergine, posizionate sopra un altra sfoglia e spennellatela anche essa. Tagliate le due sfoglie in 8 pezzi e posizionate i quadretti in formine di alluminio oleate precedentemente. Ripetete l'operazione posizionando altre due sfoglia sopra le precedenti, sfasate  leggermente, in modo che la formina venga coperta bene. Oleate, tagliate e posizionate anche il resto delle  sfoglie.



Tagliate le fette di emmental in 4 parti e distribuite in ogni cestino, un pezzettino di emmental, circa una cucchiaiata di cicoria, e circa una cucchiaiata di crema alla curcuma.

Mettete  in forno prescaldato a 180°C per mezz'ora circa, stando attenti che non si brucino le estremità della pasta filo. Se vedete che si siano abbrustoliti subito, copriteli con un foglio di alluminio.



sabato 26 novembre 2016

Melina tiramisù



Ripubblico la mia torta Melina, pensata ad Agosto e postata casualmente qualche giorno fa, rinominandola e associandola all'attrice protagonista di un film del vecchio cinematografo greco, sperando di essere in tempo per partecipare alla bellissima sfida dell'MTC "Il tiramisù" lanciata da Susy del blog Coscina di Pollo.
La mia torta tiramisù  fù chiamata Melina, prendendo il nome della bambina della quale si era invaghito nei giorni della sua creazione mio figlio di 6 anni. Per me invece Melina è stato sempre il nome dell'attrice protagonista del film "Mai di Domenica" Una prostituta libera e indipendente. Melina non ha un prezzo. Decide di volta in volta se e quanto farsi pagare. Con i suoi clienti ha un rapporto anche di amicizia, la domenica infatti esce spesso con loro ma mai per lavoro. Melina emana sensualità, rivendica il suo diritto di decidere su se stessa, Melina sa come tirare sù, il morale dei suoi amici-clienti, come tirar sù la rivolta delle sue colleghe sottomesse e subordinate, contro il loro protettore. Melina sa come tirarsi sù da una vita che le è poca per il suo spessore di donna. Melina tiramisù allora per la sfida di Susy:


con tanto di dedica alla mia amata Melina Merkouri per la sua interpretazione nel 1960, nel film "Mai di Domenica"

Ingredienti: (Per i savoiardi 1 base)
  • 2 tuorli
  • 2 albumi montati a neve
  • pizzico di sale
  • buccia di arancia non trattata grattugiata
  • 60gr di zucchero
  • 40gr farina di riso
  • 20gr amido di mais
  • A 220° C per 8 minuti circa

(Per la crema)

  • 500gr mascarpone
  • 4-6 cucchiaiate zucchero (di più o di meno, a seconda dei vostri gusti)
  • una tazzina di rum
  • buccia di arancia non trattata grattugiata, o in alternativa 2 cucchiaiate di marmellata di arance, ma in questo caso dovrete tenervi sulle quantità minime con lo zucchero.
  • 2-3 cucchiaiate di gocce di cioccolato fondente
  • 250ml panna vegetale già zuccherata, montata

(Per l'inzuppo)

  • 300ml di latte
  • 3-4 cucchiaiate colme di orzo solubile

(Per la decorazione)

  • 100gr di cioccolato fondente al 75%
  • 100gr di cioccolato bianco
  • cacao amaro in polvere

Esecuzione:

Montate a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale. Continuate a lavorare con le fruste elettriche in media velocità aggiungendo poco a poco lo zucchero, fino a formare il composto delle meringhe, cioè un composto lucido, spumoso che quando alzate le fruste si formi  un ciuffo.



A quel punto con una spatola in silicone incorporate delicatamente i tuorli, la buccia d'arancia o la vanillina e la farina di riso mischiata con l'amido di mais.
Mettete il composto in una sac à poche e in una teglia d'alluminio per le crostate, imburrata e infarinata con farina di riso coprite con un cordone partendo dal bordo verso il centro. Altrimenti spalmatelo cercando di livellarlo bene con la spatola.
Ve lo dico da adesso che io mi sono divertita scimmiottando i grandi pasticceri ma se volete un risultato impeccabile, recatevi nella pasticceria più famosa della vostra città, che fate prima! Spolverate con un po' di zucchero in superficie e infornate  a forno prescaldato a 220°C per 8-9 minuti.
Ripetete l'operazione perché ci servono due basi savoiarde!




E quindi prepariamo  la crema! Con le fruste elettriche a bassa potenza, lavorate il mascarpone con lo zucchero, incorporando piano piano il rum. Continuando con la spatola in silicone incorporate delicatamente la panna montata e la buccia d'arancia o la marmellata. Dividete in due ciotole e in una, quella che userete per farcire la torta, aggiungete le gocce di cioccolato.

Sciogliete l'orzo nel latte e aiutatevi passandolo da un colino a maglie strette. Spennellate con la metà del nostro finto caffelatte una delle basi savoiarda, mettete sopra la crema al mascarpone e gocce di  cioccolato posizionate sopra la crema il secondo disco savoiardo e spennellate con il resto del "caffelatte."



A questo punto, con un tovagliolino di carta e con grande attenzione ripulite il bordo del vassoio dalle gocce di "caffelatte" e eventuale crema sbordata, coprite la torta con il resto della crema al mascarpone e mettetela in frigo per almeno 4 ore.

Preparate le decorazioni:

 


Sciogliete a bagnomaria o al microonde  una tavoletta di cioccolato bianco e una di nero fondente, facendo attenzione a non alzare troppo la temperatura che il cioccolato si brucia facilmente! Mettete su carta forno una cucchiaiata piccola di cioccolato nero e sopra un po' di cioccolato bianco e con il manico di un altro cucchiaino cercate di fare dei disegni, mischiando leggermente il cioccolato. La quandità indicata (100gr + 100gr) è super sufficiente per fare tutti gli esperimenti che volete! Vi avanzeranno tante tavolette decorative ma la quantità vi serve per scegliere le migliori e per consolarvi quando il piatto sarà vuoto e la torta sarà presto che finita!
Dimenticavo! Ovviamente spolveratela di cacao amaro prima di decorarla ed ecco a voi il risultato:



venerdì 25 novembre 2016

Risotto all'ananas



Se siete tradizionalisti nei gusti, questo risotto all'ananas non fa per voi! Ma se osate e cercate sapori diversi, sapori fruttati e agrodolci provate questo risotto facile e veloce! A casa ci siamo divisi in due squadre. Due che si godevano ogni forchettata fumante di riso e pezzi di ananas legati indissolubilmente da una colata di Grana Padano e due che storcevano il naso! Comunque, il convento oggi passava cibo dal sapore esotico!
Il secondo invece ci ha messi tutti d'accordo! Filetti di merluzzo all'arancia! Primo e secondo uniti ad un piatto unico! La ricetta la trovate qui. Anch' essa facile, veloce e innovativa!  

Ingredienti:
  • 400gr di riso Arborio
  • 40ml di olio extravergine d'oliva
  • 3-4 fette di ananas 
  • 1 cucchiaino di sale grosso
  • 150gr di Grana Padano

Esecuzione:

Spelate l'ananas, tagliate 3-4 fette, privatele del centro fibroso e duro e tagliatelo a dadini.

In un pentolino, mettete un po' di acqua con il cucchiaino di sale grosso, che userete al posto del solito brodo vegetale di sedano-carota-cipolla. Per la forte presenza di grana padano e il sapore dolce dell'ananas non vi è bisogno di usare il brodo.

Mettete l'olio a scaldare e tostate il riso. Mettete i pezzettini di ananas e continuate a tostare per un po'.  Aggiungete l'acqua salata bollente, facendo attenzione di non rovesciare le impurità che si saranno depositate sul fondo del pentolino, nel caso che il vostro sale non fosse molto raffinato.

Reintegrate l'acqua nel pentolino che continuerete a mantenere caldissima, per aggiungerla man mano che serve al vostro riso per cuocere.

Dopo circa 16-18 minuti di cottura, aggiungete l'ultima acqua bollente fino a quasi a coprire il riso e il Grana Padano grattugiato. Mischiate, spegnete il fuoco e coprite la pentola per una decina di minuti.


Servite caldo con una spolverata di pepe nero appena macinato.



  

Merluzzo all'arancia



Pesce al forno con l'arancia è un abbinamento che piace molto ai miei figli. Di solito preferisco il pesce fresco ma la praticità e la bontà dei filetti di merluzzo surgelati sono una bella tentazione quando il tempo a disposizione è poco, quando il pescato giace da giorni sul banco del pescivendolo o quando si vuole un pesce senza spine! Questa ricetta di Apriti Sesamo prende l'ispirazione dalle sogliole alla parmigiana, segue i gusti di Apriti Sesamo che ogni tanto condisce il pesce con succo d'arancia e per finire una spruzzata di pepe aranciato come si dice in Grecia, dove nelle migliori botteghe e rivendite di spezie troverete sia "pepe aranciato" che  "pepe limonato" cioè pepe nero macinato con buccia di arancia o limone  essiccate. Ovviamente, a voi tocca prepararlo in casa il pepe profumato, ma non è affatto difficile! Seguitemi!


Ingredienti:
  • 600gr di filetti di merluzzo scongelati
  • succo di 2 arance piccole
  • 40ml olio d'oliva extravergine
  • 3 cucchiaiate colme di Grana Padano
  • buccia d'arancia abbrustolita
  • pepe nero macinato al momento

Esecuzione:

Mettete i filetti di merluzzo in una pirofila o teglia che sia, salateli leggermente, bagnateli col succo di arancia e conditeli con l'olio messo a filo.

Coprite la superficie del pesce con il Grana Padano.

Togliete parte della buccia di un arancia, facendo attenzione di prelevare solo la parte arancione. Tagliatela fine fine e mettetela in una padella antiaderente per abbrustolirla. State attenti a non bruciarla! Lasciate sfreddare la buccia d'arancia abbrustolita e spolveratela sopra il pesce coperto dal formaggio.

Pepate con pepe nero macinato al momento e mettete in forno prescaldato a 240°C per 20 minuti.

E' un piatto che ho abbinato con il risotto all'ananas facendolo diventare piatto unico, come è poi nella cucina greca, ma lo si può abbinare anche con uno strato patate tagliate a fette sottili e messe sotto il pesce. In tal caso, aumentate la quantità del succo d'arancia e salate un po' le patate!




lunedì 21 novembre 2016

Pasta strapazzata alla greca

Uova feta e pomodoro è un piatto del quale i miei piccoli sono ghiotti. Vorrebbero mangiare dieci uova a testa affogate nel pomodoro e con pezzi di feta calda che  si sciolgono in bocca, ma non si può, così ogni tanto oltre che con la loro amata strapatsàda li accontento con un buon piatto di pasta strapazzata alla greca! Facile da fare e tanto buona, come ogni piatto di pastasciutta!

Ingredienti:
  • 500gr di pasta corta
  • 80ml di olio d'oliva extravergine
  • 750gr di pomodori da sugo ben maturi e compatti
  • 2 pizzichi di sale
  • 2 pizzichi di origano
  • 100gr di formaggio feta
  • 3 uova fresche (più che fresche, vive* direi!)

Esecuzione:

Lavate, pelate i pomodori e tagliateli a dadini.
Mettete in una padella capiente (dove poi salterete anche la pasta) l'olio e appena è caldo gettate il pomodoro. Date una girata veloce, aggiungete due pizzichi d'origano e due pizzichi di sale, tenendo presente che la feta è un formaggio salato e lasciate cuocere per una decina di minuti.

Nel frattempo gettate la pasta in acqua salata che bolle per il tempo di cottura indicato sulla confezione! (Non ridete, ma l'ultima e l'unica volta che ho lasciato i miei  figli con una baby sitter (21anni), questo passaggio non l'avevo precisato bene e mi chiamò chiedendo se la scatola che le avevo lasciato contenesse pasta o polvere per purea di patate... Aveva messo tutto in pentola a freddo, messa su fuoco e lasciata cuocere un po' di più... una mezz'oretta. Erano penne rigate da condire col pesto che avevo in frigo.) Torniamo a noi!

Poco prima di spegnere il pomodoro mettete la feta sbriciolata e su una terrina sbattete bene le uova con una frusta a mano.

Scolate la pasta e  gettatela nel pomodoro. Spegnete il fuoco, aggiungete le uova sbattute e saltate tutto insieme. Le uova devono cuocersi con la temperatura della pasta e del pomodoro, senza tuttavia solidificarsi. Un po' come si fa per la carbonara. Se ritenete che la temperatura si troppo bassa accendete per qualche secondo il fornello, mentre continuate  a saltarla.


Servite e condite se gradite con una spolverata di pepe nero appena macinato.





*Uova vive! Cosa significa questo? Che se fecondate e messe sotto una chioccia sono ancora in grado di dare la vita. Questa proprietà le uova la mantengono per una decina di giorni da quando vengono partorite. Ma quelle vendute nei supermercati sono ben oltre i loro primi dieci giorni di vita...  


sabato 19 novembre 2016

Regina d'autunno: la torta di zucca di Apriti Sesamo




Deciso! Questa è ufficialmente l'unica torta di zucca che farà sempre Apriti Sesamo! Siccome i miracoli non succedono tutti i giorni, non credo che si possa replicare (per mano mia si intende) una torta di zucca così buona, equilibrata, con dei profumi ben amalgamati! Un capolavoro ve lo assicuro!
Da giorni e giorni guardavo passarmi davanti ricette con la zucca. In ogni dove e in mille modi. Qualcuna la trovano interessante, ma mi accorgevo che smuovevano in me un interesse tiepidino, più per empatia verso il lavoro fatto da qualcuno.

E' chiaro che la zucca non è la mia passione! L'ho mangiata da piccola nello sformato migliore del mondo quello che faceva mia nonna. E per quanto la sua ricetta è sempre quella che ho, quella tradizionale, fatta sempre con i migliori ingredienti e  le migliori intenzioni, si vede che pure allora la zucca la mangiavo puramente per motivi affettivi più che gustativi!
Per qualche modo ogni anno una zucca finisce a casa mia e mi mette sempre in difficoltà... Non so che farmene! Nessuna ricetta sentivo mi potesse ricompensare fino in fondo per il tempo e la fatica dedicata, fino ad oggi che è stata pensata e messa in opera questa meravigliosa torta di zucca! Me la suono e me la canto e tra un pezzo e l'altro gongolo pure! Che vi devo dire... Provatela!
Soffice, umida il tanto giusto e profumatissima! Fatta senza latte, burro e glutine è adatta pure  a chi soffre  di intolleranze. Una torta regina d'autunno con: le noci del nuovo raccolto, le arance di taglio fresco, la curcuma e la cannella che proteggono  dai  mali  di stagione e con la zucca, indiscusso simbolo dell'Autunno!


Ingredienti:
  • 250gr di zucca
  • 100gr di noci tritate grossolanamente
  • 4 uova
  • 250gr di zucchero
  • 2 pizzichi di sale
  • 2 cucchiaini di curcuma
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 100ml olio di semi
  • buccia d'arancia, non trattata, abbrustolita (di una arancia medio grande)
  • 1 tazzina da caffè succo d'arancia
  • 250gr farina di riso
  • 50gr amido di mais
  • 1 bustina di lievito in polvere

Esecuzione:
 

Togliete la buccia di un arancia non trattata senza togliere il bianco. Tritatela finemente con un coltello o la mezza luna e mettetela per qualche minuto in una padella antiaderente per abbrustolirla leggermente.

Mettete nel tritatutto le noci, tritatele grossolanamente e mettetele da parte. Poi metteteci  la zucca tagliata a cubetti e tritatela bene.

Con le fruste elettriche sbattete le uova con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa (almeno 5 minuti.) Aggiungete la cannella e la curcuma, l'olio e il succo d'arancia. Continuate aggiungendo la farina di riso, l'amido e il lievito setacciati.

Infine aggiungete le noci e la buccia d'arancia abbrustolita, rovesciate in una teglia foderata da carta forno e infornate a forno prescaldato a 180°C gradi per 45 minuti. Dopo tale tempo fatte la prova stecchino. Infilate uno stecchino che deve uscire pulito, senza impasto attaccato. La mia era pronta dopo 45 minuti ma credo che dipenda anche dalla succosità della zucca!