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mercoledì 29 novembre 2017

Ratatouille invernale


La conoscete la ratatouille francese con gli ortaggi estivi? Forse la chiamate caponata oppure col suo nome turco türlü o briam se siete in Turchia o in Grecia! Un misto degli ortaggi estivi: melanzane, zucchine, peperoni, cipolle, aglio, olio, pomodoro e prezzemolo ben conditi e messi al forno. Un piatto amato molto nella cucina greca, ma anche in tutte le zone che sono state sotto l'impero Ottomano. Mia nonna lo chiamava turlù che in turco vuol dire "vario", "misto". Briam, turlù, caponata o ratatouille fatto con gli ortaggi coltivati da lei era la fine del mondo. D'inverno invece faceva un misto con gli ortaggi che trovate qui sotto, scritti tra gli ingredienti e lo chiamava sempre turlù. Un piatto che non ha bisogno di essere speziato o profumato con erbe, perché il misto di cavolofiore, sedano e limone gli danno un suo carattere forte. Può essere un contorno ma anche un piatto unico come si usa in Grecia. Non vi scrivo le qualtità esatte, perché troverete voi il vostro equillibrio tra verdure e condimento di sale e limone. L'olio deve essere il giusto, senza parsimonia ne spreco.  Nelle zone più fredde, si può aggiungere anche qualche fiocchetto di burro che ci sta meravigliosamente. Non lo metto tra gli ingredienti, fate un po' voi...

 
 Ingredienti:
  • sedano rapa
  • carote
  • cavolfiore
  • patate
  • cipolla
  • olio extravergine d'oliva
  • sale
  • suco di limone
  • pangrattato
  • feta


Esecuzione:

Pulite e  tagliate gli ortagi in pezzi più o meno della stessa grandezza ma non troppo piccoli. Mettete il vostro misto in una bacinella capiente per poterlo condire con l'olio, il limone e il sale. Gli ortaggi devono essere conditi bene tutti quindi, mischiateli e lasciateli macerare nel condimento per una decina di minuti.
Metteteli sulla teglia e infornate in forno statico prescaldato a 180°C per il tempo necessario in modo che tutti gli ortaggi risultino morbidi. 10 minuti prima di tirare fuori la vostra ratatuille invernale sbriciolate sopra la feta e spolverate di pangrattato.

Bon appétit!

venerdì 11 agosto 2017

Melanzane sott'aceto


Melitzanes toursì ovvero melanzane sott'aceto e pesce conservato è il primo degli antipasti che apre le danze degli stuzzichini che accompagnano gli aperitivi nazional popolari di ouzo o tzipouro! Almeno questo succede nella mia zona di provenienza che è la città di Volos e nella montagna che la sovrasta. Il tutto iniziò nelle botteghe dove si andava per comprare vino, ouzo o tsipouro e il venditore faceva assaggiare qualche bicchierino o lo offriva a degli amici. In Grecia non si offre mai da bere se non con qualche stuzzichino, quindi il bottegaio apriva un vasetto di melanzane e una scatola di pesche e offriva. Presto diventò una consuetudine e molte botteghe fugivano da locali abusivi, dove nel retro bottega 5-6 amici del bottegaio bevevano, assaggiando tutto quello che si vendeva in bottega mentre facevano quache partita di carte o giocavano a tavli (la versione greca di Backgammon) consumando in loco a pagamento. Tuttora capita che trattorie ormai affermate esistono dove tre generazioni fa si trovava una bottega, bakàliko, detta in greco e alla bottega del mio rione quasi un piccolo supermercato, non manca certo il retro bottega con tanto di amici-clienti abusivi! Quindi piattino di stuzzicchini sott'aceto che ritarda gli effetti dell'alcool, aiutando quindi a consumare di più e pesce conservato che può essere filetti di acciughe sott'olio o filetti di sgombro affumicato. Le melanzane invece sono quelle lunghe, quando ancora sono tenere e senza semi. La preparazione è facile e veloce e si conservano a lungo anche se a mio avviso meglio farne un piccola quantità e consumarla. Anche le conserve insomma le voglio fresche se si puo dire!


 Ingredienti:
  • 4 melanzane  della varietà nera mezza lunga, tenere
  • 1 carota
  • 1 cuore di sedano
  • 1 spicchio d'aglio
  • sale
  • 1/2 di aceto di vino rosso
  • 1/2 di acqua
  • olio d'oliva extra vergine per servirle
  • filetti di acciughe sott'olio

Esecuzione:

Lavate le melanzane, privatele delle estremità, tagliatele a pezzi, salatele e lasciate le perdano un po' della loro acqua amarognola. Pelate le carote e tagliatele a rondelle. Lavate e dividete a pezzi il cuore del sedano. Fatte bollire l'acqua salata e gettate dentro i pezzi di melanzane, le carote e il sedano per pochi minuti. Devono ammorbidirsi restando tuttavia un po' al dente. Scolate e preparte il liquido di conservazione mettendo una parte di acqua e una parte di aceto.
Per servire invece scolate le melanzane mettetele in un piattino, conditele con olio extravergine d'oliva e aggiungete il pesce!


lunedì 19 giugno 2017

Ossobuco di tacchino porri, sedano e ciliege



Questa squisita ricetta di Apriti Sesamo nasce da una ricetta tradizionale greca: la ricetta di maiale porri e sedano alla quale, nella mia zona di provenienza, si aggiungono le prugne secche. Io invece ho cambiato la carne di maiale con ossobuco di tacchino e al posto delle prugne secche ho messo ciliege fresche denocciolate. Il risultato è stato sublime e per quanto la salsa avgolemono che avvolge tutto è un po' rognosetta per chi è alle prime armi il risultato è grantito!



 Ingredienti:
per 4 persone
  • 8 pezzi ossobuco di tacchino
  • 4 porri
  • 1 sedano
  • 20 (ma anche di più) ciliegie (io durone di Verona)
  • 80ml olio d'oliva extravergine (se la vostra carne è magra, altrimenti meno)
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 uovo vivo se è possibile
  • succo di un limone

Esecuzione:

Togliete la pelle degli ossobucchi mettete i pezzi nel olio ben caldo per sigillarla da tutte le parti. Una volta sigillata, aggiungete un bicchiere di acqua calda, coprite la pentola, abbassate la fiamma e lasciate andare per 30 minuti circa. Ogni tanto controllate che non sia evaporata tutta l'acqua e aggiungete caso mai!

Nel frattempo private delle foglie esterne e più dure i porri e il sedano, lavate le verdure e tagliarete a tocchetti di circa 5-6cm di lunghezza.

Lavate e denocciolate le ciliege (io le ho tagliate a metà.)

Aggiungete in pentola i porri, il sedano, le ciliege , il sale e fatte saltare come se fosse pasta da saltare col sugo. E' una pietanza che non si mescola ma si salta muovendo la pentola, in modo che i pezzi di porro rimangano interi.

Aggiungete un po' di acqua calda ancora, coprite e lasciate cuocere per altri 15-20 minuti finchè le verdure risultino cotte.

 
E prepariamo la salsa avgolemono che per le prime volte ha un certo grado di difficoltà perché esca come si deve. 

Prendete un uovo preferibilmente vivo a temperatura ambiente (Per uovo vivo ricordatevi che intendo sempre un uovo che non sia più vecchio di dieci giorni. Un uovo che se fosse fecondato e messo sotto una chioccia abbia ancora la potanza di dar vita!) Separate l'albume dal tuorlo senza romperlo e montate l'albume a neve. Aggiungete il tuorlo continuando a lavorare con una frusta a mano e poi il succo di un limone a filo. Con attenzione (e forse con l'aiuto di qualcuno) prelevate il sughetto della pietanza che avete appena spento e continuando a michiare aggiungetelo ancora bollente nel uovo e nel limone. La salsa deve aver preso calore in modo che quando andate a versarla in pentola non subisca lo sbalzo termico. Rovesciatela sopra gli ossobuchi e muovete la pentola in modo che vada dappertutto uniformamente. E qui arriva il bello... Accendete per qualche minuto la fiamma e continuando a mischiare muovendo la pendola fatte alzare la temperatura in modo che la salsa si addensi senza tuttavia far coagulare l'uovo.Se coagula non preoccupatevi! Non siete gli unici a cui è successo! La pietanza è comunque commestibile e vi leccherete anche i baffi! Non scoraggiatevi!